Il funzionamento della caldaia a condensazione
28 Aprile 2025 - Redazione
Le differenze tecniche e di funzionamento che sussistono tra una caldaia a condensazione e una caldaia tradizionale) si concretizzano in un rendimento maggiore del sistema di riscaldamento basato sulla condensazione rispetto a quello di vecchia concezione: ma quali sono queste specifiche tecniche?
Queste differenze non riguardano solo la tecnologia, ma anche l’efficienza energetica, il recupero del calore, e la riduzione delle perdite termiche. La caldaia a condensazione sfrutta l'energia termica contenuta nei fumi di scarico attraverso un processo innovativo che consente di abbassare la temperatura dei fumi fino al punto di condensazione, recuperando calore che, altrimenti, andrebbe disperso nell'ambiente.
Questo processo non solo migliora l’efficienza del sistema, ma consente anche di ottenere un rendimento termico superiore rispetto alle caldaie tradizionali, che invece disperdono gran parte del calore prodotto. Ma quali sono, nello specifico, le caratteristiche tecniche che contraddistinguono le caldaie a condensazione da quelle tradizionali e come queste tecnologie avanzate influiscono sul loro funzionamento?
- PUNTI CHIAVE
- Funzionamento: Recupero del calore latente dai fumi per generare energia termica
- Rendimento superiore: Efficienza oltre il 100%, maggiore rispetto alle caldaie tradizionali
- Vantaggi: Riduzione delle dispersioni di calore rispetto ai modelli tradizionali
- Risparmi economici: Riduzione delle bollette fino al 40% e accesso a incentivi fiscali
- Convenienza: Maggior risparmio a lungo termine nonostante il costo iniziale più alto
- Indice contenuti
- Come funziona una caldaia a condensazione?
- Vantaggi delle caldaie a condensazione rispetto a quelle tradizionali
- Risparmi energetici e benefici economici
- Conclusioni: Perché scegliere una caldaia a condensazione
I segreti sono:
- lo scambiatore posto all’uscita dei fumi che, cedendo potenza termica all’acqua di alimento, si raffreddano fino appunto a condensarsi in modo da poter essere riutilizzati per generare calore
- i materiali di realizzo delle caldaie a condensazione che, a differenza di quelli adoperati nelle caldaie tradizionali, resistenti ai pH acidi (4-5) che si generano durante il processo di condensazione
- una superficie di scambio termico non soltanto liscia e senza alette, ma anche disposta in modo tale che la condensa defluisca al neutralizzatore o alle acque reflue di scarico
- l’elettroventilatore che, oltre a prelevare aria dall’esterno, forza l’espulsione dei prodotti di combustione verso il “camino” perché vengano disperdersi.

Grazie a questi elementi, il funzionamento delle caldaie a condensazione permette un rendimento termico superiore al 90% del combustibile utilizzato grazie al recupero del calore latente, laddove, come anticipato, la temperatura dei fumi di uscita nelle caldaie a condensazione viene abbassata a circa 40 °C, livello molto vicino a quello di mandata dell’acqua, a differenza delle caldaie tradizionali nelle quali non scende al di sotto dei 200°C (o dei 140°C nelle caldaie ad alto rendimento).
Quindi, considerando che la quantità di metano generata nella combustione ammonta a 1,6 kg per metro cubo di gas, risulta evidente quanta energia termica venga recuperata, circa l’11%, rispetto ai modelli tradizionali, che invece la disperdono in atmosfera: in considerazione del fatto che questi ultimi forniscono prestazioni termiche che si attestano sul 90%-93%, risulta evidente che per il rendimento di una caldaia a condensazione si va dal 105% al 109% (si supera il 100% dal momento che per i sistemi tradizionali di convenzione si guarda al potere calorifico inferiore, cioè quello disponibile a prescindere dai fenomeni di condensazione, mentre per i sistemi odierni si valuta il potere calorifico superiore, recuperato appunto da processi di condensazione).
È quindi corretto affermare che la particolarità del funzionamento di una caldaia a condensazione consiste nelle temperature di esercizio, e in particolare nell’abbassamento delle stesse fino al “punto di rugiada” (circa a 56° C per i fumi prodotti dalla combustione di metano), che induce la condensazione dei vapori.
Risparmi energetici e benefici economici
Proprio queste specificità tecniche giustificano prezzi delle caldaie a condensazione maggiori rispetto a quelle tradizionali: e tuttavia, ottenendosi risparmi in bolletta del 15-20% per la fornitura di acqua calda a 80°C, del 20-30% quando la temperatura dell’acqua calda scende a 60 °C, e del 40% (e oltre) in compresenza di impianti che funzionano a bassa temperatura (30-50°C), come quelli radianti (a soffitto, a pavimento o a parete), e alla luce del fatto che per l’installazione di una caldaia a condensazione è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali, allora si può sostenere che “l’impresa vale la spesa”!
Soprattutto se la spesa è ulteriormente contenuta grazie al nostro portale, dove tutti i professionisti presenti hanno sposato il progetto di rendere attuabile e concreto il binomio qualità-risparmio.
Se stai cercando un sistema di riscaldamento efficiente e conveniente, la caldaia a condensazione è una scelta che ti permetterà di ridurre i costi energetici nel tempo. Affidati a professionisti qualificati per l’installazione e approfitta delle agevolazioni fiscali per rendere l’investimento ancora più vantaggioso.