Il ruolo dell'avvocato nei diversi ambiti del diritto civile in Italia

08 Ottobre 2025 - Redazione

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Il ruolo dell'avvocato nei diversi ambiti del diritto civile in Italia

L’avvocato è un libero professionista abilitato a rappresentare una parte all’interno di un procedimento innanzi al Tribunale o a rappresentarla nei propri affari ed interessi; gli ambiti di competenza possono spaziare dal diritto civile al diritto penale.

Solitamente un avvocato è specializzato in un ramo del diritto, che può avere ad oggetto determinati ambiti del diritto civile.

       

Contratti e obbligazioni

I contratti sono una delle fonti del rapporto obbligatorio che fa sorgere in capo ad esse un vincolo giuridico, che sia esso a favore o sfavore. Con esso abbiamo due parti che sono tenute all’adempimento dell’obbligazione.

Se una delle parti non adempie sorge l’inadempimento della prestazione, e tale inadempimento può comportare una serie di conseguenze che possono distinguersi nella risoluzione del contratto da parte della controparte, o di risarcimento del danno. Perché si verifichi l’inadempimento è necessario che sia maturato il tempo dell’adempimento, e può essere totale o parziale.

Ai sensi dell’art. 1218 c.c. il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, salvo causa non imputabile. In base al tipo di inadempimento si andrà poi a determinare il quantum del risarcimento, se in totale o dovuto per esempio per il solo ritardo della prestazione dovuta, che può essere stabilita anche in base al mancato guadagno o dal danno emergente.

Si potrebbe anche supporre che il danno patrimoniale causi conseguentemente un danno non patrimoniale, cioè la sofferenza morale di natura extracontrattuale. Vi è poi l’altra modalità che è quella di risoluzione del contratto per inadempimento che attiene ai soli contratti a prestazioni corrispettive (ad es. una compravendita, dove vi è il rapporto sinallagmatico di entrambe le parti), in cui qualora una delle parti non adempia alla prestazione dovuta (ad es. la consegna della cosa), la controparte può a sua scelta chiedere l’adempimento della prestazione o agire per la risoluzione del contratto ed eventualmente chiedere il risarcimento del danno per inadempimento.

Le due modalità quindi non sono precluse, se non nell’ipotesi in cui si chieda la risoluzione, che va a precludere l’adempimento della prestazione, che in questo caso cessa di esistere. Tale modalità può avvenire oltre che volontariamente, anche mediante la clausola risolutiva espressa dell’art. 1456 c.c., la diffida ad adempiere e il termine essenziale.

 

Diritto della proprietà e del possesso

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La proprietà è un diritto reale sui beni mobili o immobili ed è regolato dall’articolo 832 c.c. il cui titolare ha diritto di godere indisturbato delle cose in modo pieno ed esclusivo entro i limiti dell’ordinamento vigente. Il possesso non è invece un diritto reale, ma è il potere di fatto sulla cosa che si manifesta attraverso il diritto di proprietà o altro diritto reale.

In merito a questi due aspetti sopra citati possono sorgere controversie di varia natura, che in genere attengono ai confini o a diritti di servitù. Si pensi al caso in cui il vicino decida di costruire una siepe che sporge esclusivamente sulla proprietà altrui, o che decida di passarvi attraverso senza averne diritto di passo.

Si inseriscono in questo ambito le azioni a difesa della proprietà che sono l’azione di rivendicazione in cui si può rivendicare il diritto reale contro chi possieda il bene oggetto di contestazione o anche solo lo detenga e non è soggetta ad azione di prescrizione, salvi gli effetti di usucapione, che è un acquisto a titolo originario.

Altra azione del proprietario può essere quella negatoria che consente al proprietario di far dichiarare l’inesistenza di diritti vantati da altri sulla cosa, come una servitù o altro diritto reale. Infine se si vuole accertare i confini o i termini tra fondi contigui si può agire chiedendo le azioni di regolamento di confini o di apposizione di termini.

 

Responsabilità civile

Quando si verifica un evento che fa sorgere a capo di una delle parti un danno ingiusto siamo nell’ambito della responsabilità extracontrattuale, cioè qualunque fatto doloso o colposo che causa ad altri un danno ingiusto che dà luogo al risarcimento del danno.

Gli articoli 2043 c.c. e ss. Regolano delle fattispecie di carattere generali che coprono tutto l’ambito del risarcimento del danno causato da responsabilità extracontrattuale, e sono applicabili al singolo caso concreto, fatto salvo per alcune norme che espressamente prevedono la responsabilità in casi specifici, come danni da animali, veicoli o edifici.

La circolazione dei veicoli rientra in questa fattispecie ove sorge il risarcimento in capo a chi ha causato il danno ad altri, salvo che non dimostri di aver fatto il possibile per evitarlo.

Il danno biologico invece non è tipizzato nel codice civile, ma è desumibile dalle norme di carattere generale quali danno permanente o il danno non patrimoniale che possono dare diritto ad una liquidazione vitalizia, quindi per tutta la vita del danneggiato, ma ha comunque trovato una propria legislazione nelle norme di carattere speciale con il d.lgs. 224/2003 o legge 5/2005.

 

Diritto di famiglia

Il diritto di famiglia è un’altra branca del diritto civile che riguarda i vincoli matrimoniali, o il loro scioglimento, oltre al mantenimento della prole in tutti gli aspetti morali ed economici. La separazione è regolata dal codice civile, mentre il divorzio trova la sua fonte in una legge speciale.

La separazione è solo una fase preliminare allo scioglimento del vincolo matrimoniale e con essa non cessa, ma è considerata solo una fase transitoria, permane in essere quindi il vincolo matrimoniale, cessano soltanto alcuni diritti e doveri, oltre a comportare il cambiamento dalla comunione legale in separazione dei beni.

Per procedere alla separazione si può ricorrere al giudice mediante una separazione giudiziale, quando non vi è accordo tra le parti, o separazione consensuale che non richiede necessariamente di un avvocato per entrambe le parti. Vi è inoltre una terza opzione, poco praticata, che è la separazione direttamente in Comune, qualora non vi siano in essere vincoli economici, figli minori e non autosufficienti.

Dal punto di vista economico, nella separazione può essere stabilito un assegno di mantenimento a favore del coniuge a cui non è addebitata la separazione, e tale assegno può servire anche per il mantenimento dei figli, che possono essere affidati ad un solo genitore, che terrà anche la casa familiare. Viene posto in primo piano l’interesse del figlio minore rispetto a quello delle parti.

Il divorzio invece è stato introdotto nell’ordinamento nel 1970 e prevede la completa cessazione del vincolo matrimoniale, quindi le parti hanno la facoltà di contrarre nuovo matrimonio, ad eccezione della donna per un determinato termine, per evitare dispute sulla paternità di un possibile figlio.

Anche in questo caso potrebbe essere previsto un assegno vitalizio in capo al coniuge e in favore dell’altro, anche se più rilevante rispetto alla separazione è la sorte dei diritti ereditari che mutano, in quanto non vi è più diritto del coniuge di essere erede.

La sentenza di divorzio può essere disposta solo innanzi al tribunale e in presenza del proprio avvocato.

In ambito successorio vi possono sorgere dispute sulla legittimità del testamento disposto da un soggetto poi defunto, come eventuali lesioni della quota di legittima, che è la parte di eredità che spetta a determinati soggetti qualificati, come coniuge e figli.

Le azioni esperibili sono quella di riduzione, che è volta a ridurre le disposizioni e attribuzioni lesive della quota, ed infine quella di restituzione che trasferisce il bene al soggetto leso.

 

Danni da torto civile

I danni da responsabilità extracontrattuale possono causare delle sofferenze e turbamenti dell’animo nei confronti della persona che subisce il danno, come danno esistenziale o danno biologico.

Si pensi al caso della turbina che a causa del rumore continuo non consente di conciliare il sonno notturno, causando disturbi permanenti del sonno o dell’udito.

Tali danni non sono esteriormente apprezzabili, ma possono essere rilevati da esami medici successivi o visite psicologiche, come ansie frequenti e incontrollate. All’interno di questa fattispecie è stato riconosciuto il danno risarcibile in favore del danneggiato, che si attua mediante perizie mediche specialistiche, avvalendosi di professionisti.

 

Perchè rivolgersi a un avvocato esperto

Qualora ci si trovi a dover affrontare una causa di diritto civile che attiene a questi ambiti del diritto è quanto mai obbligatorio rivolgersi ad un avvocato civilista al fine di poter risolvere queste controversie, in quanto è la legge stessa a prescriverne la presenza per poter affrontare un processo, sia perchè è la figura specializzata che è in grado di poterlo fare, valutando con il cliente la migliore strategia processuale vincente, anche per affrontare queste situazioni con maggiori serenità e lucidità.

In conclusione, il diritto civile si divide in diverse macro-aree di competenza, quelle che attengono alla responsabilità contrattuale, oppure a quelle di responsabilità extracontrattuale.

A sua volta questa classificazione può essere divisa nell’area di competenza dei diritti reali, o in quella dei diritti personali. A seconda dell’area di competenza lo stesso codice civile si divide in libri, ciascuna per argomento, e comprende anche il campo del diritto del lavoro e del diritto commerciale.

A seconda delle proprie esigenze personali contatta un’avvocato specializzato in diritto civile che saprà come aiutarti.

 

 

 

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