Permessi per cariche elettive. a chi spettano e cosa bisogna fare per usufruirne

14 Maggio 2018 - Redazione

Vota

Voto 5 su 1 voti

Richiedi Preventivi

Gratuitamente e in 1 solo minuto.

foto principale per articolo permessi cariche elettive foto principale per articolo permessi cariche elettive foto principale per articolo permessi cariche elettive

Cosa sono i permessi per cariche elettive? Si tratta delle aspettative che possono essere richieste dal lavoratore dipendente, pubblico e privato, che sia stato eletto in un'assemblea pubblica (Parlamento europeo, Parlamento nazionale, Sindaco di comune, ecc.), sanciti già direttamente dall'art. 51 della Costituzione oltreché dai permessi previsti dal D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e dalla possibilità di vari periodi di aspettativa non retribuita.


In relazione alla carica rivestita i lavoratori godranno di permessi retribuiti dal datore di lavoro, a sua volta rimborsato dall’ente presso cui è svolta l’attività entro trenta giorni dalla richiesta:
  • i componenti dei consigli comunali, provinciali, metropolitani, montani e dei comuni con più di 500.000 abitanti hanno diritto ad un permesso per cariche elettive retribuito pari all’intera giornata in cui sono convocati i rispettivi consigli (se i consigli si svolgono di sera i lavoratori riprenderanno il lavoro alle 8 del giorno successivo, e se la durata oltrepassa la mezzanotte ci si può assentare per l’intera giornata successiva
  • i componenti di giunte comunali, provinciali, metropolitane, delle comunità montane, etc., godono di un permesso retribuito per l’effettiva durata della partecipazione alle riunioni degli organi di cui fanno parte (comprensivo del tempo necessario per raggiungere il luogo della riunione e rientrare al posto di lavoro);
  • i componenti degli organi esecutivi dei comuni, delle province, delle città metropolitane, delle unioni di comuni, delle comunità montane e dei consorzi fra enti locali, e i presidenti dei consigli comunali, provinciali e circoscrizionali, con popolazione superiore a 15.000 abitanti hanno diritto ad un permesso retribuito pari all’intera giornata in cui sono convocati i rispettivi consigli (vale quanto detto in precedenza a proposito di consigli serali/notturni), oltre ai permessi retribuiti per l’effettiva durata delle riunioni (compreso il tempo di andata e ritorno), e al congedo pagato per un massimo di 24 ore lavorative al mese, elevate a 48 ore per i sindaci, presidenti delle province, sindaci metropolitani dei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti.


Di seguito anche i permessi (retribuiti e non) di cui godono i consiglieri di parità, i cui compiti si sostanziano, tra i molti altri, nella rilevazione di situazioni di squilibrio di genere al fine di garantire la lotta alle discriminazioni nel mondo del lavoro, e nella promozione dell’attuazione delle politiche di pari opportunità da parte di soggetti pubblici e privati:
  • i consiglieri e consiglieri di parità, nazionale e regionali godono di un permesso retribuito di cinquanta ore lavorative mensili medie;
  • i consiglieri e i consiglieri provinciali di parità di un permesso retribuito di trenta ore lavorative mensili medie.


Tuttavia esistono delle condizioni per cui un permesso sia retribuito, e cioè che l’assenza dal servizio sia giustificata dall’esercizio delle funzioni pubbliche, e che almeno un giorno prima ne arrivi comunicazione scritta al datore di lavoro.


I lavoratori dipendenti chiamati a svolgere le funzioni di giudice popolare hanno diritto alla conservazione del posto di lavoro, dell’anzianità e del trattamento previdenziale, e ad un trattamento economico che prevede:
  • euro 25,82 per ogni giorno di esercizio
  • euro 51,65 giornaliere per le prime cinquanta udienze
  • euro 56,81 giornaliere per le cinquanta udienze successive
  • euro 61,97 per le altre
  • rimborso delle spese di viaggio e indennità di trasferta per quanti prestano servizio nelle corti di assise o nelle corti di assise di appello fuori del Comune di residenza.


Piuttosto diversa la situazione dei lavoratori dipendenti chiamati a testimoniare in un processo penale, civile, amministrativo e contabile, per i quali sono previsti solo:
  • euro 0,36 al giorno per i testimoni residenti
  • rimborso delle spese di viaggio, andata e ritorno, per i testimoni non residenti pari al prezzo del biglietto di seconda classe sui servizi di linea o al prezzo del biglietto aereo della classe economica, se autorizzato dall’autorità giudiziaria
  • euro 0,72 per ogni giornata impiegata per il viaggio
  • euro 1,29 per ogni giornata di soggiorno nel luogo dell’esame.


Poniamo il caso che siate un datore di lavoro che intende interrompere il rapporto di lavoro in essere con un proprio dipendente che sta fruendo di un periodo di aspettativa per cariche elettive (assessore comunale) ex. Art.81 D.Lgs. 267/2000: esistono delle limitazioni specifiche al licenziamento? Il periodo del preavviso, non potendo essere lavorato, deve essere interamente liquidato o meno
Se necessitate di risposte a queste domande vi consigliamo di girarle ad uno dei nostri consulenti del lavoro, che vi risponderanno celermente e in modo esaustivo.

Richiedi Preventivi

Gratuitamente e in 1 solo minuto.