Sistemi antintrusione: pregi e difetti
30 Maggio 2025 - Redazione
I sistemi antintrusione si distinguono in wireless e con fili. Questi ultimi offrono una maggiore robustezza in termini di segnale (visto che il wifi è soggetto ad una serie di limiti), ma è altresì vero che il wireless consente di proteggere anche quelle zone dove ad esempio non sono possibili lavori di muratura e passaggio di cavi e canaline.
I sistemi filari, tradizionalmente considerati più affidabili, offrono una maggiore stabilità del segnale, in quanto i collegamenti fisici riducono al minimo le interferenze e i problemi di trasmissione.
Tuttavia, l’installazione di questi impianti richiede spesso lavori invasivi, come la realizzazione di tracce nei muri e la posa di canaline, rendendoli meno adatti ad ambienti già rifiniti o in fase di ristrutturazione.
Al contrario, i sistemi wireless sono estremamente versatili e di più semplice installazione. Funzionano tramite connessioni radio, il che consente di proteggere facilmente anche quelle aree dove non è possibile intervenire con opere murarie.
Questo li rende ideali per edifici storici, appartamenti in affitto o contesti dove la rapidità e la pulizia dell’installazione sono elementi prioritari. Tuttavia, è importante considerare che la comunicazione wireless può essere soggetta a limitazioni come interferenze elettromagnetiche, distanza tra i dispositivi e la necessità di monitorare lo stato delle batterie.
- Indice contenuti
- Cosa sono gli organi di comando?
- Sistemi antintrusione e impianti domotici
- Funzionamento e componenti principali
- Continuità operativa in caso di blackout

Tuttavia, è importante sapere che un sistema misto, ovvero un impianto che unisce funzioni domotiche a quelle antintrusione, non consente agli installatori di rilasciare un certificato di corretta installazione secondo la regola dell’arte. Questo perché le funzioni domotiche, sebbene utili, non sono progettate e collaudate con standard specifici per la sicurezza, a differenza dei veri sistemi antintrusione. Ciò può tradursi in assenza di garanzie tecniche e commerciali per l’utente finale.
Gli organi di comando dei sistemi antintrusione consentono l’attivazione e la disattivazione del sistema, il sezionamento in più zone delle aree da controllare e la configurazione del tipo di avvisatori da utilizzare.
Questi comandi vengono impartiti attraverso tastiere, radiocomandi, telefoni e persino tramite connessione Internet, offrendo un’ampia flessibilità d’uso.
I sensori utilizzati in questi sistemi possono essere perimetrali o volumetrici:
- I sensori perimetrali vengono posti su porte e finestre e segnalano eventuali aperture o attraversamenti indesiderati.
- I sensori volumetrici rilevano i movimenti all’interno degli ambienti, monitorando la presenza di persone non autorizzate
Gli avvisatori, infine, possono essere ottici o acustici (come sirene o messaggi audio registrati) e possono inviare segnali di allarme attraverso reti telefoniche e/o Internet, per una risposta immediata in caso di effrazione.
Continuità operativa in caso di blackoutParticolare attenzione va posta alla presenza di una batteria tampone, fondamentale per garantire il funzionamento del sistema anche in assenza di alimentazione elettrica o in caso di abbassamento di tensione.
Questo componente diventa cruciale durante interruzioni di corrente o guasti alla rete domestica, permettendo al sistema di continuare a proteggere l’abitazione anche in condizioni critiche.