Truffa aggravata: caratteristiche, differenze rispetto ad altre forme di reato

02 Maggio 2018 - Redazione

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Quali sono le caratteristiche proprie del reato di truffa?
Quali sanzioni sono previste dalla legge per i truffatori?
Cosa distingue la truffa semplice dalla truffa aggravata?
Quali sono invece le differenze che intercorrono tra la truffa e reati affini, come il furto?
Dopo quale intervallo di tempo scatta la prescrizione oltre il quale l’accusa di aver truffato decade?


In risposta alla prima domanda: a caratterizzare il reato di truffa è l’inganno adoperato per convince un soggetto ad un azione che depaupera il suo patrimonio a vantaggio dell’agente o di altri.


E in risposta invece alla seconda: l’articolo 640 del codice penale afferma che “Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 51 a 1.032 euro”.


In buona sostanza, devono sussistere causalità e conseguenzialità tra l’artificio o il raggiro di una persona, l’errore di valutazione che esso determina, e il depauperamento patrimoniale che ne consegue (anche se l’articolo 56 c.p. punisce anche la tentata truffa, vale a lo stesso tipo di reato privo però di conseguenze).


In merito invece alle differenze che sussistono tra truffa semplice e truffa aggravata, esse consistono nelle circostanze che caratterizzano la commissione del reato, ad esempio:
  • se la truffa è commessa a danno dello Stato o di un altro ente pubblico;
  • se il fatto è commesso instillando nell’offeso il timore di un pericolo non veritiero o la convinzione di dovere eseguire un ordine dell’autorità;
  • se si sia fatto leva su circostanze di tempo, di luogo e di persona (soprattutto a danno dei soggetti più deboli)
  • se l’oggetto della truffa è rappresentato da contributi, finanziamenti, mutui agevolati concessi o erogati dallo Stato, o da altri enti pubblici o dalle Comunità europee“
  • in tutti questi casi la truffa diviene aggravata.


A queste differenze ne seguono altre di due tipi:
  • una diversa entità della punizione prevista: la truffa semplice prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa da 51 a 1.032 euro, mentre la truffa aggravata aumenta la reclusione da uno a cinque anni e la multa da 309 a 1.549 euro
  • una diversa procedura: mentre per la truffa semplice è necessario agire a querela della persona offesa, per la truffa aggravata si procede generalmente d’ufficio.


Il reato di truffa differisce anche a seconda della forma che assume, tant’è che si possono distinguere:


Mentre per la truffa contrattuale il reato si consuma nel momento in cui materialmente il profitto (ingiusto) viene conseguito (e non quando il soggetto si obbliga a rinunciare ad una parte dei suoi averi in favore del truffatore), per le truffe on-line accade esattamente il contrario.


A proposito invece della differenza che intercorre tra la truffa e il furto essa consiste essenzialmente nel fatto che la prima non può consumarsi senza la collaborazione della vittima, sebbene inconsapevole perché “estorta” con l’inganno.


E chiudiamo rispondendo all’ultimo interrogativo, quello che riguarda la prescrizione del reato di truffa aggravata, che si estingue dopo sei anni: vale a dire che esso decade perché, dal momento in cui è stato commesso, pur essendo trascorso questo considerevole lasso di tempo, non si è pervenuti alla sentenza definitiva. In questo modo si lasciano decadere le conseguenze penali.


E cosa comporta la prescrizione del reato di truffa aggravata per la persona offesa che ha richiesto il risarcimento dei danni?
In realtà se è stata emessa una sentenza di condanna in primo grado e se la vittima si è costituita parte civile avrà comunque il diritto di essere risarcita dal truffatore.


Ritenete di essere stati raggirati da una persona della quale vi fidavate, che vi ha spillato dei soldi e adesso non risponde nemmeno ai vostri numerosi tentativi di contattarla?
Allora la cosa migliore è che vi rivolgiate ad un penalista, vale a dire un avvocato che si occupi anche di reati contro il patrimonio, guida in stato di ebbrezza, mobbing sul luogo di lavoro, abbandono di animali e che più in generale lavori con soggetti accusati di aver commesso un fatto considerato penalmente rilevante, cioè un comportamento che può essere in qualche modo dannoso e provocare riprovazione sociale, e al contempo persone che invece sono vittime, vale a dire che hanno subito un danno a causa della condotta criminosa di un altro.


Quando contattate uno di questi professionisti tramite il nostro portale abbiate presente sin da subito che l’avvocato penalista instaura col suo cliente (di fatto o potenziale) un rapporto di conoscenza e di cordialità, ma senza sconfinare nel territorio di un’eccessiva dimestichezza e familiarità: sappiate che questo non è indice di una futura difesa poca appassionata, ma rappresenta piuttosto un indice di professionalità..

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