Il permesso di costruire: quando si utilizza e da chi viene rilasciato?

29 Dicembre 2015 - Redazione

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Il Permesso di Costruire: cos’è?
Hai intenzione di costruire un nuovo edificio?
Pensi di trasformarne sostanzialmente uno già esistente, ricavandone un’altra stanza, oppure modificando le superfici di quelle già presenti?
Stai riflettendo sul mutamento di destinazione d'uso di un immobile già realizzato?

Stai valutando di modificare la sagoma di un immobile sottoposto a vincoli? 

Immaginerai sicuramente che esistono una serie di incombenze burocratiche da assolvere per tutti i casi sopracitati. Tra queste, la richiesta di un permesso di costruire (che ha sostituito la vecchia Concessione Edilizia) da inoltrarsi al Comune di competenza (come previsto dall'articolo 10 del Testo Unico dell'Edilizia).

Il Permesso di Costruire: come si richiede?
L’iter prevede una serie di step:
un professionista abilitato (ingegnere, architetto, geometra) viene interpellato dal soggetto interessato all’intervento edilizio
il professionista predispone un progetto e allega la necessaria documentazione
il Comune che riceve detto progetto nomina un responsabile del procedimento che, nell’arco di 120 giorni, può avanzare eventuali piccole modifiche al progetto in questione (in questo lasso di tempo viene praticamente effettuata una verifica della corrispondenza tra il progetto e i dettati normativi dello Stato, della Regione, del Comune) 
trascorsi 60 giorni (120 nel caso di comuni con più di 100.000 abitanti, o di progetti di notevole entità e difficoltà), in base alla regola del silenzio–assenso, il cittadino che non abbia ricevuto esito può ritenere accoltala sua istanza
i lavori devono essere inaugurati entro un anno dal rilascio del permesso e concludersi entro tre anni da quando i lavori hanno preso avvio. 

Il Permesso di Costruire: chi può richiederlo?
Hai diritto ad avanzare richiesta per il rilascio del permesso di costruire qualora tu sia il proprietario o comproprietario del terreno o dell'edificio (ma nel secondo caso sarà indispensabile l’assenso degli altri proprietari); oppure nel caso in cui tu sia un affittuario o un usufruttuario (ma solo limitatamente agli interventi di manutenzione straordinaria o di restauro, e, nel primo caso, solo se il proprietario dell’immobile abbia accordato il suo consenso). E se tu fossi un condomino che intende intervenire sulle parti comuni della costruzione? Puoi farlo, ma solo dopo aver ottenuto il lasciapassare degli altri condomini. Sei il successore legale di un edificio? Sappi che assieme all’immobile ti viene trasferito anche il permesso di costruire.

Il Permesso di Costruire: che spese comporta?
Al costo del professionista che è stato interpellato per la stesura del progetto, alle marche da bollo da apporre sulla documentazione (laddove previsto), alle spese per il rilascio di detta documentazione (se contemplate), bisogna aggiungere una serie di oneri accessori (i cosiddetti costi delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, che vengono corrisposti a fronte della costruzione di quelle infrastrutture necessarie come strade, fognature, parcheggi, allacciamenti alle utenze, etc.), che vengono realizzate dal Comune interessato, per poter valutare correttamente l’esborso economico richiesto per un permesso di costruire
Per avere un’idea dell’ammontare di questi oneri accessori al rilascio del permesso di costruire, va considerato il costo di costruzione (proporzionale al valore dell'intervento), più un onere che si ottiene moltiplicando un coefficiente, variabile a seconda del Comune di appartenenza, per la superficie dell'intervento. 
E non è finita qui, visto che bisognerà pagare anche i diritti di segreteria (in misura maggiore o minore, ancora una volta, a seconda dell'entità dell'intervento richiesto.

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