Il tetto in legno e in lamellare, e il loro costo

20 Maggio 2016 - Redazione

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Il tetto in legno ventilato  
Il tetto ventilato o coibentato è caratterizzato, come sappiamo, dalla presenza di una camera di ventilazione, collocata fra il materiale coibente e la copertura, che, assicurando una circolazione dell’aria pressoché continua e costante.   Permette che, durante l’inverno, non si creino condense e il caldo non venga ceduto al sottotetto e non tenda, come naturalmente avviene, a migrare verso zone più fredde (cioè verso l’esterno), mentre, durante l’estate, fa in modo che l’aria calda proveniente dall’esterno venga raffrescata all’interno dell’intercapedine, così da non contribuire all’innalzamento della temperatura interna dei locali.
 
Affinché però un tetto ventilato possa assolvere a queste funzioni è necessario che la camera di ventilazione non sia inferiore a 550 cmq per metro lineare di larghezza della falda, perché solo così l’aria calda è in grado di attivare i moti convettivi ascensionali, e che l’aria esterna entri nella camera di ventilazione in modo facile ed esca dal colmo attraverso un elemento di sfiato adeguatamente proporzionato.
 
Rispettati questi parametri, ci si assicurerà un risparmio dell’energia necessaria a riscaldare e raffrescare la casa (anche del 40%), e dunque un minor dispendio economico e un impatto ambientale più controllato; eppure questi pregi si esaltano ulteriormente quando si ricorre ad un tetto in legno ventilato a falda inclinata, giacché il legno è un materiale naturale, traspirante, e che aiuta a stabilizzare il tasso d’umidità. 
 
Ma perché si dovrebbe optare per il rifacimento del tetto in legno? Innanzitutto perché, trattandosi di un isolante naturale, come detto, non genera ponti termici; in secondo luogo perché con questo materiale è possibile ottenere delle strutture leggerissime (se paragonate a quelle tradizionali in calcestruzzo), il cui peso generalmente si aggira sui 15-18 kg/mq;    Poi perché si tratta di un materiale biocompatibile; perché è bello a vedersi, sia che si tratti del rifacimento di un tetto in legno per una casa che si colloca in un contesto rurale, sia che si stia ripristinando la copertura di una costruzione cittadina, alla quale si voglia comunque dare un aspetto naturale; e infine perché si tratta di un elemento estremamente versatile, col quale alcune aziende, come la Protec Legno, si sbizzarriscono a realizzare tetti in legno sollevabili, tetti in legno industriali, con capriate, e tetti in legno abitabili.
 
 
Tetti in legno lamellare
 
Il legno utilizzato per un tetto ventilato può pure essere un lamellare, cioè un legno ottenuto dall’incollaggio di più tavole di legno: i tetti in legno lamellare possono coprire anche dimensioni notevoli, e possono essere adoperati sia per le civili abitazioni che per le strutture commerciali (ma solo per la prima tipologia si può prevedere anche la ventilazione). Inoltre, l'incollaggio a pressione delle singole tavole tipico del legno lamellare riduce talvolta alcuni difetti del legno massiccio.
 
Service Legno si occupa della progettazione e realizzazione di strutture e tetti in legno, che non solo garantiscono sicurezza e durabilità, ma anche personalizzazione, visto che l’azienda pensa e studia i propri prodotti in base alle esigenze di ogni singolo cliente e in funzione della collocazione dell'area dove si trova l'abitazione da realizzare.
 
Anche i tetti in legno Dima rappresentano un elemento ideato seguendo i criteri della moderna bioedilizia, che sommano al comfort abitativo, il risparmio energetico e una necessità manutentiva molto contenuta: risultati che possono essere raggiunti solo quando, come nel caso specifico, un’impresa garantisce una posa in opera eseguita a regola d’arte da tecnici qualificati.
 
Spazio Legno Lamellare cita addirittura 10 buoni motivi per dotarsi di un tetto in legno lamellare:
a parte l’isolamento termico e acustico, la bellezza estetica e la leggerezza (che lo rende ideale in caso di sopraelevazioni o ristrutturazioni), di cui abbiamo già detto, vengono citate la durata nel tempo (dovuta non solo ai trattamenti che il legname riceve, ma anche al grado d' inclinazione, per cui più il tetto è ripido più è resistente nel corso degli anni), le proprietà antisismiche (giacché il legno ha una massa cinque volte inferiore a quella del calcestruzzo ed è in grado di smorzare meglio le sollecitazioni causate da un terremoto), la possibilità di carico immediata (a differenza del calcestruzzo), la velocità di posa in opera, e infine due aspetti economici e cioè la riduzione dei costi di raffreddamento e riscaldamento, di cui pure abbiamo già detto, e una considerazione generale per la quale velocità di posa, nessun tempo d'asciugatura, meno peso sulle fondamenta (che implica che queste siano meno robuste e più economiche) e risparmio nel tempo rendono un tetto in legno lamellare di tipo ventilato meno dispendioso di un tradizionale tetto in calcestruzzo.
 
Il costo di un tetto in legno lamellare
 
Dunque, tirando le somme, se i costi di realizzazione di un tetto in legno ventilato sono superiori a quelli di un tetto convenzionale (costo rifacimenti tetti), è assodato che questi si ammortizzano nel tempo fino a rendere più conveniente questa soluzione innovativa ed ecologica, anche alla luce del fatto che nei preventivi per tetti in legno bisognerà tenere conto anche delle detrazioni fiscali del 65%, che resteranno in vigore ancora fino al 31 dicembre 2016, per le spese relative a lavori di ristrutturazione che incidono positivamente sull’efficientamento energetico delle costruzioni. 
 

Come spesso accade, il costo di un tetto in legno lamellare dipende dal prodotto ricercato, potendo partire dai 40 euro al metro quadrato sino a superare i 100 (i vantaggi però si avranno a lungo termine!)

Per cui, il costo di rifacimento del tetto in legno mediamente si aggira attorno ai 150-180 euro al mq, ma nei preventivi per tetti in legno dovranno aggiungersi altri 70-100 euro al mq per la ventilazione, e le spese per il noleggio della gru e dell'impalcatura (cui ancora saranno da sommare i costi per lo smaltimento di eventuali materiali nocivi, quali eternit, nel tetto preesistente). 

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