La dispersione elettrica negli elettrodomestici: come verificarla e come agire di conseguenza
09 Aprile 2025 - Redazione
Dal punto di vista pratico, ciò può tradursi in un aumento dei consumi elettrici, malfunzionamenti degli apparecchi collegati, rischio di scosse elettriche e potenziali incendi. La dispersione elettrica rappresenta quindi una problematica da non sottovalutare, sia per la sicurezza delle persone che per la corretta funzionalità dell’impianto elettrico domestico.
- Indice contenuti
- Il funzionamento del salvavita e i suoi limiti
- Le cause della dispersione elettrica
- Come riconoscere una dispersione elettrica
- Quando è necessario l’intervento di un professionista
- Prevenire le dispersioni: buone pratiche e manutenzione
- Conclusione
- cavi elettrici collegati impropriamente o scoperti
- interruttori o prese difettose
- impianti datati e mal tenuti
- assenza della messa a terra
- impianto elettrico non a norma di legge
- salvavita difettoso
- problemi nell’isolamento dell’impianto
- guasto agli elettrodomestici.
Tuttavia, è importante chiarire che il salvavita non garantisce una protezione totale contro tutte le dispersioni. La sua efficacia dipende dal valore di sensibilità con cui è stato tarato.
Negli ambienti più sensibili come bagni e cucine, la soglia di intervento dovrebbe essere impostata a 10 milliampere, mentre nelle altre zone della casa può essere sufficiente una soglia di 30 milliampere.
Le dispersioni di valore inferiore a queste soglie non fanno scattare l’interruttore, ma continuano a provocare un lento ma costante consumo di energia, con conseguente aumento delle bollette elettriche.
Le cause della dispersione elettricaLe dispersioni possono avere origine da diversi fattori. Un impianto elettrico datato, con cavi danneggiati o non più conformi agli standard di sicurezza attuali, è spesso più vulnerabile a queste problematiche. Anche la presenza di prese o interruttori malfunzionanti può generare dispersioni, così come l’assenza o l’inefficacia della messa a terra dell’impianto.
Un’altra possibile causa è rappresentata dagli elettrodomestici difettosi. Anche se apparentemente spenti, alcuni apparecchi possono continuare a disperdere corrente, soprattutto se sono dotati di componenti elettronici interni danneggiati. Infine, non va esclusa la possibilità che lo stesso salvavita sia difettoso o non adeguato alla struttura dell’impianto.
Come riconoscere una dispersione elettricaUno dei segnali più comuni che può indicare una dispersione elettrica è l’attivazione frequente e immotivata del salvavita. In presenza di questa situazione, è utile iniziare controllando il contatore elettronico. Se sul display compare il messaggio “Superato potenza massima”, si può ipotizzare un sovraccarico o una perdita di corrente.
Per approfondire il controllo, è consigliabile scollegare tutti gli elettrodomestici, compresi quelli in standby, e riattivare l’alimentazione. Collegando successivamente gli apparecchi uno alla volta, si potrà osservare se il salvavita scatta nuovamente. In tal caso, l’elettrodomestico che ha provocato l’interruzione sarà probabilmente il responsabile della dispersione.
Se questa verifica non porta a risultati, è possibile utilizzare un tester o multimetro. Questo strumento consente di misurare la continuità del circuito, la resistenza elettrica, la tensione e la corrente in transito.
La misurazione della continuità, ad esempio, permette di verificare se un circuito è chiuso o interrotto. L’analisi della resistenza può invece evidenziare eventuali anomalie nell’isolamento. Il tester rappresenta quindi un valido supporto per diagnosticare la presenza di dispersioni, ma richiede una certa dimestichezza con le tecniche di misura e con la sicurezza elettrica.
Quando è necessario l’intervento di un professionistaNel caso in cui non si riesca a individuare con precisione l’origine della dispersione, oppure qualora l’impianto sia complesso e datato, è fondamentale rivolgersi a un elettricista qualificato.
Un tecnico esperto è in grado di eseguire verifiche approfondite utilizzando strumenti specifici, come le pinze amperometriche per la rilevazione delle microcorrenti di dispersione o dispositivi per l’analisi dell’isolamento dei cavi.
Affidarsi a un professionista consente non solo di risolvere il problema in modo efficace e definitivo, ma anche di prevenire guasti più gravi e di adeguare l’impianto alle normative di sicurezza vigenti. Questo tipo di intervento è particolarmente indicato nelle abitazioni con impianti installati da più di vent’anni, oppure in presenza di lavori di ristrutturazione o ampliamento.
Prevenire le dispersioni: buone pratiche e manutenzioneLa prevenzione rappresenta la strategia più efficace per evitare problemi legati alla dispersione elettrica. È consigliabile effettuare periodicamente una revisione dell’impianto, sostituendo componenti deteriorati e verificando l’efficienza della messa a terra.
Anche gli elettrodomestici dovrebbero essere controllati regolarmente, soprattutto quelli di vecchia generazione, che potrebbero non essere più efficienti dal punto di vista elettrico.
Un impianto elettrico ben progettato, installato secondo norma e mantenuto nel tempo offre maggiori garanzie in termini di sicurezza, risparmio energetico e affidabilità.
ConclusioneLa dispersione elettrica è una problematica diffusa e potenzialmente pericolosa, che può manifestarsi anche in assenza di segnali evidenti. Una corretta informazione, l’adozione di misure preventive e il supporto di tecnici qualificati sono fondamentali per gestire in modo consapevole il proprio impianto elettrico. Riconoscere tempestivamente i segnali di una dispersione, utilizzare strumenti adeguati per la diagnosi e, quando necessario, affidarsi a un professionista consente di vivere in un ambiente domestico più sicuro ed efficiente.
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