L'architetto per progettare casa: perchè è importante rivolgersi ad un professionista edile

09 Maggio 2023 - Redazione

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Progettazione di casa: a chi rivolgersi

L’architetto è la figura professionale alla quale ci si rivolge non solo per realizzare nuove costruzioni o per ristrutturare case ed edifici già esistenti, ma anche per progettare giardini, arredare interni, pianificare costruzioni urbane.

Sebbene siano diverse le competenze trasversali tra architetto e figure come geometra e ingegnere, non significa che siano intercambiabili, avendo poi ognuno la sua propria specializzazione e il suo campo di intervento specifico.

Gli architetti combinano conoscenze di ingegneria e creatività, sono capaci non solo di immaginare e disegnare immobili, case o edifici, ma anche di valutarne la fattibilità, dal momento che sia nella costruzione ex novo che nella ristrutturazione si dovranno rispettare norme di edilizia, sicurezza, urbanistica e ambiente.

Molte persone scelgono di procedere in autonomia, senza rivolgersi ai professionisti dedicati, eppure il sogno di una casa, se non ben progettato, può complicarsi notevolmente.

Vediamo dunque quali sono i motivi per cui è importante affidarsi ad un architetto quando vogliamo costruire o ristrutturare casa, quali caratteristiche deve possedere il professionista in questione, e a quanto ammonta il costo delle sue prestazioni lavorative.

 

L'architetto per progettare casa: perché è importante rivolgersi ad un professionista edile

In fase di progettazione è fondamentale prevedere la disposizione degli ambienti, il tipo di illuminazione, scegliere i mobili giusti in base al progetto, adottare un adeguato isolamento termico e strutturare l’area da destinare ad un eventuale giardino. Abbiamo bisogno dunque di un professionista che sappia assolvere a tutti questi compiti.

La figura scelta ci accompagnerà in tutto il percorso di costruzione o ristrutturazione, soprattutto in momenti cruciali come:

  • L’analisi di fattibilità, che rappresenta lo step iniziale di questo processo
  • Lo studio degli spazi e la progettazione degli ambienti, utili ad evitare sprechi o zone troppo anguste
  • La distribuzione degli arredi, con consigli estetici e di interior design
  • La realizzazione degli schemi degli impianti, con consigli anche sulle scelte più opportune
  • Il supporto nella scelta dell’impresa edile, con la redazione del computo metrico alla base dei preventivi.

E la fase altrettanto essenziale dell’assistenza al cantiere, che comprende:

  • Il coordinamento delle maestranze
  • Il mantenimento dei contatti con l’impresa e con i fornitori
  • La gestione della burocrazia
  • La risoluzione degli imprevisti
  • Il governo della contabilità di cantiere
  • La verifica dell’avanzamento dei lavori e i relativi pagamenti alle imprese.
planimetria  

Progettazione di casa: a chi rivolgersi

Dunque, ci si affida a un architetto per vivere tutti questi passaggi con maggiore serenità, con la fiducia di essere affiancati da un professionista che sa fungere da guida nella realizzazione della propria casa.

È vero che ci si potrebbe muovere in autonomia trovando da soli un idraulico, un muratore, un cartongessista, un elettricista, ma resta il fatto che coordinare perfettamente tutte queste maestranze non è un compito semplice.

L‘architetto svolge proprio questo ruolo di coordinamento, ottimizzando i tempi e rispettando il budget inizialmente stabilito con il committente.

Inoltre, garantisce che la realizzazione dei lavori di costruzione o ristrutturazione avvenga a norma di legge, evitando controversie legali future. In più, adoperando rendering e modellazione 3D, il professionista consente di apprezzare il risultato finale immediatamnete, in anteprima, consentendo anche al cliente di esprimersi sull’eventuale disposizione del mobilio, sull’illuminazione e sulla disposizione finale degli ambienti, guidando e consigliando anche sulla scelta dei materiali.

 

Interior designer, geometra, ingegnere, architetto: professioni a confronto

Quando si devono realizzare dei lavori per la propria abitazione è fondamentale sapere a chi rivolgersi, perché se è vero che alcune competenze sono trasversali e per alcuni tratti sovrapponibili, architetto, interior designer, ingegnere e geometra non sono e non fanno la stessa cosa.

Il progetto edile ed il programma di lavoro con le valutazioni preventive e accessorie sono un elemento comune a tutte queste figure professionali, ma ciascuna lo gestisce in maniera diversa e, soprattutto, con obiettivi differenti, anche sulla base del fatto che ognuna di queste figure possiede un diverso titolo di studio e ciò, almeno in termini di legge, è piuttosto influente almeno per quanto riguarda la redazione di pratiche e documenti.

Facciamo quindi chiarezza:

  1. Architetto: professionista dotato di laurea magistrale in architettura o anche in ingegneria edile, ha superato un Esame di Stato per l’iscrizione all’Albo con relativo potere di firma dei progetti; sue competenze esclusive sono l’intervento sugli edifici di valore storico, la direzione dei lavori, la verifica dell’idoneità statica e lo svolgimento dei collaudi;
  2. Interior designer: la focalizzazione qui è sul settore dell’arredamento d’interni, l’iter formativo non è definito ma solitamente si consegue la laurea magistrale in architettura ed una specializzazione in progettazione d’interni;
  3. Ingegnere: possiede una laurea magistrale in ingegneria edile o architettura e iscrizione al relativo Albo professionale; anche qui le competenze sono trasversali, pure in virtù delle diverse specializzazioni che possono essere ad esempio in ingegneria edile, meccanica, civile, ecc...; per quel che riguarda l’edilizia domestica l’ingegnere si occupa, tra le altre cose, di riqualificazione energetica, recupero e consolidamento strutturale, redazione documenti per la sicurezza in cantiere, gestione delle perizie e dei documenti catastali;
  4. Geometra: al momento si può conseguire il titolo di geometra con il classico diploma o con una laurea triennale in Edilizia o Ingegneria delle Infrastrutture o Sistemi Informativi Territoriali e superare il relativo esame di Stato per l'abilitazione; tra le competenze figurano le pratiche edilizie, la sicurezza dei cantieri, la certificazione energetica.
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Architetto: competenze e caratteristiche professionali

Detto questo, emerge come la scelta della figura professionale alla quale rivolgersi debba avvenire in relazione all’obiettivo da raggiungere, ma alcune competenze e caratteristiche che un architetto deve imprescindibilmente avere sono:

  1. Saper presentare un preventivo chiaro e comprensibile, così che fiducia e sincerità possano rappresentare le basi del rapporto col cliente;
  2. Saper ascoltare, così da soddisfare esigenze e gusti del committente
  3. Sapersi muovere agilmente tra le normative e saperle interpretare
  4. Individuare, col supporto di un commercialista, le eventuali detrazioni fiscali a cui accedere
  5. Conoscere la progettazione così come le dinamiche di cantiere, al fine di amministrare al meglio costi e tempi.

Quindi, già dal primo incontro, l’architetto dovrà saper capire i desideri e le esigenze del committente, proponendo poi diverse soluzioni percorribili, ognuna con i suoi vantaggi e le proprie caratteristiche.

Prima di iniziare la progettazione, analizzerà la normativa in vigore e svilupperà un primo studio di fattibilità col quale dare indicazioni circa tempistiche e costi, per poi gestire il cantiere durante la realizzazione del progetto, mantenere i rapporti tra i tecnici e i rapporti con l’impresa e dirigere il progetto e la sua esecuzione.

 

Architetti per casa: le diverse tipologie

Così come esistono differenti figure professionali quali appunto l'architetto, il geometra, l'interior designer o l'ingegnere, figure che possono partecipare al lavoro di costruzione o ristrutturazione di casa ma che ricordiamo non vanno confuse tra loro, così esistono diverse specializzazioni nell’ambito dell’architettura, che andiamo a vedere sinteticamente qui sotto in tabella:

Specializzazione Competenze e caratteristiche
Architetto edile Dovrà possedere capacità di tipo tecnico, per progettare la costruzione dell’ambiente fisico, competenze manageriali necessarie nella gestione del progetto architettonico e direttivo-gestionali per curare la realizzazione del progetto avvalendosi di altri specialisti
Architetto d'interni Progetta gli interni degli edifici sia sotto il profilo edile che per quanto concerne l’aspetto decorativo; deve, in sostanza analizzare il progetto, stabilire l’organizzazione e i piani di lavoro, individuare le illustrazioni delle elevazioni, le forme e le dimensioni, scegliere i vari materiali e fornire un preventivo dei costi di lavoro
Bio-architetto Costruisce case ecologiche, che impiegano materiali naturali, non dannosi per la salute e l’ambiente, occupandosi in particolare di risparmio energetico,isolamento acustico, cura dell’ambiente esterno
Architetto del paesaggio Si occupa di pianificare strade, ferrovie e discariche, gestire aree protette, progettare parchi e giardini sia pubblici che privati, ma anche di ideare piazze, aree pedonali, parcheggi, aree ricreative e sportive, terrazze, serre, piscine; il tutto con un occhio di riguardo all’ambiente e alla sua protezione
Architetto pianificatore Si occupa delle trasformazioni delle città e del territorio, e per questo è in stretto contatto con gli enti territoriali, gli enti statali, le società di promozione e sviluppo e le società private, e collabora con le amministrazioni, le istituzioni e le imprese che si trovano coinvolte nella valorizzazione del territorio
Architetto conservatore Recupera strutture architettoniche degradate con valore storico e culturale come ad esempio chiese, castelli, reperti archeologici o musei, per cui è necessario che possieda conoscenze nell’ambito storico-artistico ma anche fisico-chimico, ad esempio per essere in grado di individuare le cause del degrado o dissesto
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Quali caratteristiche considerare per trovare l'architetto più adatto alle proprie esigenze

A parte la possibilità di lasciarsi guidare dall’istinto e dalle prime impressioni, basate sulla sensazione di fiducia e serietà che un professionista può o meno trasmettere, sarebbe buona norma informarsi sulla persona a cui si sta scegliendo di rivolgersi sbirciando siti web, portfoli, ma anche commenti e recensioni che testimonino il grado di soddisfazione espresso dai clienti in rete.

Dopodiché è bene confermare questa prima impressione di fiducia e professionalità con un appuntamento conoscitivo, online o di persona, per capire se si stabilisce sin da subito l’affinità necessaria.

Un colloquio iniziale nel quale porre magari una serie di, lecite, domande e potersi informare ad esempio sulle specializzazioni possedute dal professionista e sull'esperienza accumulata, dall'importanza che quest ultimo attribuisce all'efficientamento energetico ed all'utilizzo di materiali naturali, sulle eventuali competenze trasversali possedute come ad esempio quelle relative all'interior design e infine sul metodo lavorativo prediletto nonchè su approcci più personali ai progetti.

Altri due consigli in merito alla scelta del miglior architetto per le proprie esigenze sono:

  1. Preferire un architetto indipendente, ossia un professionista che non abbia rapporti con altre componenti del processo di progettazione e costruzione, come ad esempio la ditta edile, così da poter svolgere il suo ruolo di consulenza e orientamento senza condizionamenti
  2. Pretendere la sartorialità del progetto: diffidate da chi mostra un approccio seriale alla progettazione; gli architetti migliori sanno trasformare un vincolo in un’opportunità.
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Costi medi di un architetto a seconda dei servizi

Prima di addentrarci “nella giungla” dei costi e dei preventivi è bene specificare ulteriormente le varie fasi alle quali prende parte l’architetto in un intervento di ristrutturazione o di costruzione:

  1. Rilievo dell'immobile;
  2. Raccolta di tutti i documenti tecnici pregressi, quali visure, planimetrie, permessi e licenze (DIA, CILA, SCIA, ecc...), dichiarazioni di conformità alle normative urbanistico-edilizie
  3. Progettazione preliminare dei lavori, compresi di planimetrie o rendering foto-realistici non definitivi, e prima stima del costo dell'intervento
  4. Realizzazione definitiva del progetto: l'architetto sviluppa disegni e tavole più dettagliata (dalla scala 1:100 si passa ad esempio alla 1:50 o 1:20), e ne verifica la fattibilità a livello esecutivo, regolamentare e normativo
  5. Svolgimento del computo metrico estimativo e del capitolato di appalto, con stima definitiva del costo delle varie opere, dell'intervento dei vari professionisti e dei materiali
  6. Firma del contratto tra impresa e committente, con specifica anche del ruolo e delle mansioni dell'architetto
  7. Presentazione delle pratiche riguardanti i permessi
  8. Scelta del Direttore dei Lavori (anche l’architetto può rivestire questo ruolo)
  9. Relazione delle certificazioni energetiche, imprescindibili ad esempio in caso di sostituzione degli infissi o dell'impianto di riscaldamento.

Le mansioni assunte sono innumerevoli, perciò se consideriamo anche altre possibili variazioni in merito all'esperienza e alla nomea del professionista, alla tipologia, alla grandezza e alla complessità del progetto, al relativo tempo di realizzazione e alla regione in cui ci si trova, sarà molto facile intuire come le parcelle possano variare immensamente e come i fattori da considerare siano troppi per poter fornire un'idea di prezzo univoca.

Per avere comunque un’idea di massima sui costi della progettazione di un architetto, si valuti che sul totale dell’importo dei lavori circa l’1% copre il costo del progetto di massima e del preventivo sommario, circa l’1% copre il costo delle autorizzazioni, circa il 2% rappresenta il costo esecutivo, circa il 4% copre il costo della direzione dei lavori ed infine circa lo 0.5% è rappresentato dai costi di collaudo e agibilità.

A questo bisogna aggiungere un 25% in caso di incarico parziale, ad esempio per la sola progettazione o per la direzione dei lavori, percentuale che cresce in caso di direzione lavori e coordinamento di tutte le maestranze coinvolte.

Anche i sopralluoghi vanno corrisposti, e saranno dati dalla somma del compenso orario e delle spese di viaggio.

A tal proposito, le tariffe minime orarie ammontano:

  • 56,81 € per un architetto abilitato e iscritto all'Albo
  • 37,96 € per un architetto abilitato ma non iscritto all'Albo
  • 28,41 € in caso di Laurea triennale o di diploma e/o titolo di interior designer, ma in assenza di abilitazione.

In generale comunque la consulenza di un architetto professionista può ammontare a circa 150-200 € sia che si tratti di un incontro in studio, sia che si ricorra a piattaforme come Skype.

Al di là delle singole voci di costo, sono 4 i metodi per pagare un architetto:

  1. A percentuale: varia dal 2 all'8% dell'importo totale dei lavori da eseguire
  2. A vacazione: ossia a tempo, per cui la corresponsione sarà ad ore; solitamente questo metodo di pagamento si applica solo al rilievo metrico e al disegno tecnico digitalizzato del progetto con relative piante, prospetti e sezioni
  3. A corpo: vale a dire una corresponsione forfettaria che non distingue più le singole voci di costo ma l’intero servizio
  4. A discrezione: cioè in base a criteri stabiliti “arbitrariamente” dal professionista (insomma, se ci si rivolge a Renzo Piano ci si aspetta pure che la sua parcella sia alquanto “sui generis”!).

A prescindere dal tipo di pagamento, il cliente ha pieno diritto di conoscere le spese che dovrà fronteggiare, e per legge un architetto è obbligato al preventivo. Una presunzione di spesa che deve specificare, tra le altre, anche tutte le voci relative alla parcella e ai servizi dell’architetto stesso: perché è nel proprio interesse accettare solo preventivi trasparenti, che rechino prezzi chiari.

Dopo aver ottenuto il preventivo è bene prendersi il giusto tempo per una valutazione attenta, che analizzi ogni dettaglio, senza cedere alla fretta.

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