Caratteristiche dell'impianto elettrico di un appartamento

18 Marzo 2016 - Redazione

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Le case odierne sono un coacervo di impianti: termico, idraulico, anti-intrusione, e ancora impianto di illuminazione, quello del telefono, quello dedicato alla televisione e l’impianto elettrico.
Quest’ultimo è costituito generalmente dal blocco cucina (fuochi e forno), lavastoviglie, frigorifero, lavatrice e caldaia, ai quali sono da aggiungere lampadine, televisore e telefono, e poi apparecchi ausiliari come il videocitofono, che richiedono complessivamente una potenza di circa 9 kW (anche se la potenza erogata per contratto è 3 kW, in base al principio che le utenze non vengano adoperate tutte allo stesso momento).

 

Stante questa situazione energetica e una casa di dimensioni medie, l'impianto elettrico di un appartamento potrebbe prevedere un circuito per leprese bipasso da 10/16 ampere, uno per la luce e le prese da 10 ampere, un circuito per l’alimentazione di campanello e citofono. 

 

La distribuzione potrebbe partire da una cassetta di derivazione principale installata in prossimità dell'ingresso, dove potrebbero essere collocate anche le cassette di derivazione per la distribuzione della linea telefonica e del segnale d'antenna TV. 

 

Al momento della progettazione e della successiva realizzazione dell'impianto elettrico di un appartamento bisogna prestare particolare attenzione al bagno, giacché, dal punto di vista elettrico, rappresenta l’ambiente più esposto e pericoloso della casa. In ragione di questa vulnerabilità, in questo locale domestico vanno eseguiti dei collegamenti equipotenziali (tutte le masse estranee devono essere collegate al nodo di terra mediante un conduttore equipotenziale non inferiore a 4 mm2. A proposito dell'impianto di terra: esso deve essere unico per tutto il condominio; può essere realizzato mediante infissione e interconnessione di picchetti nel terreno; vi si devono connettere le armature metalliche dell'edificio, le tubazioni metalliche entranti dell'acqua, del gas, etc., i conduttori di protezione e i tubi dell'acqua calda/fredda e del riscaldamento della zona bagno), e va collocata in una zona antistante (ad esempio un antibagno) una cassetta di derivazione che possa servire l’intero ambiente. L’impianto del bagno potrà prevedere inoltre una presa 16 ampere per la lavatrice e una da 10 ampere per rasoio e spazzolino elettrico (entrambe a debita distanza dal lavandino), più un punto luce per lo specchio.

 

Alla stessa cassetta andrà connesso anche il circuito di alimentazione della caldaia. (A tal proposito, si raccomandano prodotti conformi alle normative, di modo che l'impianto elettrico di alimentazione non richieda particolari requisiti. Per quanto concerne quelle alimentate a gas, si consigliano le caldaie a condensazione, e in particolar modo quei modelli che consentono un buon livello di risparmio energetico e una conseguente riduzione delle emissioni; per quelle elettriche invece il consiglio è di dare un’occhiata alle caldaie idrosoniche).

 

La successione dei lavori per la realizzazione dell’impianto elettrico di un appartamento prevede che si operino la tracciatura e la scanalatura, che si posizionino le cassette di derivazione principale e secondarie, che si collochino le tubazioni, che si passino i conduttori (dopo aver chiuso le scanalature), che si colleghino i vari apparecchi, e infine che si cablino le cassette di derivazione. Tutti passaggi che possono essere frutto del fai-da-te oppure delle mani sapienti di un esperto.

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