Badanti conviventi: quali sono i costi

25 Maggio 2023 - Redazione

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Guida al costo per l’assunzione delle badanti conviventi

Il lavoro di badante è sempre più rilevante e richiesto, poichè, dati alla mano, aumenta il numero degli anziani da accudire e spesso figli e nipoti sono impossibilitati a farlo per questioni personali.  La scelta della badante risulta quindi estremamente importante anche dal punto di vista di, appunto, esigenze personali, ma anche delle disponibilità economiche e del grado di invalidità e autosufficienza della persona da assistere.

  Che competenze dovrebbe avere una badante

La figura della badante, che lavora nell'ambito dell'assistenza domiciliare, dovrebbe idealmente possedere alcune competenze specifiche per poter svolgere il proprio lavoro in modo adeguato, tra cui:

  • Conoscenza delle esigenze di assistenza: la badante dovrebbe avere una conoscenza approfondita delle esigenze di assistenza dei propri pazienti, ad esempio la capacità di preparare i pasti, di aiutare nella cura personale, di gestire i farmaci e di fornire supporto emotivo;
  • Competenze di comunicazione: la badante dovrebbe avere buone competenze di comunicazione per poter comunicare efficacemente con i propri pazienti, con le loro famiglie e con altri membri del team di assistenza sanitaria;
  • Conoscenza dei problemi sanitari comuni: la badante dovrebbe avere una conoscenza di base dei problemi sanitari comuni, ad esempio le malattie cardiache, il diabete e le malattie neurologiche, per poter fornire un'assistenza adeguata e per segnalare tempestivamente eventuali problemi al personale medico, così come dovrebbe essere in grado di svolgere mansioni basilari come prendere la pressione sanguigna, monitorare la temperatura corporea e gestire i farmaci secondo le indicazioni fornite;
  • Capacità di gestire l'igiene personale: la badante dovrebbe avere competenze di base per gestire l'igiene personale dei propri pazienti, ad esempio aiutandoli a lavarsi, a vestirsi e a fare la doccia;
  • Conoscenza delle procedure di emergenza: la badante dovrebbe avere una conoscenza delle procedure di emergenza, mantenendo la calma e sapendo come comportarsi per chiamare il servizio di emergenza fornendo le informazioni necessarie;
  • Competenze organizzative: la badante dovrebbe avere buone competenze organizzative per poter gestire i propri pazienti e le proprie attività quotidiane in modo efficiente;
  • Conoscenza delle normative e dei regolamenti: la badante dovrebbe avere una conoscenza delle normative e dei regolamenti relativi all'assistenza domiciliare e alla sicurezza sul lavoro

La badante è quindi una figura che dovrebbe poter vantare di una vasta gamma di competenze e qualifiche trasversali per poter fornire un'assistenza quanto più adeguata e professionale.

  Chi è e cosa fa una badante convivente

Se fino a qualche anno fa il lavoro della badante rientrava generalmente tra quelle attività che erano poco tutelate perché legalmente "fumose", oggigiorno sono stati fissati tutta una serie di criteri per consentirne l’inquadramento, anche perchè le badanti sono delle professioniste, non solamente persone dotate di buona volontà che fanno compagnia a qualcuno. Le badanti svolgono un lavoro di assistenza alle persone parzialmente autosufficienti o a quelle completamente non autosufficienti e/o disabili. È un vero e proprio lavoro regolamentato da un contratto nazionale e che tra le altre cose prevede, a conferma della complessità di questo impegno, diversi elementi di competenza.

Una badante convivente dorme nello stesso domicilio della persona che assiste e si prende cura del soggetto in questione tutto il tempo, a differenza di quanto farebbe per esempio una badante part time.

A titolo esemplificativo è possibile riassumere alcune delle principali competenze e responsabilità di questa figura professionale; tra le mansioni troviamo la cura quotidiana della persona che assiste, assicurandosi quindi della sua deambulazione, della sua alimentazione, della sua salute e della sua igiene personale.

     

di cosa si occupa la badante

     

Inoltre, la badante si occupa di fare la spesa, cucinare i pasti, sbrigare le faccende domestiche, accompagnare l’assistito a svolgere le faccende personali o le quotidiane passeggiate, accompagnarlo alle visite mediche, accertandosi che i medicinali prescritti vengano assunti correttamente e vivendo una dimensione relazionale e sociale tale da migliorarne la qualità della vita.

Innanzitutto se si tratta di una badante extra-comunitaria con permesso di soggiorno per motivi di lavoro, il datore dovrà inviare alla Prefettura territorialmente competente una raccomandata con ricevuta di ritorno. In secondo luogo sarà necessario stabilire gli orari di lavoro, tenendo conto che il massimo previsto dalla legge sono 54 ore settimanali, per cui se si dovesse necessitare di una presenza più prolungata, si dovrà assumere una seconda persona.

Bisognerà poi distinguere i casi che la badante andrà a coadiuvare, e quindi se la persona che andrà ad assistere è autosufficiente o meno, e se i suoi servigi siano richiesti anche in orari notturni o solo diurni: anche da queste due evenienze dipenderà ovviamente l’ammontare dello stipendio mensile della badante.

Importantissimo è tenere a mente che la badante non è né un’infermiera né un’amica, ma è una professionista a tutti gli effetti e come tale va considerata e inquadrata dal punto di vista legale e retributivo.

 

Quanto costa una badante in regola con vitto e alloggio

Come anticipato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) di colf e badanti, precisamente all’articolo 9, prevede diversi livelli di inquadramento: dal livello A (il più basso) al livello DS (il più alto, qualificato e professionale), passando per il livello AS, il livello B, il livello BS, il livello C, il livello CS e il livello D.

Il CCNL prevede, per il livello più basso, una retribuzione mensile di 743.55€, mentre per quello più alto di 1370.26€. A questi costi, che sono quelli netti da riconoscere in busta paga alla badante, vanno aggiunti i contributi INPS, la tredicesima e il TFR.

Trattandosi di badante con vitto e alloggio vanno considerati i costi per i pasti e quelli delle utenze domestiche (acqua, gas e luce) di una persona che trascorre molto tempo dentro casa. Mediamente una badante convivente ha un costo non inferiore ai 1236€ al mese che può tranquillamente sfiorare i 2.000€.

Quali competenze deve avere una badante  

Quanto costa una badante non convivente

Discorso, ovviamente, completamente diverso per il costo di una badante non convivente. Anche in questo caso, sebbene il costo della badante non convivente si riduce notevolmente per l’assenza del vitto e dell’alloggio, vanno però considerati diversi fattori. Innanzitutto, come prima, il tipo di inquadramento e livello, ma parallelamente anche la fascia oraria in cui la badante presta servizio.

È evidente, infatti, che una badante che copre il turno di notte, come per tutti gli altri contratti di lavoro, abbia una retribuzione maggiore. Riprendendo la classificazione dei livelli di inquadramento e considerando come il CCNL di colf e badanti non conviventi preveda un massimo di 40 ore settimanali per 5 o 6 giorni lavorativi (uno di riposo è sempre previsto per legge), questo è il costo orario medio da riconoscere a una badante part time a seconda del suo livello:

Livello A Livello AS Livello B Livello BS Livello C Livello CS Livello D Livello DS
4.69 € 5.53 € 5.86 € 6.22 € 6.57 € 6.93 € 7.99 € 8.33 €
Orario e stipendio badante convivente      

Quindi una badante che lavora 3 ore al giorno avrà un costo che va, in base all’inquadramento, dai 300.95€ ai 541.45€ al mese (per 5 giorni alla settimana). Il costo di una badante che lavora 4 ore al giorno per 5 giorni alla settimana andrà dai 406.46€ ai 721.93€. Una badante che lavora 5 ore al giorno per 5 giorni la settimana, invece, costerà dai 508.08€ per il livello A ai 902.41€ al mese per il livello DS.

 

Le responsabilità del datore di lavoro verso la badante

Per quanto riguarda il rapporto tra badante e richiedente, il datore di lavoro che in questo caso è appunto il richiedente del servizio di assistenza, ha l'obbligo di garantire la sicurezza e la salute della badante durante lo svolgimento del suo lavoro presso la sua abitazione.

In primo luogo, il datore di lavoro deve fornire alla badante una formazione adeguata sulla sicurezza sul lavoro e sulle procedure da seguire in caso di emergenza, ad esempio in caso di incendio, caduta o altro incidente; inoltre, il datore di lavoro deve fornire alla badante attrezzature di protezione individuale ove necessari.

Il datore di lavoro deve anche effettuare una valutazione dei rischi per identificare i pericoli presenti nell'ambiente di lavoro, come ad esempio scale pericolose, pavimenti scivolosi o oggetti che potrebbero causare lesioni.

Sulla base di questa valutazione, il datore di lavoro deve adottare misure preventive per eliminare o ridurre i rischi identificati, ad esempio fissando tappeti antiscivolo o riparando eventuali difetti strutturali.

Infine, il datore di lavoro ha il dovere di informare la badante circa i suoi diritti.

 

Dove trovare una badante convivente

Il costo di una badante convivente è sicuramente un aspetto importantissimo da considerare, tuttavia è un costo che non può essere facilmente sostituito, in quanto l'assistenza di una professionista non equivale alla compagnia di amici e parenti.

Se siete alla ricerca di una badante convivente nella vostra città potete utilizzare il nostro servizio di ricerca che vi consentirà di trovare le migliori professioniste a cui rivolgervi.

Dopo un primo colloquio conoscitivo e la definizione dell’inquadramento e delle mansioni che dovrà svolgere sarà possibile regolarizzare la badante con regolare contratto di lavoro e avere la certezza che il proprio caro venga assistito in maniera seria, sana, qualificata e professionale

 

Esistono agevolazioni fiscali o fonti di finanziamento per l'assistenza domiciliare?

Per fortuna, la risposta è sì. 

Nella sua dichiarazione dei redditi il datore di lavoro può segnalare i contributi versati, ed è possibile avere una detrazione nel caso in cui si richieda l'assistenza a persone completamente non autosufficienti ed il proprio reddito rientri nel tetto massimo di 40.000 €, nel qual caso i contributi INPS saranno detraibili fino a 2.100 €.

Inoltre ci sono diverse fonti di finanziamento disponibili per le persone che hanno bisogno di assistenza domiciliare, come ad esempio:

  • Assicurazione sanitaria: molte compagnie di assicurazione sanitaria offrono copertura per l'assistenza domiciliare. La copertura può variare a seconda della compagnia di assicurazione e del tipo di polizza, ma potrebbe coprire una parte dei costi dell'assistenza domiciliare, come quelli relativi appunto alla figura della badante o degli infermieri domiciliari;
  • Programmi di assistenza pubblica: in molti paesi esistono programmi di assistenza pubblica che offrono supporto finanziario per l'assistenza domiciliare. In Italia, il servizio sanitario nazionale offre un'assistenza domiciliare gratuita a persone con disabilità, malattie croniche o anziani con limitazioni funzionali;
  • Fondazioni e donazioni: ci sono diverse fondazioni e organizzazioni che forniscono finanziamenti per l'assistenza domiciliare. Alcune di queste organizzazioni si concentrano su gruppi specifici, come anziani o persone con disabilità, mentre altre forniscono assistenza generale;
  • Programmi di assistenza sociale: in molti Paesi esistono programmi di assistenza sociale che forniscono supporto finanziario per l'assistenza domiciliare. Ad esempio, in Italia, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali offre un'assistenza domiciliare gratuita a persone con disabilità o anziani con limitazioni funzionali;

In definitiva, sempre più persone si rivolgono ad un'agenzia di badanti che adempie a tutte le obbligazioni di legge facilitando quindi la vita alle famiglie oberate dagli impegni lavorativi e familiari con costi spesso competitivi e senza vincoli di durata del rapporto contrattuale.

Se vuoi trovare quella più adatta a te, puoi cercarla su Quotalo.it  

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