Caratteristiche dell'impianto elettrico di un appartamento
10 Aprile 2025 - Redazione
- Indice contenuti
- Cos'è un impianto elettrico domestico e a cosa serve
- Componenti principali dell’impianto elettrico in appartamento
- Distribuzione elettrica e organizzazione dei circuiti
- Impianto elettrico nel bagno: sicurezza e normative
- L'importanza dell’impianto di messa a terra
- Come si realizza un impianto elettrico: fasi e materiali
- Fai-da-te o professionista? A chi affidarsi per un impianto sicuro
L’impianto elettrico di un appartamento è la struttura che consente di distribuire energia in modo sicuro ed efficiente in tutti gli ambienti della casa. È progettato per alimentare elettrodomestici, punti luce, prese, sistemi di climatizzazione e dispositivi tecnologici, garantendo continuità di servizio e sicurezza per le persone. Ogni impianto è composto da una rete di conduttori, interruttori, dispositivi di protezione e quadri elettrici che lavorano in sinergia per gestire il flusso di corrente.
Oggi l’impianto elettrico non è solo un'infrastruttura funzionale, ma anche un elemento fondamentale per il comfort abitativo, il risparmio energetico e l'integrazione con tecnologie intelligenti come la domotica.
Componenti principali dell’impianto elettrico in appartamentoUn impianto elettrico residenziale comprende vari elementi essenziali. Tra questi troviamo il quadro elettrico generale, che rappresenta il punto nevralgico della distribuzione dell'energia. Dal quadro partono i circuiti secondari, ciascuno dei quali è dedicato a specifiche funzioni, come l'illuminazione, le prese o i grandi elettrodomestici.
I conduttori sono contenuti in tubazioni sotto traccia che collegano le cassette di derivazione alle prese e agli interruttori. Ogni circuito è protetto da interruttori magnetotermici e differenziali (salvavita) che intervengono in caso di sovraccarichi, cortocircuiti o dispersioni di corrente. Un impianto ben progettato deve prevedere anche spazi riservati per l’eventuale espansione futura.
Distribuzione elettrica e organizzazione dei circuitiLa distribuzione dell’impianto elettrico parte da una cassetta di derivazione principale, in genere collocata vicino all’ingresso dell’appartamento. Da questa si diramano i circuiti verso i vari ambienti, ognuno dei quali ha esigenze diverse in termini di potenza e sicurezza.
In una casa di dimensioni medie, l’impianto può includere un circuito per le prese bipasso da 10/16 ampere, un circuito separato per l’illuminazione, un circuito per la lavatrice e la caldaia, e un altro per il videocitofono e il campanello. La progettazione deve tenere conto della contemporaneità d’uso degli apparecchi, poiché la potenza contrattuale disponibile (di solito 3 kW) è inferiore al fabbisogno teorico complessivo (circa 9 kW). Questo è possibile grazie al fatto che le utenze non sono tutte attive nello stesso momento.
Impianto elettrico nel bagno: sicurezza e normativeIl bagno è uno degli ambienti più critici dal punto di vista elettrico, poiché l’elevata presenza di acqua aumenta il rischio di incidenti. Per questo motivo, la normativa impone misure di protezione più stringenti. Una di queste è l'obbligo di realizzare collegamenti equipotenziali: tutte le masse metalliche (tubature, scaldasalviette, armature del cemento armato) devono essere collegate al nodo di terra mediante un conduttore dedicato, con sezione minima di 4 mm².
L’impianto elettrico del bagno dovrebbe includere una presa da 16 ampere per la lavatrice e una da 10 ampere per piccoli dispositivi come rasoio e spazzolino elettrico, posizionate a distanza di sicurezza dal lavandino e dalla doccia. Inoltre, si consiglia l’installazione di un punto luce sopra lo specchio e la predisposizione di una cassetta di derivazione posta in un’area sicura, come un antibagno, che serva l’intero locale.
L'importanza dell’impianto di messa a terraLa messa a terra è un elemento imprescindibile per garantire la sicurezza dell’impianto elettrico domestico. La sua funzione è quella di disperdere nel terreno eventuali correnti di guasto, evitando che le parti metalliche degli apparecchi diventino pericolose per l’utente. In ambito condominiale, la normativa impone l’adozione di un impianto di terra unico per l’intero edificio.
La realizzazione dell’impianto può avvenire mediante l’infissione di picchetti metallici nel terreno, collegati tra loro da un conduttore di rame nudo. A questo sistema devono essere connesse le armature dell’edificio, le tubazioni metalliche entranti (acqua, gas), i conduttori di protezione dei vari circuiti e, in particolare, tutti i collegamenti equipotenziali delle stanze da bagno.
Come si realizza un impianto elettrico: fasi e materialiLa realizzazione di un impianto elettrico segue un iter ben preciso. Si parte dalla tracciatura e scanalatura delle pareti, seguite dal posizionamento delle cassette di derivazione e delle tubazioni corrugate. Successivamente, si procede al passaggio dei conduttori elettrici, alla chiusura delle tracce, all’installazione delle prese, degli interruttori e del quadro elettrico e infine al collegamento e collaudo dell’impianto.
È importante utilizzare materiali certificati e conformi alle normative CEI, sia per garantire la sicurezza, sia per facilitare eventuali manutenzioni future. La qualità dei materiali e l’accuratezza nella posa in opera incidono direttamente sulla durata e sull’affidabilità dell’intero sistema.
Fai-da-te o professionista? A chi affidarsi per un impianto sicuroSebbene molti utenti siano attratti dal fai-da-te, la progettazione e installazione di un impianto elettrico richiede competenze specifiche, sia tecniche che normative. Un errore nella realizzazione può causare guasti, corto circuiti o addirittura incendi.
Affidarsi a un elettricista qualificato non solo garantisce un lavoro a norma, ma permette anche di ottenere la dichiarazione di conformità necessaria per legge. Inoltre, un professionista esperto è in grado di consigliare soluzioni più efficienti, aggiornate con le nuove tecnologie, e adatte allo stile di vita della famiglia.