Calcolo spese notarili: quali sono e quali sono i prezzi

09 Gennaio 2023 - Redazione

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Spese notarili_▷ Calcolo delle spese notarili: tutto quello che serve sapere Spese notarili_▷ Calcolo delle spese notarili: tutto quello che serve sapere Spese notarili_▷ Calcolo delle spese notarili: tutto quello che serve sapere

Calcolo spese notarili: come farlo

Una delle questioni che da sempre ruota attorno ai rogiti notarili, specie quelli che hanno per oggetto il trasferimento immobiliare, come ad esempio l’acquisto della prima casa, è quella delle spese e del relativo calcolo.

Tale questione, già complessa, è stata ingigantita da quando il cosiddetto Decreto Liberazioni, varato nell’ormai lontano 2012, ha messo definitivamente la parola fine alle tariffe stabilite a livello nazionale ed ha lasciato ai Notai ampia discrezionalità in merito al calcolo dei propri onorari.

 

Quanto costa fare un atto notarile

Dare una risposta secca e precisa a questo quesito non è facile come si pensa, perché le spese possono variare sulla base di molti fattori come ad esempio il tipo di atto da porre in essere, il professionista al quale si decide di rivolgersi e molto altro.

Occorre inoltre precisare fin da subito che l’onorario del Notaio è solo una delle spese che i privati devono pagare quando stipulano un atto pubblico, ma ad esso si aggiungono altre spese come possono essere le imposte.

Di conseguenza, ogni atto ha un costo diverso ad esempio a seconda di chi lo stipula e di cosa ha per oggetto.

 

Calcolo spese per acquisto prima casa

Il legislatore, al fine di incentivare l’acquisto della prima casa, che viene considerato un bene primario, ha previsto delle agevolazioni per chi acquista la prima casa da un privato: ciò non significa che quando si acquista la prima casa non occorre pagare le tasse, ma che queste vengono ridotte al fine di agevolare l’acquisto. 

Fatte le debite premesse, occorre ora analizzare le principali spese da affrontare per l’acquisto della prima casa. Rientra sicuramente nel novero delle spese necessarie la cosiddetta imposta di registro sull’acquisto dell’immobile, ovvero l’imposta necessaria per registrare  l’atto e farlo risultare all’Agenzia delle entrate. Il suo valore varia a seconda del valore dell’immobile, il quale si calcola in via primaria dalla rendita catastale. Quest’ultima si ricava dalla dimensione dell’immobile nonché dall’estimo, ovvero, dalla tariffa relativa alla zona censuaria in cui è ubicato l’immobile. 

In caso di acquisto prima casa da parte di un privato, ad esempio, l’imposta di registro deve essere pagata nella misura del 2%, tasso decisamente inferiore rispetto a quello relativo alla seconda casa.

Ma come si calcola l’imposta di registro in caso di acquisto prima casa? Innanzitutto è necessario considerare la rendita catastale per 115.5 ovvero il coefficiente di calcolo previsto dalla legge. Ottenuto il risultato, dal quale occorre prendere il 2%, si avrà il corrispondente esatto all’imposta di registro da pagare.

Occorre altresì distinguere l’acquisto della prima casa da una società. Anche in questo caso  infatti sono previste dalla legge delle agevolazioni fiscali, una tra tutte il pagamento dell’IVA nella misura agevolata del 4%.

Ovviamente per poter accedere a questo regime favorevole occorre essere in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge come ad esempio il non essere in possesso di altre abitazioni a qualsiasi titolo nel Comune in cui si intende acquistare l’immobile con agevolazioni, né di altre case sul territorio nazionale comprate usufruendo di tali agevolazioni.

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Calcolo spese per acquisto seconda casa

Tutte le agevolazioni sopra elencate non vengono applicate in favore del privato che vuol acquistare una seconda casa: questo significa inevitabilmente che il costo del rogito da dover sostenere è decisamente maggiore.

L’imposta di registro infatti non corrisponderà più al 2% bensì al 9%, con un netto aggravio dei costi di stipula. Inoltre, in caso di acquisto di un immobile non “prima casa” anche il coefficiente di calcolo previsto dalla legge è destinato a variare, passando da 115.5 a 126, il che determina ovviamente un aumento dei costi.

Infine per quanto concerne l’acquisto della seconda casa da una società, occorre precisare che non sempre è dovuto il pagamento dell’IVA; questa, che normalmente ammonta al 10% del valore dell’immobile o al 22% in caso di immobili di lusso, non deve essere versata nel caso in cui l’immobile sia stato costruito o ristrutturato da meno di cinque anni.

Se sono invece trascorsi più di cinque anni occorrerà pagare l’Imposta di Registro pari al 9% del valore catastale dell’immobile.

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Come trovare un Notaio

Se vuoi conoscere con maggior precisione le spese necessarie per poter acquistare la prima casa o un altro immobile, è consigliabile rivolgersi ad un Notaio esperto e competente a cui chiedere una consulenza. Grazie a Quotalo.it  è possibile cercare e trovare il professionista notarile più adatto alle proprie esigenze.

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