Quanto costa alzare un tetto

14 Giugno 2016 - Redazione

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Domanda troppo generica perché vi si possa dare una risposta esauriente e attendibile, visto che bisogna prima stabilire la tipologia di tetto di cui si sta parlando.

Oltre a coperture continue e discontinue, a tetti non isolati e non ventilati, isolati e non ventilati, ventilati e non isolati, isolati e ventilati, a cui si è già accennato, è possibile ancora distinguere, in base alla morfologia delle coperture inclinate, tetti a displuvio (nei quali l’acqua è convogliata verso il perimetro esterno dell’edificio), tetti a impluvio (nei quali l’acqua è convogliata verso un punto o una linea di gronda interna all’edificio), tetti a leggio (nei quali il deflusso dell’acqua avviene lungo una sola superficie, e la falda poggia su pareti perimetrali poste ad altezze diverse), tetti a capanna (le due falde convergono in alto lungo una linea di colmo), tetti a padiglione (lo smaltimento delle acque avviene su tutti i lati del poligono di base, e a sua volta può essere su pianta rettangolare o articolata), e ancora coperture continue orizzontali (a loro volta distinte in tetto caldo, nel quale l’isolante è collocato al di sotto dello strato impermeabile, e che è il sistema più diffuso per la sua semplicità ed economicità, pur avendo lo svantaggio che lo strato impermeabile è esposto a notevoli sbalzi termici, per cui nel tempo si deteriora; e tetto rovescio, nel quale l’isolamento è collocato sopra l'impermeabilizzazione, in modo tale da proteggere dalle escursioni termiche e dalle radiazioni, pur avendo il difetto di lasciarsi infiltrare dall’acqua, per cui è necessario che i pannelli termoisolanti vengano scelti fra quelli basso-assorbenti e non idrofili, e che vengano protetti dagli agenti esterni e zavorrati), e ancora tetti non accessibili, accessibili esclusivamente per manutenzione, accessibili ai pedoni, ai veicoli leggeri, a quelli pesanti, resistenti alle sollecitazioni meccaniche e chimiche, etc. 

Dunque, non è possibile farsi un’idea di quanto costa alzare un tetto, se prima non si è capito a quale tetto ci si riferisce.


Qual è il costo per la copertura del tetto?
Anche in questo caso la genericità non aiuta: è possibile infatti optare per le tegole in plastica, che rappresentano la soluzione più economica (ma fortunatamente anche versatile, visto che sono disponibili in moltissime forme e colori), costando mediamente 15 euro al metro quadrato; oppure per tegole in PVC (resistenti e durevoli, isolanti e duttili), che in un preventivo per il rifacimento del tetto incideranno per circa 22 euro al metro quadro; circa 25 euro per tre metri quadrati si spenderanno nel momento in cui si dovesse optare per le tegole bituminose, dalla forma esagonale, sottili, eppure composte a strati (fibra di vetro, bitume modificato, granuli di basalto ceramizzato, bitume termo adesivo e film polimerico), isolanti e resistenti ai fattori atmosferici (in particolare al vento). Se poi vogliamo farci realizzare un esempio di preventivo per il rifacimento del tetto inserendo delle tegole romane (in ceramica), quindi pesanti e resistenti, ci verranno calcolati circa 3 euro al pezzo, e circa 2,50 euro se invece propendiamo per delle tegole smaltate (lucidate, rese impermeabili e colorate). Se propendiamo per un effetto rustico e naturale meglio dare un’occhiata all’articolo “Il tetto in legno” , anche per renderci conto della portata economica, mentre se il budget non è un grosso cruccio potremmo pensare a un pannello di tegole in vetroresina, dal grande potere isolante e disponibile anche con effetto anticato (tuttavia, un pannello di poco più di un metro quadro costa circa 85 euro!). Sempre in tema di materiali alternativi, è possibile ricorrere al vetro, che lascia passare la luce pur proteggendo dagli agenti atmosferici (anche in questo caso il costo è alto, circa 16 euro al pezzo, ma parzialmente compensato dal fatto che con questo genere di tegole non è possibile ricoprire un'intera tettoia, ma solo punti strategici o ambienti circoscritti, come verande e sottotetti). Un altro tipo di rivestimento molto utilizzato per le coperture è la tegola canadese, che si presenta come un piano ricoperto di tanti piccoli ciottoli di diverse sfumature, legati tra loro da un rivestimento bituminoso, e a dispetto di questo è leggera, impermeabile e bella a vedersi: se non fosse che, se state consultando un esempio di preventivo per il rifacimento del tetto, non vi spaventate vedendo che il costo è di circa 30 euro per lastra! 

In conclusione, chiedersi qual è il costo per la copertura del tetto è tanto importante quanto chiedersi quale sia la giusta tegola per la copertura, il che dipende da una serie di fattori (clima, conformazione della struttura, peso cui sarà sottoposta, etc.) che sono talmente specifici da richiedere l’intervento di un esperto.


Termocopertura: quali sono i prezzi al metro quadro?
Quando si parla di termocoperture ci si riferisce a pannelli adoperati per realizzare coperture e soffittature nel campo della prefabbricazione leggera: sono definiti anche sandwich per via della composizione a strati, laddove quello esterno può essere composto da materiali molteplici (acciaio al carbonio rivestito da uno strato di zinco; alluminio; rame; acciaio inox), quello interno è costituito da alluminio centesimale goffrato e cartonfeltro bitumato, e quello mediano e isolante è rappresentato da schiuma poliuretanica PUR (o, in alternativa, lana di roccia o sughero). 

Tutto ciò rende questi pannelli altamente isolanti, sia dal punto di vista termico che acustico, molto resistenti e durevoli nel tempo, e dalle prestazioni meccaniche ragguardevoli.
Accanto a questi vantaggi, si annoverano anche la leggerezza e facilità di messa in posa, la possibilità di realizzare la copertura su materiali già esistenti o ex-novo, la versatilità di produzione (con coperture curve, inclinate, piane, etc.), e un impatto estetico soddisfacente (in grado di simulare tantissimi effetti, come pietra, legno, lamiera, etc).

Se della termocopertura ci chiediamo quali sono i prezzi al metro quadro, è chiaro che essi dipendono dalle configurazioni, dai materiali, dalle dimensioni e dalle marche dei pannelli che la costituiscono (con la scheda successiva è possibile farsene un’idea!).

Pannelli coibentati ondulati in metallo e isolante in poliuretano
da 10€ a 27€ al mq
Pannelli coibentati ondulati in metallo e isolante in lana di roccia
da 15€ a 45€ al mq
Pannelli coibentati in finto coppo
da 18€ a 45€ al mq
Pannelli coibentati in finto coppo con interno effetto legno
da 20€ a 75€ al mq
Pannelli coibentati fotovoltaici
da 10€ a 70€ al mq

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