Bonus mobili ed elettrodomestici: tutto quello che ti serve sapere per ottenere il bonus

20 Dicembre 2023 - Redazione

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Bonus mobili ed elettrodomestici: tutto ciò che bisogna sapere nel 2024

La ristrutturazione di casa comporta, inutile dirlo, delle spese notevoli, alle quali si vanno a sommare anche le spese relative all'arredamento. Esiste però un bonus che alleggerisce queste spese, vediamo quindi più nel dettaglio cos’è e come si usufruisce del bonus mobili ed elettrodomestici nel 2024.

 

Come ottenere il bonus

Anche per questo bonus l’agevolazione si concretizza in una detrazione Irpef per quanti comprano mobili e grandi elettrodomestici in seguito ad un intervento di recupero dell'immobile, ovvero una ristrutturazione; ad essere detratti sono sia i costi di cartellino che quelli necessari per trasporto e montaggio.

Nel corso degli anni passati anche questo bonus è andato assottigliandosi: nel 2021 infatti il tetto di spesa era di 16.000 euro, poi passato a 10.000 euro per il 2022, a 8.000 euro per il 2023 e infine a 5.000 euro per il 2024. Attenzione però! 

Questi limiti riguardano la singola unità immobiliare, perciò più lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari, anche se di proprietà del medesimo contribuente, danno diritto più volte al beneficio.

Come per gli altri bonus di questa tipologia, la detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Per usufruire della detrazione, le spese sostenute andranno indicate nella dichiarazione dei redditi, ma il bonus spetta solo a colui che si è occupato del pagamento materiale della ristrutturazione e a chi, invece della detrazione diretta, ha ceduto il credito o esercitato lo sconto in fattura.

Bonus mobili 2023 come funziona  

Cos'è il bonus mobili ed elettrodomestici

Per accedere al Bonus sono necessarie diverse condizioni: 

  • Il pagamento innanzitutto va effettuato con bonifico o carta di debito o credito; non sono consentiti assegni bancari, contanti o altri mezzi;
  • Può usufruire della detrazione fiscale chi, entro il 31 Dicembre 2024, decide di acquistare mobili o elettrodomestici che rispettano le specifiche di classe energetica riportate nel paragrafo successivo, e colui che ha realizzato interventi di ristrutturazione a partire dal giorno 1 Gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. Tale data si evince da CILA o SCIA, oppure, per interventi che non ne necessitano, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Da notare poi che la detrazione spetta anche quando:

  • La mobilia viene impiegata per un ambiente diverso dello stesso immobile sottoposto ad intervento;
  • Mobili ed elettrodomestici vanno ad arredare un immobile ma l’intervento è stato effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

 

 

Quali elettrodomestici rientrano nel bonus

Provando a riassumere, la detrazione comprende:

  • Letti;
  • Armadi;
  • Cassettiere;
  • Librerie;
  • Scrivanie;
  • Tavoli;
  • Sedie;
  • Comodini;
  • Divani;
  • Poltrone;
  • Credenze;
  • Materassi;
  • Apparecchi di illuminazione

Ma non vi rientrano porte, pavimenti, tende e simili e altri complementi d'arredo; per quanto riguarda invece la detrazione sugli elettrodomestici, questa comprende:

  • Forni, ma non inferiori alla classe A;
  • Lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, ma non inferiori alla classe E;
  • Frigoriferi e congelatori, non al di sotto della classe F.
  

Chi ha diritto al bonus mobili ed elettrodomestici?

Cerchiamo di rispondere a questo interrogativo soprattutto con esempi pratici.

  • Se avete realizzato interventi di riqualificazione energetica dell’edificio, per il quale è prevista la detrazione del 65%, quindi per esempio l’ installazione di pannelli solari, la sostituzione impianti di climatizzazione invernale, la riqualificazione energetica di edifici esistenti non potete ottenere la detrazione per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici;
  • Se acquistate mobili all’estero, documentando la spesa con fattura e pagando con carta di credito o di debito, avete diritto al bonus;
  • La sostituzione della caldaia rientra tra gli interventi di “manutenzione straordinaria”, e dunque ne usufruisce a patto, comunque, che ci sia un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente;
  • Se il contribuente che ha acquistato mobili e grandi elettrodomestici è deceduto, le quote non ancora fruite non possono essere portate in detrazione dall’erede anche se detiene materialmente l’immobile;
  • Non rientrano nel bonus i lavori per la realizzazione di box o posti auto pertinenziali rispetto all’abitazione principale.

 

Bonus elettrodomestici 2023 come funziona  

Come funziona il bonus mobili senza ristrutturazione?

L’unico modo di accedervi senza ristrutturare è eseguire lavori di manutenzione straordinaria, oppure ordinaria su parti comuni; tra questi vi rientrano:

  • Ricostruzione o ripristino in seguito a calamità naturali per le quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • Restauro, risanamento e ristrutturazione di interi fabbricati, eseguiti da ditte o cooperative edilizie che entro un anno e mezzo dalla chiusura dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • Manutenzione straordinaria con realizzazione di ascensori o scale di sicurezza, o servizi igienici o recinzioni, muri e cancellate o scale interne;
  • Ristrutturazione edilizia;
  • Restauro e risanamento conservativo;
  • Manutenzione ordinaria su parti condominiali, con ritinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione o rifacimento di pavimenti, infissi esterni, intonaci, impermeabilizzazioni, tetti e coperture.

È importante quindi ricordare che lavori di manutenzione ordinaria sui singoli appartamenti non permettono di avere accesso al bonus; Inoltre, dal momento che vi rientrano gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024, non esiste più un vincolo temporale stretto.

Ad esempio: se la ristrutturazione è iniziata e finita nel 2021, è possibile comprare i mobili anche nel 2022 e avere diritto a detrarli.

 

Cosa scrivere nella fattura per bonus mobili

In fase di acquisto, durante la registrazione dell'utente, vanno indicati i dati per la fatturazione e il Codice Fiscale; ricordiamo che la fattura, una volta emessa, non può essere modificata, quindi attenzione!

A proposito di fattura, essa non dovrà recare alcuna dicitura in quanto la dicitura "Bonus Mobili" è solo un consiglio, ma non un obbligo previsto dalla normativa. Inoltre per l’agevolazione in questione non è più necessario effettuare un bonifico parlante, come segnalato dalla stessa Agenzia delle Entrate, ma è sufficiente un bonifico normale.

 

Quali altri bonus sono stati prorogati per il 2024

Confermati nel 2024 anche bonus ristrutturazioni, Ecobonus, Sismabonus, così come il Superbonus che scende però al 70%.

Tornano anche il Bonus Verde ed il bonus al 75% per abbattere le barriere architettoniche. Insomma, i bonus rappresentano una misura indubbiamente importante, sia per le imprese che per i cittadini. Qualora aveste bisogno di delucidazioni, potete sempre rivolgervi a Quotalo.it per trovare le imprese di ristrutturazioni più competenti della vostra zona e chiedere una consulenza.

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