La messa a terra dell'impianto elettrico
09 Aprile 2025 - Redazione
- Indice contenuti
- Cos’è la messa a terra in un impianto elettrico
- Perché la messa a terra è obbligatoria
- Come funziona la messa a terra: spiegazione tecnica
- Come si realizza la messa a terra di un impianto
- Messa a terra in abitazioni singole e condomini: chi è responsabile
- Conclusioni: affidarsi a un professionista è fondamentale
Dal punto di vista tecnico, la messa a terra porta la tensione elettrica a zero volt, ovvero al potenziale del suolo. Questo permette di neutralizzare le differenze di potenziale pericolose e di eliminare il rischio di folgorazione.
Perché la messa a terra è obbligatoriaLa normativa italiana sulla sicurezza degli impianti elettrici (Norma CEI 64-8) prevede l'obbligo di installare un sistema di messa a terra per tutti gli edifici civili, residenziali e commerciali. Gli impianti privi di questo sistema non possono essere dichiarati a norma e, quindi, non sono legalmente conformi.
La mancanza della messa a terra comporta gravi rischi per la sicurezza degli occupanti dell’immobile. Inoltre, incide anche sulla validità delle polizze assicurative: in caso di incendio o danni elettrici, l’assenza del certificato di conformità o della dichiarazione di rispondenza (DIRI) può compromettere il diritto al rimborso.
La messa a terra è inoltre indispensabile anche per le parti metalliche esterne all’abitazione, che possono essere colpite da fulmini e diventare conduttori di scariche pericolose.
Come funziona la messa a terra: spiegazione tecnicaIl cuore del sistema è un conduttore di protezione (solitamente giallo-verde) che collega tutti i punti dell’impianto elettrico a una barra equipotenziale e successivamente a un dispersore interrato nel suolo. Quest’ultimo è costituito da un paletto metallico zincato o in rame, lungo circa un metro e mezzo, inserito in un pozzetto di ispezione in cemento. È qui che le scariche vengono dissipate in modo sicuro, evitando conseguenze dannose per persone e cose.
La messa a terra lavora in sinergia con il dispositivo salvavita (interruttore differenziale). Quando viene rilevata una dispersione di corrente, il salvavita scatta, interrompendo immediatamente l'alimentazione elettrica.
Come si realizza la messa a terra di un impiantoLa progettazione e realizzazione della messa a terra è un’operazione complessa, che richiede competenze tecniche, strumenti specifici e il rispetto delle normative vigenti. È indispensabile affidarsi a un elettricista abilitato, in grado di eseguire l’intervento e rilasciare la dichiarazione di conformità, documento fondamentale per la validità dell’impianto.
L’intervento prevede l’installazione del filo di terra all’interno delle prese elettriche (riconoscibile dal colore giallo-verde), l’allacciamento dei dispositivi e delle strutture metalliche interne ed esterne al circuito di protezione, e la connessione finale al dispersore nel terreno.
Tutti i conduttori di terra devono poi confluire nel pozzetto di dispersione, dove si trova la puntazza, ovvero l’elemento metallico che scarica nel terreno la corrente residua. Il pozzetto deve essere facilmente ispezionabile e mantenuto in buone condizioni nel tempo, per garantire la sicurezza e la funzionalità dell’impianto.
Messa a terra in abitazioni singole e condomini: chi è responsabileIn una casa indipendente, l’intera responsabilità per la realizzazione e la manutenzione della messa a terra ricade sul proprietario. Diverso il caso dei condomini, dove la gestione è condivisa. I proprietari delle singole unità immobiliari devono provvedere a collegare i propri impianti al punto di messa a terra centrale, mentre le spese per la puntazza e il pozzetto di dispersione spettano al condominio. Una corretta ripartizione delle responsabilità e degli oneri è fondamentale per garantire la sicurezza dell’intero edificio.
Conclusioni: affidarsi a un professionista è fondamentaleLa messa a terra non è solo un requisito tecnico o normativo, ma un elemento essenziale per la sicurezza quotidiana di chi vive o lavora all’interno di un edificio. Un impianto elettrico senza una corretta dispersione della corrente può causare scosse elettriche, incendi o danni irreparabili agli elettrodomestici.
Per questo motivo, ogni intervento di verifica o installazione deve essere effettuato da tecnici qualificati, in grado di certificare il lavoro secondo le normative vigenti. Solo così si può garantire un impianto sicuro, efficiente e conforme alla legge.