Come togliere la carta da parati: consigli per rimuoverla semplicemente

12 Gennaio 2018 - Redazione

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Foto articolo come rimuovere la carta da parati Foto articolo come rimuovere la carta da parati Foto articolo come rimuovere la carta da parati

Oggigiorno la carta da parati è tornata prepotentemente in auge, ma se state per impegnarvi nella ristrutturazione di una vecchia casa è molto probabile che vi troviate di fronte una tappezzeria non solo passata pesantemente di moda, ma anche logora e malandata: è per voi, e per tutti quelli che si trovano nella medesima situazione, che abbiamo deciso di scrivere quest’articolo su come togliere la carta da parati, dandovi dei consigli utili per rimuovere la carta dai muri in modo semplice e veloce in base alla tipologia.


Dal momento che con il trascorrere del tempo, la carta da parati ingiallisce e invecchia, e comunque mostra la sua età per mezzo di strappi, graffi o segni di usura, è necessario capire di che tipologia di parati si tratta e intervenire con misure e procedure ad hoc.


Per cui, dopo aver eseguito una serie di passaggi preliminari e comuni, che consistono nello spostare dalle pareti i mobili e nel posizionarli al centro della stanza (avendo cura di lasciare almeno un metro di spazio utile per le varie movimentazioni), e nel proteggerli con fogli di giornale o teli di plastica, sarà d’uopo proteggere anche il pavimento e coprire con nastro isolante le prese elettriche.


Come rimuovere la carta da parati sui muri

Fatto questo si procederà in maniera specifica:
  • nel caso in cui si tratti di parati removibili (che si tolgono facilmente e in blocco nel caso in cui si sollevi un lembo tirandolo verso l’alto con entrambe le mani), basterà rimuovere tutta la copertura ed eliminare ogni residuo di colla adoperando un panno umido, acqua calda e detergente, e sciacquando e asciugando con un altro strofinaccio
  • qualora si abbia a che fare con parati in vinile si dovrà afferrare un angolo e tirare, di modo che un primo strato verrà via e sul muro ne resterà un secondo sul quale si andranno ad incidere dei tagli orizzontali per mezzo di un taglierino, di modo da applicare una soluzione di acqua (preferibilmente calda) e solvente (distribuita con una spugna, uno straccio, uno spruzzino o un rullo) che attraverso queste feritoie penetrerà più agevolmente, e dopo alcuni minuti si potrà eliminare lo strato adesivo che era rimasto sul muro (con le mani, una lama in plastica o una spatola); l’operazione si concluderà con l’eliminazione dei residui, il risciacquo e l’asciugatura delle pareti. Tuttavia la fase propedeutica a questi passaggi è la verifica del sostrato sul quale si sta per agire, che avviene “bussando” sulla parete, giacché se il suono è pieno si tratta di intonaco, se vuoto di cartongesso, e mentre nel primo caso non si avranno problemi, nel secondo non si potranno utilizzare soluzioni liquide (inconciliabili col cartongesso) e l’unico modo sarà di raschiare via la carta da parati che si vuole staccare
  • se non si vuole faticare troppo per togliere la carta da parati si può ricorrere a macchinari specifici, come la  staccaparati a vapore, composta da una piastra e da un serbatoio di acqua riscaldata con l'elettricità: dopo aver praticato tagli e fori (nell’eventualità del cartongesso ciò non è possibile) si appoggia la macchina sul parato per qualche minuto, procedendo dall'alto verso il basso per sezioni, senza inumidire troppa superficie, e alzando un angolo (anche con l’ausilio di un taglierino), per poi tirare la carta verso l'alto e raschiare via (anche con una spatola in plastica nei punti più complicati), per finire eliminando i residui con acqua calda e detergente e asciugando
  • come per il metodo precedente anche gli staccaparati liquidi (o soluzioni di acqua e aceto oppure di acqua e ammorbidente non profumato) sono adatti a tappezzerietradizionali: dopo averle come al solito incise (o carteggiata con levigatrice elettrica e carta vetrata a grana 120), si stenderà  la soluzione per mezzo di un rullo o un grande pennello oppure una spugna sulle singole sezioni, si lascerà penetrare per alcuni minuti, e poi aiutandosi con una spatola in plastica dal basso verso l'alto si rimuoverà una striscia alla volta (in diversi punti sarà necessario ripetere il passaggio anche 2-3 volte); la parete andrà poi ripulita dai residui di colla con detergente ed acqua calda, e asciuga con uno straccio.


In conclusione, solo conoscendo il tipo di carta da parati da eliminare e le caratteristiche del muro sottostante è possibile procedere in modo appropriato pur affidandosi al fai-da-te.


E se invece si dovesse eliminare una texture?


Cominciamo col dire che si tratta di una tipologia moderna di parati, che si caratterizzano per la riproduzione fedele di alcuni materiali, come il legno o i mattoncini, dall’effetto ruvido o simil-ruvido, della quale parleremo più diffusamente nell’articolo “La carta da parati in cucina: 6 consigli utili” non solo si tratta di un prodotto di alta qualità, ma anche facile da applicare e pure da rimuovere, soprattutto se si tratta di modelli pelabili, che non richiedono di essere bagnati per la rimozione, e che rilasciano uno strato inferiore che resta incollato come sottofondo alla parete, di modo che sia possibile immediatamente applicarvi sopra la nuova carta.


Nel caso in cui vogliate ulteriori ragguagli in merito, vi rimandiamo non solo all’articolo già citato, ma anche alla consulenza dei nostri esperti: si tratta di maestranze qualificate e in possesso di anni di esperienza, che possono coadiuvarvi nella scelta delle soluzioni più soddisfacenti, dei prodotti migliori, e dei preventivi più convenienti.

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