L'attestato di prestazione energetica: domande e risposte
18 Gennaio 2018 - Redazione
Questa volta per parlare dell'A.P.E. abbiamo deciso di rispondere ad alcune delle più frequenti domande inerenti la certificazione energetica.
Quand’è diventata obbligatoria la certificazione energetica?
È dal 1° Luglio 2009, in caso di vendita o acquisto di immobili, e dal 1° Luglio dell’anno successivo, in caso di affitti, che è diventato obbligatorio dotarsi di certificazione energetica.
Inoltre dal Gennaio 2012 negli annunci immobiliari vanno inseriti gli indici di prestazione energetica (valore in kWh/mq anno) e l'APE figura tra i documenti utili ad ottenere il certificato di agibilità di un edificio.
Inoltre dal Gennaio 2012 negli annunci immobiliari vanno inseriti gli indici di prestazione energetica (valore in kWh/mq anno) e l'APE figura tra i documenti utili ad ottenere il certificato di agibilità di un edificio.
Chi redige l'APE?
Un certificatore energetico (solitamente l'architetto, l'ingegnere o il geometra) in possesso di competenze specifiche in materia di efficienza energetica acquisite attraverso processi di formazione, supervisione e accreditamento gestiti dalle Regioni con apposite norme (o, in mancanza di queste, in base a quanto previsto dalla normativa nazionale).
Come viene redatto un’APE?
Dopo un accurato sopralluogo, il certificatore immette tutti i dati rilevati (caratteristiche geometriche dell'immobile, proprietà di muri e infissi, sistemi di produzione di acqua calda, impianti di raffrescamento e riscaldamento, eventuali sistemi di produzione di energia rinnovabile) all’interno di specifici software che eseguono i calcoli; in base a questi viene poi compilato il documento e rilasciata la targa energetica, che va conservata con il libretto della caldaia e consegnata al nuovo proprietario o al locatario, e che sintetizza le caratteristiche energetiche dell'immobile; l’APE così prodotta viene poi inserita in un registro regionale e da questo passa ad uno nazionale.
Quando è obbligatorio redigere la Certificazione Energetica?
Nei casi di:
- Compravendita
- Donazione
- Affitto di edifici o singole unità immobiliari
- Annunci di vendita o affitto di unità immobiliari (per determinare l'indice di prestazione energetica)
- Costruzione di edifici nuovi (al termine dei lavori)
- Ristrutturazione che coinvolge oltre il 25% della superficie dell'involucro (vedi di seguito)
- Edifici pubblici e aperti al pubblico
- Per la gestione degli impianti termici o di climatizzazione di edifici pubblici (sia che si tratti di contratti nuovi che di rinnovi).
Quanto vale l’APE?
Generalmente 10 anni.
Quando per legge si può ovviare all'APE?
- In caso di edifici industriali e artigianali che vengono riscaldati per esigenze del processo produttivo, oppure che utilizzano reflui energetici del processo produttivo, o ancora sprovvisti di riscaldamento o climatizzazione (perché non necessari)
- In caso di edifici agricoli e rurali non residenziali privi di climatizzazione
- Qualora si tratti di fabbricati isolati con una superficie inferiore a 50 metri quadri
- Per edifici che non prevedono sistemi di climatizzazione, quali box, cantine, autorimesse, etc.
- Per gli edifici adibiti a luoghi di culto e allo svolgimento di attività religiose
- In caso di ruderi
- In caso di fabbricati in costruzione
- Qualora un immobile sia già dotato di ACE (Attestato di Certificazione Energetica) in corso di validità (la data che fa fede è quella riportata nella prima pagina dell'attestato in alto a destra), rilasciato prima del 06.06.2013.
Quando è obbligatorio aggiornare l'APE?
Prima che siano trascorsi i 10 anni di cui si è detto sopra, è necessario aggiornare l’Attestato energetico in caso di:
- ristrutturazione o riqualificazione, con interventi migliorativi che riguardino almeno il 25% della superficie esterna, quali isolamento del tetto, isolamento termico “a cappotto”, isolamento di porticati, etc.
- sostituzione degli infissi
- sostituzione della caldaia con modelli più recenti, come quelle a camera stagna o a condensazione
- sostituzione della caldaia o del boiler per la produzione di acqua calda sanitaria con un modello più efficiente
- modifica o sostituzione di componenti dell’impianto di riscaldamento o di produzione dell’acqua calda sanitaria (vi rientra, ad esempio, l’installazione di valvole termostatiche)
- installazione di sonde di rilevamento delle temperature o di centraline di regolazione programmabili anche da remoto.
Tutti questi interventi consentono di efficientare energeticamente il proprio appartamento (ecco perché si richiede l'aggiornamento dell’APE).
A queste condizioni obbliganti si aggiungono anche la modifica dei dati catastali dell’immobile e quella della destinazione d’uso, che dunque richiedono un rinnovamento dell’Attestato.
Ultimo frangente che necessita di sottoporre l’APE ad adeguamento è la mancanza della regolare manutenzione della caldaia.
È bene ricordare che, se a seguito di uno degli interventi di cui sopra, non è stato effettuato aggiornamento dell’APE, si può incorrere nelle sanzioni previste dalla legislazione vigente!
Quali finalità ha il certificato energetico?
- Permette di valutare la convenienza economica dell'acquisto e della locazione di un immobile in relazione ai consumi energetici
- Sottolinea la convenienza di riqualificare energeticamente un edificio
- Aumenta il valore degli immobili caratterizzati da consumi energetici bassi al momento della vendita o dell'affitto
- Incentiva la costruzione di edifici ad alto rendimento energetico.
Qual è la differenza tra APE (attestato di prestazione energetica) e AQE (attestato di qualificazione energetica)?
Le differenze sono sostanzialmente due: l'AQE può essere redatto dal progettista o dal direttore dei lavori, quindi da un tecnico che ha rivestito un ruolo nella costruzione dell'immobile, mentre l'APE viene prodotto da un Certificatore Abilitato indipendente; inoltre nell'AQE non è specificata la classe energetica, cosa che avviene nell'APE.
In generale oggi l'AQE è meno utilizzato, e viene richiesto solamente in fase di "fine lavori" dal direttore dei lavori.
Le differenze sono sostanzialmente due: l'AQE può essere redatto dal progettista o dal direttore dei lavori, quindi da un tecnico che ha rivestito un ruolo nella costruzione dell'immobile, mentre l'APE viene prodotto da un Certificatore Abilitato indipendente; inoltre nell'AQE non è specificata la classe energetica, cosa che avviene nell'APE.
In generale oggi l'AQE è meno utilizzato, e viene richiesto solamente in fase di "fine lavori" dal direttore dei lavori.
Quanto costa un APE?
Per la risposta a questa domanda vi rimandiamo alla lettura dell’articolo "Costi della certificazione energetica" oppure direttamente al nostro form, compilando il quale potrete chiedere che vi venga approntato un preventivo per il sopralluogo e il conseguente rilascio dell’APE e ricevere almeno tre risposte da altrettanti professionisti che collaborano col nostro portale.