Quali sono e come si quantificano i danni da incidente stradale
10 Gennaio 2025 - Redazione
In caso di incidente stradale, quali sono i danni risarcibili e in che modo vengono quantificati dal giudice? Si possono distinguere principalmente due categorie di danni: patrimoniali e non patrimoniali.
- Indice contenuti
- Danni patrimoniali: perdita economica e mancato guadagno
- Danni patrimoniali ai congiunti
- Danni non patrimoniali: pregiudizi alla persona
- Danni non patrimoniali ai familiari
- Come si calcola il risarcimento?
- L’importanza di una tutela legale qualificata
I danni patrimoniali riguardano perdite economiche subite dal danneggiato, suddivise in:
- Lucro emergente: spese sostenute per riparare il veicolo incidentato e per le cure mediche necessarie (documentate).
- Lucro cessante: mancati guadagni derivanti dall’incidente, come la perdita della capacità lavorativa e di reddito. Questi danni devono essere provati, dimostrando il nesso tra il sinistro e la perdita economica.
Anche i parenti della vittima possono subire danni patrimoniali. Ad esempio:
- Danno emergente: spese funerarie sostenute dai congiunti in caso di decesso della vittima.
- Lucro cessante: perdita del contributo economico che la vittima forniva al nucleo familiare.
I danni non patrimoniali includono i pregiudizi derivanti dalla lesione di diritti personali. Essendo privi di una dimensione economica diretta, non sono facilmente monetizzabili. Tra questi troviamo:
- Danno biologico: lesioni psico-fisiche che incidono negativamente sulle attività quotidiane e relazionali della vittima, indipendentemente dalla capacità di produrre reddito. La percentuale di invalidità, determinata tramite perizia medico-legale, influisce sull’entità del risarcimento.
- Danno morale: sofferenza e turbamento emotivo provocati dall’incidente, strettamente correlati al danno biologico.
- Danno esistenziale: peggioramento della qualità della vita, come conseguenza di lesioni o condizioni fisiche che non riguardano direttamente la salute (ad esempio, gravi ustioni che compromettono l’aspetto e la vita relazionale).
I congiunti della vittima possono richiedere il risarcimento per diverse forme di danno non patrimoniale:
- Danno parentale: risarcimento per la sofferenza legata alla perdita di un familiare, valutato in base al vincolo affettivo e alla convivenza.
- Danno biologico: lesioni alla salute dei congiunti, come sindromi depressive o altre malattie psicosomatiche accertate da perizie mediche.
- Danno biologico terminale: risarcimento per il peggioramento della qualità della vita della vittima nel periodo tra l’incidente e la morte.
- Danno catastrofico: riconosciuto nel caso in cui la vittima, consapevole del proprio imminente decesso, abbia provato una sofferenza estrema.
- Danno morale: per i familiari che subiscono un drastico cambiamento delle proprie condizioni di vita a causa di lesioni invalidanti riportate dalla vittima.
Il calcolo dei danni patrimoniali è generalmente più semplice, essendo basato su documentazione delle spese.
Per i danni non patrimoniali, invece, si utilizzano apposite tabelle:
- Tabelle per lesioni macropermanenti (10-100 punti percentuali): elaborate dal Tribunale di Milano, prevedono una modulazione del risarcimento basata sull’età della vittima e sulla percentuale di invalidità. È possibile un aumento discrezionale del risarcimento in casi particolari.
- Tabelle per lesioni micropermanenti (sotto i 9 punti): risarcimenti modulati in base all’età e alla percentuale di invalidità, senza discrezionalità del giudice.
Un incidente stradale può stravolgere la vita di una persona o, nei casi peggiori, portare alla morte. È fondamentale garantire alla vittima e alla sua famiglia una tutela legale completa per far valere i propri diritti e ottenere il massimo risarcimento.
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