Bonus barriere architettoniche: quali sono le novità 2024

04 Gennaio 2024 - Redazione

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Bonus barriere architettoniche: tutte le novità del 2024

La Legge di Bilancio stilata nel 2023 ha previsto per tutti i contribuenti interessati all’abbattimento e all’eliminazione delle barriere architettoniche l'omonimo bonus barriere architettoniche; si tratta di un’agevolazione fiscale appositamente pensata per il miglioramento di edifici e spazi comuni mediante l’eliminazione degli ostacoli di natura architettonica, che consente di ottenere una detrazione del 75% su di un importo massimo previsto che va dai 30.000 euro ai 50.000 euro.

Attualmente, questa agevolazione è stata confermata per il 2024 ma anche per il 2025.

 

Cosa sono le barriere architettoniche

Sono considerate barriere architettoniche tutti quegli ostacoli fisici che impediscono a persone con capacità motorie e sensoriali limitate o del tutto assenti di muoversi in autonomia; ne esistono diverse tipologie e sono purtroppo spesso presenti sia in ambito pubblico che privato.

Negli spazi pubblici sono da considerarsi barriere architettoniche i cordoli a bordo strada, i dislivelli, i marciapiedi o le scale, indipendentemente dal numero di gradini, poichè tutti questi elementi architettonici sono infatti in grado di limitare la libertà di movimento di alcuni soggetti.

Anche molti condomìni e case private hanno barriere architettoniche, ad esempio quando sono assenti gli ascensori e presenti solamente le scale, spesso anche con ampiezza ridotta.

In una casa poi persino una vasca da bagno oppure un mobile particolarmente sporgente possono essere considerate barriere architettoniche.

 

Cos'è il bonus barriere architettoniche e quali sono le novità del 2024

Come abbiamo anticipato il bonus barriere architettoniche è un’agevolazione fiscale prevista per tutti quei lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche stesse per la quale la Legge di Bilancio ha esteso la già prevista detrazione d'imposta del 75% sulle spese a tutti i lavori che verranno effettuati fino al 31 dicembre 2025.

Tuttavia, per tutte quelle opere finalizzate ad una ristrutturazione edile, è possibile anche avere diritto a:

  1. Una detrazione Irpef pari al 50% su un massimo di spesa di 96.000 euro per quelle spese che verranno sostenute fino al 31 Dicembre 2024; 
  2. Una detrazione Irpef pari al 36% su un massimo di spesa di 48.000 euro per tutte quelle spese che verranno invece sostenute a partire dal 1° gennaio 2025.

È inoltre possibile usufruire del Superbonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche se l'intervento è congiunto ad uno di quelli che vengono chiamati interventi trainanti.

 

Quali sono gli interventi agevolabili e le spese ammissibili

Il sostegno economico previsto dal bonus barriere architettoniche 2024 è previsto esclusivamente per gli interventi sugli edifici già esistenti, in altre parole gli interventi agevolabili sono esclusivamente quelli previsti per gli spazi o per gli edifici in precedenza dotati di quegli ostacoli architettonici che si intende eliminare e non è contemplata per i lavori che vengono svolti in fase di costruzione iniziale.

Alcune delle principali opere e interventi che possono rientrare nel contesto del bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche sono:

  1. Installazione di montascale e piattaforme elevatrici: questi dispositivi permettono alle persone con mobilità ridotta di superare gradini e dislivelli all'interno di un edificio.

  2. Ristrutturazione bagni: l'adeguamento dei bagni può includere l'installazione di sanitari e accessori adatti alle persone con disabilità, nonché la creazione di spazi più ampi e accessibili.

  3. Costruzione di rampe di accesso: permette alle persone in carrozzina o con difficoltà motorie di superare barriere architettoniche come scalinate o dislivelli.

  4. Allargamento porte e corridoi: l'ingrandimento degli spazi di passaggio è fondamentale per consentire a persone in sedia a rotelle di muoversi agevolmente all'interno dell'edificio.

  5. Installazione di ascensori: è un intervento essenziale per garantire l'accesso a tutti i piani di un edificio, permettendo così alle persone con disabilità di spostarsi liberamente.

  6. Installazione di sistemi di controllo domotico: questi sistemi permettono la gestione automatizzata di vari aspetti dell'ambiente domestico, facilitando la vita quotidiana delle persone con disabilità.

  7. Implementazione di pavimenti e superfici antiscivolo che riducono il rischio di scivolamenti, garantendo maggiore sicurezza 

  8. Eliminazione di barriere architettoniche esterne: può includere la creazione di percorsi accessibili all'esterno dell'edificio, come marciapiedi adeguati e attraversamenti pedonali.

Ricorda che ogni intervento deve essere eseguito in conformità con le leggi e i regolamenti locali e nazionali relativi all'accessibilità; assicurati quindi di consultare le normative vigenti prima di avviare qualsiasi lavoro.

I limiti massimi di spesa per l’accesso al bonus variano a seconda della tipologia di spazio o edificio e sono infatti di 50.000 euro per edifici unifamiliari oppure unità interne agli edifici plurifamiliari che siano dotati di accessi autonomi dall’esterno, 40.000 euro in caso di unità immobiliari site all’interno di edifici che hanno fino ad otto unità e 30.000 euro per le unità immobiliari che si trovano negli edifici composti da più di otto unità.

 

Qual è l'importo della detrazione

La Legge di Bilancio ha quindi previsto che l’importo della detrazione per il bonus barriere architettoniche sia pari al 75% delle spese totali sostenute per i lavori di eliminazione degli ostacoli.

Si tratta dunque di una detrazione di imposta di tutte le spese che sono documentate e sono sostenute nel periodo di tempo che va dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025.

Detrazione 75 barriere architettoniche  

Quali sono i requisiti per accedere al bonus e chi può farne richiesta

Come abbiamo visto, tra gli interventi detraibili rientrano quelli di automazione degli impianti finalizzati a eliminare ogni forma di ostacolo alla mobilità ed i lavori di edilizia per l’eliminazione delle barriere architettoniche. I requisiti da rispettare riguardano:

  1. La visitabilità
  2. L’adattabilità
  3. L'accessibilità.

L’adattabilità consiste nel rendere l’edificio fruibile a chiunque abbia capacità sensoriali o motorie ridotte, la visitabilità è la possibilità per chiunque di accedere agli spazi comuni e almeno ad un servizio igienico mentre l’accessibilità riguarda il facile raggiungimento e l’agevole accesso ad un edificio in condizioni di autonomia e sicurezza.

Per gli edifici, i condomini e gli spazi privati il Decreto Ministeriale n.236 ha altresì stabilito parametri dimensionali e tecnici riguardanti le caratteristiche dei servizi igienici, la pendenza delle rampe, le caratteristiche delle scale, le dimensioni minime delle porte, l’accessibilità ad un servizio igienico.

Per quanto riguarda i requisiti soggettivi, al bonus barriere architettoniche 2024 possono accedere sia le persone fisiche, che gli enti pubblici e privati le società, purchè rispettino i requisiti di miglioramento della mobilità delle persone tanto negli spazi comuni quanto all’interno degli edifici.

Ciò vuol dire che può farne richiesta chi è assoggettato ad imposta IRPEF e più precisamente i proprietari dell’immobile, oppure coloro che avendo un diritto reale su di esso sostengono le spese per l’abbattimento delle barriere.

 

Come usufruire del bonus con le opzioni della cessione del credito d'imposta o dello sconto in fattura

Il Decreto Legge cessioni ha previsto una duplice possibilità per coloro che usufruiscono del bonus barriere architettoniche nel 2024.

Per la detrazione al 75% è infatti possibile optare per la cessione del credito di imposta o per lo sconto in fattura:

  1. Chi opta per la prima soluzione decide di cedere la detrazione fiscale per poi ottenere un rimborso al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi;
  2. Chi invece decide per lo sconto in fattura fa sì che il costo dei lavori venga abbattuto direttamente dalla ditta per un certo importo.
 

Come funzionano cessione del credito e sconto in fattura

Cessione del credito e sconto in fattura sono quindi come abbiamo anticipato due diverse soluzioni per usufruire dei bonus previsti dalla normativa vigente.

Con la cessione del credito l’avente diritto al bonus e dunque il contribuente opta, in qualità di cedente, per la sottoscrizione di un accordo con un ente terzo cessionario il quale acquisisce l’ammontare della detrazione fiscale prevista e successivamente avvia un piano di rimborso al contribuente per la somma di denaro corrispondente.

Lo sconto in fattura consiste invece in uno sconto sul costo totale dei lavori che corrisponde alla percentuale prevista dal bonus e dunque, nel caso di specie, al 75% dei costi sostenuti per effettuare i lavori.

Abolizione barriere architettoniche  

Entro quando fare richiesta per il bonus

Grazie alla proroga della Legge di Bilancio dello scorso 2023, è possibile usufruire del bonus del 75% previsto per la rimozione delle barriere architettoniche per tutte quelle spese, dovutamente documentate, che sono state o saranno sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, termine quindi ultimo per farne richiesta e dunque per poter godere dell’agevolazione.

 

Quale documentazione è richiesta

Per richiedere il bonus abbattimento ostacoli è necessaria specifica documentazione.

Prima di tutto è indispensabile una relazione tecnica asseverata che deve essere presentata da un professionista abilitato o da colui che ha effettuato i lavori. Questo documento serve per dimostrare che i lavori effettuati siano effettivamente rientranti nel bonus poiché aiuta a fare chiarezza su quale fosse lo stato dell’immobile prima dell’esecuzione dei lavori.

Trattandosi di una detrazione IRPEF, è necessaria la presentazione della dichiarazione dei redditi e qualora si optasse per lo sconto in fattura servirà il visto di conformità e l’asseverazione della congruità.

 

Come chiedere delucidazioni ai professionisti di Quotalo

I professionisti di Quotalo.it hanno un'esperienza pluridecennale nel settore edilizio. Vista la specificità dei requisiti, la possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito e la necessità di presentare una relazione tecnica, prima di fare richiesta per il bonus barriere architettoniche 2024 sarebbe preferibile richiedere l'assistenza dei nostri professionisti in campo edile, così da mettersi in contatto con personale competente e qualificato in grado di fornire ogni tipologia di chiarimento e scongiurare la possibilità di errori.

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