Infissi interni: la differenza tra questi e i serramenti, e tra questi e gli infissi esterni
27 Giugno 2025 - Redazione
- Indice contenuti
- Cosa sono davvero gli infissi interni
- Tipologie di infissi interni e destinazioni d’uso
- Aspetti funzionali e accessibilità
- Conclusione: estetica, funzionalità e consapevolezza progettuale
Quando si affronta il tema degli infissi interni, è importante chiarire innanzitutto una distinzione spesso trascurata, ma fondamentale: quella tra infisso e serramento. L’infisso è la struttura rigida, solidamente ancorata alla muratura, costituita dal telaio perimetrale – che può essere realizzato in PVC, alluminio, legno o materiali combinati – al quale vengono fissate, tramite cerniere, le ante, i vetri o eventuali pannelli.
Il serramento, invece, è l’elemento mobile che consente la chiusura del vano. Questo può essere una porta interna, una finestra o una vetrata, a seconda della sua funzione e della collocazione all’interno dell’abitazione. Il fissaggio dell’infisso può avvenire direttamente sulla muratura o, più frequentemente, su un controtelaio in legno trattato o alluminio, che garantisce maggiore stabilità e isolamento.
Tipologie di infissi interni e destinazioni d’usoGli infissi interni possono avere usi diversi, a seconda del vano che chiudono o collegano. Il caso più comune è quello delle porte interne, che consentono l’accesso ai vari ambienti della casa. A seconda del tipo di apertura, si distinguono in porte a battente, scorrevoli, a libro o a scomparsa. Esistono poi infissi più specifici, come i portoncini di ingresso (interni a un edificio condominiale), le porte di ascensori, quelle tagliafuoco per la sicurezza in ambienti pubblici o lavorativi, e le serrande per autorimesse e box.
Oltre alla loro funzione primaria, gli infissi interni contribuiscono anche all’aspetto estetico degli spazi: possono valorizzare o appesantire un ambiente, armonizzarsi con lo stile d’arredo o creare contrasti interessanti. La loro scelta, quindi, non è solo tecnica ma anche stilistica.
Aspetti funzionali e accessibilitàNon bisogna dimenticare il ruolo degli infissi in termini di funzionalità e comfort. Uno degli aspetti meno considerati, ma di grande rilevanza, è l’accessibilità. Gli infissi interni devono garantire il passaggio agevole anche a persone con disabilità o ridotta mobilità. In questo contesto, si potrebbe pensare che porte più ampie – da 85 o 90 centimetri – siano sempre la soluzione migliore. In realtà, le carrozzine moderne, anche quelle elettriche, raramente superano i 75 centimetri di larghezza, rendendo sufficiente un’apertura di 80 cm.
Non solo: porte più larghe comportano maggiore ingombro, peso e sforzo di apertura, specialmente per chi ha una mobilità ridotta. In molti casi, infissi meno imponenti si rivelano quindi più pratici. La scelta ideale dovrebbe tenere conto non solo delle dimensioni minime normative, ma anche dell’effettiva facilità d’uso e della coerenza con le esigenze quotidiane.
Conclusione: estetica, funzionalità e consapevolezza progettualeScegliere gli infissi interni non significa solo decidere il colore di una porta o il tipo di vetro. È una valutazione complessa che richiede attenzione al contesto architettonico, alle esigenze pratiche e alla normativa vigente. Un buon infisso interno deve integrarsi armoniosamente nell’ambiente, essere facile da usare, durevole, sicuro e adatto a chi lo utilizzerà ogni giorno.
Conoscere le differenze terminologiche, le varianti disponibili e le implicazioni progettuali è il primo passo per fare scelte consapevoli, che migliorano davvero la qualità della vita all’interno degli spazi abitati.