Sconto in fattura: tutto quello che devi sapere!

02 Aprile 2024 - Redazione

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Il funzionamento dello sconto in fattura

IMPORTANTE: lo sconto in fattura è stato abolito dal governo in data 27 Marzo 2024

Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un decreto che implica un importante cambiamento riguardo agli sconti in fattura e alla cessione del credito nei settori edilizi. Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, prevede l'eliminazione definitiva di queste agevolazioni, estendendo nuovi oneri anche ai cantieri già in corso.

In particolare, il decreto colpisce i lavori riguardanti la rimozione delle barriere architettoniche e quelli condotti per conto di Organizzazioni Non Profit (Onlus) o di Enti Pubblici Economici (Iacp). Per tali interventi futuri, non sarà più possibile usufruire degli sconti in fattura o della cessione del credito.

Tuttavia, per i lavori avviati prima dell'entrata in vigore del decreto, è ancora possibile richiedere gli sconti, a condizione che almeno una spesa sia stata sostenuta entro la data di entrata in vigore del decreto stesso (30 marzo 2024).

Da notare che questa restrizione non si applica ai lavori su abitazioni unifamiliari o condomini che hanno rispettato le scadenze previste da un decreto precedente, noto come "Blocca Cessioni" del febbraio 2023, il quale aveva già limitato le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito.

 

Lo sconto in fattura rappresenta una modalità alternativa per beneficiare delle detrazioni fiscali previste per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico. Invece di dilazionare il recupero del bonus in 10 anni attraverso la dichiarazione dei redditi, lo sconto in fattura permette di ottenere uno sconto immediato sul prezzo dei lavori.

In questo articolo ne descriveremo in dettaglio il meccanismo di funzionamento, le tipologie di lavori che potevano beneficiarne, i requisiti necessari per accedere allo sconto in fattura, le condizioni specifiche a seconda dei diversi tipi di intervento, i vantaggi e gli svantaggi che questa modalità può comportare, e diverse altre informazioni utili in merito allo sconto in fattura.

 

Obiettivi dello sconto in fattura

Questa misura si inserisce nel quadro delle iniziative di sostegno e incentivo da parte dello Stato italiano per:

  • rilanciare l'economia: il settore edile rappresenta un importante volano per la crescita
  • migliorare la qualità abitativa: le ristrutturazioni possono aumentare il comfort e la sicurezza degli edifici
  • ridurre l'impatto ambientale: l'efficientamento energetico contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra.
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Il funzionamento dello sconto in fattura

Come funziona lo sconto in fattura? In sintesi, il fornitore anticipa la detrazione fiscale applicando uno sconto direttamente in fattura, e recupera il credito d'imposta cedendolo a terzi o utilizzandolo in compensazione con le proprie imposte. Appaiono subito evidenti le differenze tra sconto in fattura e detrazione fiscale diretta in merito a:

TEMPISTICHE DI RECUPERO

Sconto in fattura Detrazione fiscale
l contribuente ottiene un beneficio immediato sotto forma di sconto sul prezzo dei lavori il bonus viene recuperato in 10 anni attraverso la dichiarazione dei redditi

 

LIQUIDITÀ

Sconto in fattura Detrazione fiscale
non richiede esborso immediato da parte del contribuente il contribuente deve anticipare l'intera spesa e attendere il rimborso attraverso la dichiarazione dei redditi

 

SOGGETTI COINVOLTI

Sconto in fattura Detrazione fiscale
il fornitore anticipa la detrazione e la cede a terzi o la utilizza in compensazione il bonus viene recuperato direttamente dal contribuente

 

FLESSIBILITÀ

Sconto in fattura Detrazione fiscale
il contribuente cede il credito d'imposta al fornitore, limitando la propria flessibilità nella scelta di come utilizzarlo il contribuente può scegliere se utilizzare il bonus in compensazione o in rimborso.

Sintetizzando i dati appena espressi:

  Sconto in fattura Detrazione fiscale
Tempistiche di recupero del bonus Immediato 10 anni
Liquidità Non richiede esborso Anticipo di spesa
Soggetti coinvolti Fornitore Contribuente
Flessibilità Limitata Elevata

Dunque, la scelta tra le due opzioni dipende da diversi fattori, tra cui la liquidità del contribuente, la sua capacità di recuperare il credito e la flessibilità desiderata. Ad esempio, un contribuente con bassa liquidità potrebbe preferire lo sconto in fattura per non dover anticipare l'intera spesa, mentre uno con alta capacità di recuperare il credito e che desidera maggiore flessibilità potrebbe optare per la detrazione fiscale diretta.

Si tengano però presenti altre due cose:

  • il fornitore potrebbe avere difficoltà a recuperare il credito d'imposta se non trova soggetti a cui cederlo
  • lo sconto in fattura potrebbe comportare dei costi aggiuntivi per il contribuente, come commissioni per la cessione del credito.
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Applicazioni dello sconto in fattura: panoramica delle tipologie di lavori che potevano beneficiarne

Lo sconto in fattura poteva essere applicato ad un'ampia gamma di lavori:

  1. Ristrutturazioni edilizie: interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo; ristrutturazione edilizia con efficientamento energetico; demolizione e ricostruzione
  2. Efficientamento energetico: interventi di isolamento termico dell'involucro edilizio; sostituzione di impianti di riscaldamento e climatizzazione invernale; installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo; interventi di efficientamento energetico sugli edifici di pubblica amministrazione
  3. Altri interventi ammissibili: installazione di infissi, schermature solari e tende da sole; interventi di rimozione di barriere architettoniche; installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

Lo sconto in fattura era disponibile per:

  • Superbonus 110%
  • Bonus ristrutturazioni 50%
  • Bonus facciate 90%
  • Ecobonus 65%-75%
  • Bonus barriere architettoniche 75%-90%

In definitiva, dovendo realizzare un intervento di ristrutturazione edilizia con un costo di 10.000 euro e una detrazione fiscale del 50%, tramite lo sconto in fattura si sarebbe abbattuto immediatamente il prezzo di 5.000 euro, pagando solo i restanti 5.000 al fornitore.

Perché parliamo al passato? Perché lo sconto in fattura non è più disponibile per i lavori iniziati a partire dal 1° gennaio 2024! Per quelli cominciati nel 2023 e ancora in corso è possibile applicare lo sconto in fattura solo se si è in possesso di una CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) presentata entro il 25 novembre 2022.

 

Nel 2024, secondo quanto stabilito dall'art. 3, comma 2 del decreto legge 212/2023, è consentito l'uso dello sconto in fattura e della cessione del credito ma solo per il Bonus Barriere Archiettettoniche e solo se si rispettano dei requisiti specifici.

In caso contrario, la detrazione per questa tipologia di lavoro potrà essere effettuata tramite detrazione diretta.

Ma andiamo ora a vedere i casi in cui, ancora nel 2024 (fino al definitivo STOP del 27 Marzo 2024), è possibile attivare il Bonus Barriere Architettoniche con lo sconto in fattura

Il bonus offre uno sconto fiscale del 75% sulle spese sostenute per la rimozione delle barriere architettoniche. Questo sconto è suddiviso in 5 quote annuali uguali. Ma quanto si può spendere? Dipende dal tipo di edificio: da 50.000€ per case unifamiliari fino a 30.000€ per ogni unità in condomini con più di 8 appartamenti. Ecco un esempio: un condominio con 15 unità ha un limite di spesa di 530.000€.

Dal 2024, il bonus copre solo interventi specifici, come l'installazione di scale, ascensori e rampe. È un cambiamento importante, ma mira a concentrare le risorse sugli interventi più necessari per rendere gli edifici accessibili a tutti. Lo sconto in fattura è consentito nei seguenti casi:

  1. Per i condomini, per interventi sulle parti comuni degli edifici ad uso prevalente abitativo.
  2. Per le persone fisiche, per interventi su case unifamiliari o appartamenti in edifici plurifamiliari, a condizione che il richiedente sia il proprietario dell'immobile e lo utilizzi come residenza principale, con un reddito annuo non superiore a 15.000 euro. Tale limite di reddito non si applica nel caso in cui nel nucleo familiare del richiedente sia presente una persona con disabilità accertata.

Inoltre, per l'anno 2024 è consentito l'uso dello sconto in fattura e della cessione del credito solo se è stata presentata la richiesta del permesso di costruire (ove necessario) entro il 30 dicembre 2023, data di entrata in vigore del decreto 212/2023.

Per gli interventi non soggetti alla richiesta del permesso di costruire, lo sconto in fattura e la cessione del credito sono ammessi solo se, entro il 30 dicembre 2023:

  1. I lavori sono già iniziati.
  2. Nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, è stato concluso un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e servizi necessari, e è stato versato un acconto sul prezzo pattuito.
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Requisiti per l’accesso allo sconto in fattura: condizioni specifiche per diversi tipi di intervento

Come anticipato, il quadro normativo sullo sconto in fattura ha subito delle modifiche nel corso del tempo.

La misura è stata introdotta dal Decreto-legge n. 34 del 2020 (Decreto Rilancio), come alternativa alla cessione del credito per i bonus edilizi. Si trattava di una misura temporanea, inizialmente prevista fino al 31 dicembre 2021. Poi però la Legge di conversione n. 77 del 2020 ha convertito il Decreto Rilancio in legge, rendendo lo sconto in fattura strutturale e prorogando la possibilità di applicarlo fino al 31 dicembre 2022. Il Decreto-legge n. 11 del 2023 ha ulteriormente prorogato lo sconto in fattura al 31 dicembre 2023 ma solo per alcuni interventi specifici:

  • superbonus 110% per condomini, edifici IACP e ONLUS
  • interventi di ristrutturazione edilizia con miglioramento di due classi energetiche
  • interventi di efficientamento energetico su edifici di pubblica amministrazione

e introducendo invece il divieto di cessione del credito e di sconto in fattura per tutti gli altri interventi a partire dal 17 febbraio 2023.

Non si tratta dell’unica variazione, in quanto nel tempo sono stati modificati anche:

  • i limiti di spesa
  • i requisiti tecnici, in particolare per il Superbonus 110%
  • le procedure.

Attualmente lo sconto in fattura:

  • non è più disponibile per la maggior parte degli interventi a partire dal 1° gennaio 2024
  • è ancora disponibile per alcuni interventi specifici, come il Superbonus 110% per condomini, edifici IACP e ONLUS
  • richiede condizioni specifiche per i diversi tipi di intervento.

In particolare:

Tipo di intervento Richiesti
Superbonus 110-90-70% Interventi trainanti (Isolamento termico dell'involucro edilizio, Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale), Interventi trainati (Interventi di efficientamento energetico, Installazione di impianti fotovoltaici, Colonnine di ricarica per veicoli elettrici), Miglioramento di almeno due classi energetiche. Limite di spesa: 96.000 euro per unità immobiliare. CILA presentata entro il 25 novembre 2022 per edifici unifamiliari
Bonus ristrutturazioni 50% Interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo. Ristrutturazione edilizia con miglioramento energetico. APE convenzionale post intervento. Limite di spesa: 96.000 euro per unità immobiliare
Bonus facciate 90% Nessun obbligo di miglioramento energetico. APE convenzionale post intervento. Limite di spesa: 96.000 euro per unità immobiliare
Bonus barriere architettoniche 75% Eliminazione delle barriere architettoniche. Nessun obbligo di miglioramento energetico. Limite di spesa: 96.000 euro per unità immobiliare
Ecobonus 65% Interventi di isolamento termico dell'involucro edilizio. Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Installazione di impianti fotovoltaici. Miglioramento di almeno una classe energetica. APE convenzionale ante e post intervento. Limite di spesa variabile in base al tipo di intervento.

Tuttavia, è bene ricordare che i requisiti specifici per ogni bonus possono variare, e le normative di riferimento sono soggette a frequenti modifiche. Ecco perché consigliamo sempre di consultare le fonti ufficiali (sito dell'Agenzia delle Entrate e sito web dell'ENEA) oltreché un professionista che effettui una valutazione personalizzata che vi assicuri di rientrare nel bonus desiderato.

 

Vantaggi e svantaggi dello sconto in fattura

In merito ai vantaggi dello sconto in fattura ci siamo già espressi: liquidità immediata, flessibilità, semplicità (la procedura non richiede la presentazione di molte domande o documenti). Stesso dicasi per i possibili svantaggi: costi di transazione, capacità di recupero del credito, complessità normativa (anche per le frequenti modifiche).

Confrontiamoli:

Misura Vantaggi
sconto in fattura: permette di ottenere uno sconto immediato sul prezzo dei lavori liquidità immediata
detrazione fiscale: consente di recuperare l'importo del bonus in 10 anni attraverso la dichiarazione dei redditi maggiore flessibilità in termini di tempi di recupero
cessione del credito: consente di cedere il bonus a terzi, come banche o istituti di credito non richiedere la cessione del credito a terzi.
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Il ruolo delle imprese edili e dei fornitori di servizi nel processo dello sconto in fattura

Le imprese edili applicavano lo sconto in fattura ai propri clienti per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico, anticipando il costo del bonus e recuperando poi il credito d'imposta sotto forma di rimborso da parte dello Stato. Chiaramente, affinché potessero adottare la misura dovevano essere in possesso di determinati requisiti, come la regolarità contributiva e l'iscrizione alla Camera di Commercio.

Dunque le imprese potevano recuperare il credito tramite:

  • cessione del credito d'imposta a banche, istituti di credito o altri soggetti interessati
  • sconto in compensazione: utilizzavano il credito d'imposta per compensare debiti fiscali o contributivi
  • rimborso diretto del credito d'imposta da parte dello Stato.

Gli atri soggetti interessati di cui sopra potevano essere i fornitori di servizi, che offrivano consulenza e assistenza per la pratica dello sconto in fattura, acquistando i crediti d'imposta dalle imprese edili e offrendo loro liquidità immediata (svolgevano l'attività di recupero del credito d'imposta tramite la cessione a terzi o lo sconto in compensazione).

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Sconto in fattura: il ruolo avuto nel contesto economico e ambientale attuale

L'introduzione dello sconto in fattura ha avuto un impatto positivo sul settore edile, favorendo:

  • l’aumento degli investimenti nel settore
  • la creazione di nuovi posti di lavoro
  • la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra
  • l’aumento del valore degli immobili.

Tuttavia, la complessità della normativa e le frequenti modifiche hanno creato incertezza e difficoltà per le imprese, con un aumento dei costi, e soprattutto con frodi che, ahinoi, sono dilagate.

È dunque auspicabile che la normativa sui bonus edilizi venga semplificata e stabilizzata nel tempo, che venga garantito un maggiore (e migliore) controllo per evitare abusi, che venga promosso l'utilizzo di materiali ecosostenibili. Sempre, come abbiamo già sottolineato sopra, affidandosi a professionisti che accompagnino il processo di ottenimento del bonus desiderato con competenza e capacità…

 

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