Come creare una veletta in cartongesso curva

29 Gennaio 2018 - Redazione

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Il successo del cartongesso in edilizia è da attribuire al basso costo, alla semplicità d’installazione (che richiede lavori decisamente meno invasivi della classica muratura), e alla duttilità, dal momento che, trattandosi di un materiale assai flessibile, può essere impiegato per realizzare pressoché ogni manufatto: mobili per tv e pareti attrezzate, cabine armadio, librerie, pareti divisorie, nicchie, anche se l’impiego più frequente riguarda di certo i controsoffitti, che siano lineari piuttosto che curvi… ed è su questi ultimi che vogliamo soffermarci, analizzando in particolare come costruire una veletta in cartongesso curvo.

Si tratta di un elemento strutturale che consente di:
  • collegare sezioni di controsoffitto con altezze differenti
  • chiudere la parte anteriore del controsoffitto in questione
  • rivestire i tubi e i cavi che fanno parte del sistema di aspirazione della cappa (in cucina) oppure di quello dell'aria condizionata 
  • alloggiare fili elettrici e luci di vario genere (faretti, neon o strisce luminose al led)
  • raccordare soffitti modulari realizzati con materiali diversi, come metallo, fibra, legno, etc.


Inoltre una veletta in cartongesso curvo consente di impreziosire gli ambienti con effetti visivi particolari, rendendoli esteticamente più accattivanti e ottenendo risultati sempre diversi, adatti sia al gusto personale che allo stile della stanza, grazie alle varie forme che può assumere, dal momento che è possibile non solo sbizzarrirsi con velette in cartongesso curve, ma anche verticali, lineari, inclinate, a spigolo acuto, su più livelli o a uno spigolo curvo).


Veletta in cartongesso

È dunque interessante illustrare come costruire una veletta in cartongesso

In realtà si tratta di un intervento più semplice di quanto si possa credere (pur richiedendo, chiaramente, una certa dimestichezza con il fai-da-te), anche se sarebbe il caso di adottare qualche accorgimento ulteriore qualora la veletta curva in cartongesso non svolgesse solo un ruolo estetico ma anche funzionale, ospitando, come detto in precedenza, fili o cavi.


Nello specifico, per realizzare una veletta di gesso ricoperto sulle due facce da fogli di cartone robusto, bisognerà disporre di una struttura di sostegno in metallo, un pannello di cartongesso, e tasselli appositi; tuttavia, la costruzione di una veletta ricurva richiede un materiale differente rispetto a quello normale, cioè delle lastre preformate curve, che si caratterizzano in primis per uno spessore dimezzato rispetto alle altre (soli 6 mm di contro ai 12 consueti), che conferisce ulteriore flessibilità, senza che però venga intaccata la resistenza, e in secondo luogo per una struttura portante costituita da profilati che rivestono l'intera armatura di sostegno (per conferire continuità dal punto di vista ottico) alla quale si collega una seconda orditura perpendicolare.


L'armatura ha dimensioni di 28x30 mm, con montanti da 27x60 mm di forma o concava o convessa, di modo da poter realizzare qualunque tipo di curva o di arco.


Dicevamo che la costruzione di una veletta curva in cartongesso non richiede un impegno proibitivo, e tuttavia è bene precisare che, per un risultato apprezzabile sia dal punto di vista estetico che funzionale, è necessario essere precisi, assicurandosi la perfetta perpendicolarità col pavimento… ma adesso delineamone precisamente le fasi bisogna:
  • misurare l'altezza partendo dal soffitto per poi tracciare una linea sulla parete opposta a quella di chiusura della veletta, utilizzando il filo gessato, su cui andrà posizionata l'armatura deformabile
  • fissare la struttura in metallo alla parete, utilizzando livella a bolla e tasselli per cartongesso (il cui numero dipende dalle dimensioni della struttura)
  • misurare il valore della profondità della veletta di cartongesso, segnando sulla linea il punto in cui collocare la struttura di supporto
  • assicurare la struttura al soffitto adoperando gli appositi tasselli per agganciare le guide alle pareti di spalla della veletta, procedendo prima in senso orizzontale (arrestandola alla parete) e poi verticalmente (attaccandola al soffitto), distanziando i tasselli di 50 centimetri l'uno dall'altro
  • fissare alla struttura il pannello verticale tramite le viti autofilettanti, lasciando 1 centimetro di distanza dai bordi e 25 tra l'una e l'altra
  • assicurare il bordo inferiore del pannello sempre tramite le viti autofilettanti, rifinendo gli angoli esterni con paraspigoli di metallo
  • rifinire con lo stucco applicato con una spatola lungo tutte le giunture tra le pareti e il pannello e nella zona dove sono state inserite le viti autofilettanti e i paraspigoli, facendo asciugare e levigando con carta vetrata (di modo che la superficie risulti omogenea e liscia)
  • passare una mano di fissativo e verniciare.


Qualora la veletta in cartongesso curvo servisse ad alloggiare il sistema di illuminazione, abbiate l’accortezza, prima dell’ultima fase, di creare i fori per le lampade o i faretti con l’ausilio di fresa a tazza e trapano.


Veletta in cartongesso

Altro accorgimento consiste nel prevedere, in caso si vogliano dei lampadari, o degli accessori comunque pesanti, l’aggiunta si barre filettate o ganci in metallo indipendenti dalla veletta e fissate al solaio o al soffitto.

È chiaro che tutta la semplicità di cui si è detto qui più volte risulta vanificata se non avete alcun tipo di propensione per i lavori manuali, oppure se ve ne manca il tempo: sono questi i casi in cui gliesperti cartongessisti possono esserci d’aiuto, così come noi di Quotalo lo saremo sicuramente per quanti tra i professionisti (o presunti tali) che popolano il web ancora faticano ad orientarsi…

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