Prezzo del punto luce: quantità ed entità della spesa in un preventivo
07 Aprile 2025 - Redazione
Si tratta infatti di una voce fondamentale nel computo totale di un preventivo elettrico, ma spesso poco chiara a chi non è del mestiere. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su cosa si intende esattamente per “punto luce”, come viene calcolato, quali fattori influenzano il costo e come valutare correttamente un preventivo per l’impianto elettrico di casa.
- Indice contenuti
- Che cos’è un punto luce?
- Come si calcolano i punti luce in un’abitazione?
- Perché la disposizione dei punti luce è importante
- Qual è il costo medio di un punto luce?
- I costi dei dispositivi di illuminazione
- Quanto incide il quadro elettrico sul preventivo?
- Conclusioni: come leggere un preventivo per l’impianto elettrico
Nel linguaggio tecnico, un punto luce è qualunque punto dell’impianto elettrico in cui si prevede il collegamento di un apparecchio o l’erogazione di corrente elettrica. Può trattarsi di una presa di corrente, di un interruttore, di una lampada a soffitto, di una presa per antenna TV, di un comando per tapparelle elettriche, oppure di un deviatore o invertitore per luci da accendere da più punti.
Sebbene nel settore impiantistico esistano distinzioni più specifiche tra punto luce, punto presa, punto comando, nei preventivi viene spesso utilizzato il termine “punto luce” in modo generico, per rappresentare un’unità funzionale dell’impianto.
Questo approccio semplifica il conteggio complessivo e consente di ottenere una stima più immediata del lavoro da eseguire e dei relativi costi.
Come si calcolano i punti luce in un’abitazione?Un appartamento medio, di circa 80-100 metri quadrati, può arrivare ad avere tra i 50 e i 70 punti luce, distribuiti tra le diverse stanze: prese e interruttori per ogni ambiente, punti luce nei corridoi, luci esterne, prese TV o ethernet, comandi per tapparelle o domotica base. Il progetto elettrico deve tener conto sia della funzionalità che della comodità d’uso, oltre che della normativa vigente, come la CEI 64-8, che definisce il numero minimo di punti luce in base alla superficie abitabile.
Perché la disposizione dei punti luce è importanteOltre al numero, anche la distribuzione dei punti luce all’interno degli ambienti è fondamentale. Un’illuminazione mal progettata può compromettere il comfort, l’estetica e la funzionalità della casa.
È importante considerare l’arredamento, i percorsi interni, le zone operative (come la cucina) e quelle dedicate al relax. Inoltre, influiscono anche il colore delle pareti, l’altezza dei soffitti e le caratteristiche architettoniche.
Ad esempio, in ambienti dai colori scuri o con travi a vista è bene prevedere fonti luminose più dirette e potenti. Nei soggiorni o nelle camere da letto si può optare per una luce più soffusa, mentre in cucina e nei bagni è fondamentale avere un’illuminazione forte e uniforme.
La scelta del tipo di corpo illuminante – lampadario, plafoniera, applique, faretti o LED strip – incide anch’essa sulla resa finale.
Qual è il costo medio di un punto luce?Il prezzo medio di un punto luce installato da un elettricista abilitato varia solitamente tra i 45 e i 60 euro, a seconda della zona geografica, della complessità dell’intervento e della quantità totale di punti richiesti. In questa cifra sono generalmente compresi i materiali di base, la manodopera, le tracce nei muri per il passaggio dei cavi e i collegamenti all’interno del quadro elettrico.
Per un’abitazione di 90 metri quadrati, il preventivo per l’impianto elettrico può includere circa 55-65 punti luce, portando il costo complessivo a una cifra compresa tra i 2.700 e i 3.800 euro. Questa cifra può variare ulteriormente in base ad alcune condizioni specifiche, come la necessità di opere murarie aggiuntive, la presenza di controsoffitti, l'integrazione con impianti domotici o con soluzioni di illuminazione particolari.
Il costo va inserito nel complesso delle spese per l’impianto elettrico dell’appartamento (che a sua volta dipende dal numero di circuiti previsti-almeno due, uno per le prese a 10 ampere e per l’illuminazione, e uno a 16 ampere per gli elettrodomestici-, dalla quantità di punti luce, interruttori, prese, e dalla grandezza degli ambienti).
I costi dei dispositivi di illuminazioneUn altro aspetto da considerare è il costo degli apparecchi luminosi veri e propri. Anche qui le variabili sono moltissime. Si può scegliere una plafoniera economica da 20 euro oppure un lampadario di design da diverse migliaia di euro.
La scelta dipende dallo stile dell’abitazione, dal budget disponibile e dal tipo di effetto luminoso desiderato.
Ad esempio, per una casa dallo stile moderno, si può puntare su strip LED a basso consumo o faretti da incasso, mentre per ambienti classici o retrò si preferiscono lampade in ferro battuto, vetro o materiali naturali. Alcuni elementi, come le lampade Tiffany, sono vere opere d’arte e raggiungono prezzi da collezione. In ogni caso, è importante distinguere i costi della parte impiantistica da quelli dell’arredo luminoso.
Quanto incide il quadro elettrico sul preventivo?Un altro elemento da considerare è il quadro elettrico generale. Questo rappresenta il cuore dell’impianto e deve essere dimensionato correttamente in base al numero di circuiti previsti, alla potenza impegnata e alla presenza di dispositivi di protezione. In media, il costo di un quadro elettrico completo e ben dimensionato può variare da 300 a 700 euro.
In alcune abitazioni, specie quelle moderne, è necessario installare anche quadri secondari per gestire separatamente alcune zone della casa o per integrare sistemi domotici, impianti fotovoltaici o di allarme. Ogni impianto ha le sue specificità e va progettato su misura.
Conclusioni: come leggere un preventivo per l’impianto elettricoCapire quanto costa un punto luce è il primo passo per valutare correttamente un preventivo per l’impianto elettrico della propria casa. Tuttavia, è altrettanto importante comprendere cosa è incluso nel prezzo, quali sono i materiali utilizzati, come verranno eseguiti i lavori e soprattutto affidarsi a professionisti qualificati.
Un impianto ben fatto non solo garantisce sicurezza e funzionalità, ma contribuisce a migliorare il valore dell’abitazione. Per questo motivo, è sempre consigliabile confrontare più preventivi, verificare le certificazioni dell’impresa e chiedere spiegazioni dettagliate su ogni voce di spesa.
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