EcoBonus: tutto quello che ti serve sapere per ottenere il bonus

21 Dicembre 2022 - Redazione

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EcoBonus: cosa sapere per ottenere il bonus

L’EcoBonus è un incentivo fiscale che la Legge di Bilancio ha introdotto per favorire la riqualificazione energetica, strutturale ed architettonica di un edificio per il miglioramento del patrimonio immobiliare.

Per ottenere un EcoBonus bisogna innanzitutto conoscere di cosa effettivamente si tratta e quali sono le modalità per richiederlo, le scadenze e le aliquote. La detrazione può variare dal 50% per i bonus ristrutturazione al 65% per tutto ciò che riguarda gli interventi energetici fino all’80%-85% per gli interventi eseguiti in zone sismiche per prevenire e ridurre i danni.

Chi vuole ottenere l’EcoBonus deve rispettare dei requisiti fondamentali e più nello specifico deve essere un contribuente in possesso a qualsiasi titolo dell’immobile su cui intervenire, deve avere una certificazione rilasciata da tecnici abilitati e deve effettuare i pagamenti attraverso un bonifico parlante.

 

Cos'è l'EcoBonus

L’EcoBonus è un’agevolazione fiscale che riguarda i lavori di riqualificazione degli immobili. Introdotto per la prima volta con il DL 63/2013, l’articolo 14 ha previsto delle modifiche nel corso degli anni passando attraverso la Legge di Bilancio 2021 e le successive proroghe sulle detrazioni per l’efficienza energetica sui bonus di ristrutturazione casa.

A differenza del Bonus Ristrutturazione, l’EcoBonus consiste in un incentivo rivolto non solo all’edilizia residenziale ma anche agli immobili con diverso uso, quali capannoni industriali o edifici pubblici, purché accatastati e dotati di un impianto di riscaldamento.

Lo scopo è quelli di renderli meno inquinanti e più efficienti dal punto di vista energetico.

 

Come funziona l'EcoBonus

L’EcoBonus è una detrazione fiscale del 50%, 65% e 110% riconosciuta per i lavori che apportano miglioramenti dal punto di vista del risparmio energetico e quindi una riqualificazione degli edifici già esistenti. La Legge di Bilancio è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024 e ha mantenuto la modalità di funzionamento dell’EcoBonus già prevista dalle precedenti misure.

È infatti possibile continuare ad usufruire dell’EcoBonus in tre modi:

  • Detrazione IRPEF o IRES;
  • Lo sconto in fattura;
  • La cessione del credito;

Le spese detraibili con l’EcoBonus devono essere pagate con un bonifico bancario o postale nel caso si tratti di soggetti non titolari di reddito d’impresa, o con un bonifico parlante.

In ogni caso, nel versamento dovranno essere indicate:

  • La causale del versamento;
  • Il codice fiscale del beneficiario;
  • Il codice fiscale o la partita IVA di chi esegue i lavori;

Per ottenere lo sconto in fattura è necessario l’anticipo da recuperare sotto forma di credito d’imposta, con un importo pari alla detrazione.

Per poter usufruire dell’EcoBonus, inoltre, è necessario trasmettere la comunicazione ENEA delle spese effettuate entro 90 giorni dalla data di fine lavori. La comunicazione dovrà comprendere i dati anagrafici del beneficiario, la tipologia dell’immobile e il tipo di intervento effettuato.

 

Chi ha diritto all'EcoBonus

L’EcoBonus è una detrazione fiscale di cui possono usufruire tutti i contribuenti residenti e non residenti. Hanno pertanto diritto all’EcoBonus le persone fisiche con diritto reale sull’immobile, e perciò:

  • I locatari;
  • I comodatari;
  • Gli usufruttuari;

Ma possono richiederlo anche:

  • Il coniuge;
  • Il convivente;
  • Un parente entro il terzo grado;
  • Gli affini entro il secondo grado;

Anche se non titolari dell’immobile.

Hanno diritto all’EcoBonus anche le associazioni tra professionisti e gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale. A partire dal 2018 l’EcoBonus è un diritto anche degli istituti autonomi per le case popolari e delle cooperative di abitazioni per interventi di riqualificazione sugli immobili assegnati ai propri soci.

Quali interventi rientrano nell'EcoBonus

Con l’EcoBonus è possibile risparmiare sugli interventi di riqualificazione energetica di un immobile dal 50% all’85% della spesa in rapporto al tipo di lavoro eseguito. Tale agevolazione vale però solo per gli immobili già esistenti la cui spesa non superi il tetto massimo delle percentuale di detrazione prevista per il tipo di intervento. La Legge di Bilancio ha previsto vari tipi di intervento, per cui prima di richiedere l’EcoBonus è importante informarsi su quali lavori rientrano effettivamente nell’agevolazione; tra questi, sono ammessi:

 

Quali altri bonus sono stati prorogati per il 2023

Molti dei bonus in scadenza nel dicembre 2022 sono stati prorogati per il 2023 o persino per il 2024. Il bonus ristrutturazione resterà infatti in vigore per tutto il 2023, mentre il super bonus 110% per i condomini, a partire da gennaio 2023, si ridurrà al 90%.

Se si decide di apportare delle modifiche al proprio immobile usufruendo delle agevolazioni fiscali è bene rivolgersi a personale competente e specializzato nel settore edile come quello messo a disposizione da Quotalo, una piattaforma grazie alla quale è possibile ottenere tutte le informazioni necessarie per fare la scelta più opportuna valutando i materiali e la spesa cui bisogna far fronte con i tre preventivi gratuiti messi a disposizione di tutti gli utenti.

 

 

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