Agrivoltaico: quali sono le novità in materia di incentivi e detrazioni nel 2024?

04 Gennaio 2024 - Redazione

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Fotovoltaico sui tetti agricoli: tutto sulle agevolazioni e cosa sono

Il cosiddetto caro-bollette, ed il caro-vita in generale, colpiscono e spaventano tutti, anche gli imprenditori che si trovano a dover fronteggiare sfide come le impennate pazze e improvvise delle forniture energetiche.

Tutti i settori che adoperano macchinari e strumentazioni che richiedono energia elettrica, benzina o gasolio per funzionare, risentono degli aumenti, dunque anche il settore agricolo non è esente.

Fortunatamente però esiste una soluzione, l’agri-fotovoltaico.

Molti imprenditori agricoli non sanno che un impianto fotovoltaico può generare ricavi pari a cinque volte l'investimento iniziale, che viene così recuperato in meno di quattro anni, con un TIR superiore al 20%. Questi risultati sono apprezzabili anche senza sfruttare gli incentivi disponibili, ma se a questi risultati vengono aggiunte le facilitazioni previste dallo Stato, il ritorno economico diventa ancora più interessante.

 

Agro fotovoltaico: quali sono le novità in materia di incentivi e detrazioni nel 2024?

Il sistema agrofotovoltaico mira a produrre energia elettrica pulita ottenuta sfruttando la luce solare, tentando contemporaneamente di “minimizzare” la superficie di suolo agricolo occupato così da salvaguardare il lavoro di coltivazione, cercando piuttosto di ottimizzarlo dal momento che in questi speciali impianti l’installazione dei pannelli avviene in sospensione, con l’ausilio di una struttura di acciaio alta diversi metri che crea un’ombreggiatura che incrementa la resa agricola e riduce lo stress termico sulle colture.

Ma come si fa ad abbattere i costi di produzione e posa in opera di un impianto fotovoltaico per l’agricoltura?

Esistono diversi incentivi a sostegno dell'investimento aziendale in energie rinnovabili ed efficienza energetica.

Il Decreto FER Rinnovabili è uno dei più noti e incentiva la produzione di energia elettrica dagli impianti alimentati da fonti rinnovabili; inoltre, fornisce un ulteriore incentivo a chi installa il fotovoltaico rimuovendo le coperture in amianto.

Ci sono poi altri incentivi meno noti come il Bonus Agrovoltaico, il POR FESR 2021-2027 e il Credito d'Imposta Mezzogiorno, che possono essere utilizzati per progetti che prevedono anche l'installazione di un impianto fotovoltaico.

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Fotovoltaico sui tetti agricoli: tutto sulle agevolazioni e cosa sono

Il decreto ministeriale che stabilisce le modalità con le quali realizzare gli impianti fotovoltaici nel settore agricolo risale al 25 marzo 2022, e individua come fonte di finanziamento il Piano Nazionale Ripresa Resilienza, o PNRR.

Il bando ammonta a un miliardo e mezzo di euro, così suddivisi:

  • 1.2 miliardi per le aziende agricole
  • 300 milioni per l’industria agroalimentare.

Cifre che vanno a copertura delle spese effettuate per l’acquisto e la posa in opera di moduli fotovoltaici da installare sui tetti dei fabbricati agricoli, anche se chiaramente bisogna tenere conto di una serie di vincoli e condizioni da rispettare:

  • La potenza di picco deve collocarsi tra i 6 e i 500 kWp
  • Il dimensionato dell’impianto, atto a soddisfare unicamente il fabbisogno di energia dell’azienda (almeno per quelle di produzione primaria), è da eseguirsi alla perfezione affinché la produzione potenziale non ecceda il consumo medio annuo
  • L’energia eccedente può essere venduta al GSE, ma sempre nel limite di autoconsumo annuale.
 

Obiettivo degli incentivi per l'installazione di un impianto fotovoltaico in azienda agricola

Come anticipato, l'obiettivo è quello di incentivare la produzione di energia pulita, fatte salve le necessità degli agricoltori di avere terreni effettivamente coltivabili.

L’aspetto “green” dell’incentivo è ravvisabile anche nella possibilità di eseguire, contestualmente all’installazione dell’impianto fotovoltaico, uno o più interventi facoltativi inscrivibili sempre nell’ ambito della riqualificazione energetica:

  • Rifacimento del tetto in presenza di lastre di amianto o cemento-amianto da parte di aziende ad hoc, munite di autorizzazione ministeriale, che lavorino conformemente a quanto la legge dispone a livello nazionale in materia
  • Esecuzione di un adeguato isolamento termico del tetto che eviti dispersioni di calore
  • Creazione di un’intercapedine d’aria che garantisca un efficiente sistema di aerazione del tetto
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Incentivi fotovoltaico per le aziende agricole

Con la normativa in vigore, le aziende agricole che decidono di installare un impianto fotovoltaico accedono ad una procedura semplificata, giacché non sono richieste autorizzazioni o comunicazioni per l'installazione.

Questo, unitamente all'autoconsumo da remoto, alle detrazioni fiscali e agli incentivi diretti, rappresenta un'opportunità interessante per le imprese del settore agricolo che cercano di ridurre i costi energetici, migliorare l'efficienza impiantistica, ridurre le emissioni di carbonio e aumentare la loro competitività sul mercato.

Inoltre, la geo-localizzazione incentiva la diffusione del fotovoltaico in Italia con particolare attenzione al Sud, dove il clima mediterraneo è particolarmente favorevole alla produzione di energia solare.

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Chi può richiederli

Vediamo ora chi può beneficiare dell’incentivo:

  • Singoli imprenditori agricoli o società di stessi
  • Imprese che producono e distribuiscono prodotti agro-alimentari fino al consumatore finale, a patto che dispongano di codice ATECO
  • Cooperative agricole singole o consorziate.

Il contributo varia dal 50% al 40% o al 30% a seconda del tipo di attività, e si differenza in aiuti agli investimenti:

  1. Nel settore della trasformazione di prodotti agricoli
  2. Sostenuti dall' azienda sia per acquisire i beni intangibili che quelli tangibili che producono benefici economici nel tempo
  3. Per la trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, in esecuzione al regolamento (UE) n. 651/2014
  4. A favore di misure di efficienza energetica
  5. Volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili.

E varia anche a seconda della Regione, con una quota maggioritaria alle regioni del Mezzogiorno:

REGIONI MASSIMA PERCENTUALE AGEVOLAZIONE PREVISTA

Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna

50%
Altre regioni 40%

Le aliquote inoltre possono essere maggiorate di 20 punti percentuali per:

  1. Giovani agricoltori
  2. Gli investimenti collettivi
  3. Gli investimenti in zone soggette a vincoli (naturali o di altra natura).

Coloro invece che non sono tenuti alla corresponsione dell’IVA e guadagnano in un anno meno di 7.000 €, non possono accedere agli incentivi suddetti.

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Come funzionano gli incentivi

Viene dunque finanziato l'acquisto e la posa di moduli fotovoltaici e di tutto il resto della componentistica, compresi inverter, sistemi di accumulo, software di gestione, ma anche gli interventi necessari alla messa in opera ed i costi di connessione alla rete, e più nel dettaglio:

  • Per ogni kilowatt picco si arriva ad un incentivo di 700 euro che copre le spese di rimozione della copertura in amianto-eternit, la ricostruzione, l’isolamento termico e l’areazione, per un massimo di 1 milione di euro a beneficiario;
  • Per ogni kilowatt picco fino a 1.500 euro a copertura dell’installazione dei pannelli;
  • Per ogni Kwh un incentivo fino a 1.000 euro per le batterie di accumulo, a patto che la spesa totale non ecceda i 50.000 euro.
 

Quali soluzioni fanno risparmiare un'azienda agricola

Un’azienda agricola che cerca di risparmiare, oltre all’installazione dei pannelli solari che permettono  quindi di produrre energia elettrica pulita e sostenibile, può adattare altri accorgimenti, come ad esempio: 

  1. Utilizzare l’energia geotermica per riscaldare e raffreddare gli edifici e alimentare altri sistemi energivori
  2. Utilizzare l’energia idraulica per alimentare macchinari e altri sistemi necessitanti energia, come le pompe per l’irrigazione
  3. Utilizzare sensori di movimento, per spegnere automaticamente le luci e gli apparecchi elettrici quando non in uso
  4. Utilizzare apparecchi elettrici a basso consumo
  5. Implementare strategie a risoluzione delle perdite, ad esempio quelle che concernono la dissipazione dell’acqua
  6. Attuare strategie a sensibilizzazione dei dipendenti
  7. Usufruire di metodi di coltivazione sostenibili, come il biologico o il biodinamico, che richiedono meno energia per la produzione.

Implementando queste strategie, si potrà risparmiare energia, ridurre i costi di gestione, incrementare gli introiti.

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Vantaggi per l'azienda agricola che installa pannelli fotovoltaici

Dunque, gli odierni scenari legislativi offrono diverse opportunità per le imprese che sono alla ricerca di soluzioni alternative ed efficaci.

Installare un impianto agri-fotovoltaico rappresenta un modo concreto ed efficace per soddisfare questi obiettivi.

Grazie all'utilizzo dell'energia solare per la produzione di elettricità, le aziende possono tagliare nettamente i costi energetici e ridurre le bollette, mantenendo allo stesso tempo un approvvigionamento stabile e affidabile nel tempo.

Inoltre, l'energia solare è pulita e non produce gas climalteranti, il che consente alle imprese di migliorare il loro impatto ambientale e di ridurre le emissioni di CO2 prodotte.

La scelta di installare un impianto fotovoltaico aziendale consente inoltre alle imprese di ottenere un alto grado di indipendenza energetica, riducendo la subordinazione alla rete elettrica nazionale e alle oscillazioni del prezzo dell'energia, potendo quindi contare su un apporto energetico più stabile e prevedibile, riducendo i rischi legati alle fluttuazioni dei prezzi dell'energia.

Infine, l'installazione di un impianto fotovoltaico è un segnale forte e concreto per l'impegno dell'azienda verso la sostenibilità ambientale, soprattutto quando si tratta di aziende agricole, che vedono così un miglioramento per quanto riguarda la reputazione e l'immagine aziendale, posizionando l'impresa come leader in materia di attenzione all’ambiente, e accrescendo così la competitività sul mercato.

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Approfondimento sugli incentivi per parco agrisolare

Agricoltura innovativa e produzione energetica green insieme producono quattro tipologie di benefici significativi:

  • Terreni con una resa maggiore
  • Consumo di acqua utilizzata per l'irrigazione ridotto
  • Conseguimento dell'indipendenza energetica
  • Ripresa dell’agricoltura in aree fino a ieri a bassa produttività.

Un sistema integrato, tra l’altro ampiamente e positivamente testato in Spagna, Grecia, Australia e Stati Uniti, che consente ai coltivatori di massimizzare i guadagni dall'utilizzo di terre e attrezzature agricole, mentre contemporaneamente genera energia solare.

Una massimizzazione che si quantifica in un aumento della resa tra il 20% e il 60% e in una diminuzione del consumo di acqua e dei costi ad essa relativi fino al 20%, grazie al parziale e intermittente ombreggiamento dei moduli fotovoltaici che contribuiscono a umidificare il terreno e proteggere le piante durante le ore più calde e assolate della giornata.

Tra le piante, a trarre maggiori benefici sono spezie come rosmarino, salvia e tè verde, verdure come peperoni, melanzane e zucchine, piante da foraggio, ma anche fragole e aloe, utilizzata in cosmetica ed in farmacologia.

In aggiunta, alcune di queste piante risultano una fonte meravigliosa per gli insetti impollinatori, e questi a loro volta provvedono alla biodiversità dell’intero ecosistema agricolo.

L'agrivoltaico rappresenta dunque una svolta per l'agricoltura moderna, che offre la possibilità di sviluppare le attività agricole in modo sostenibile aumentandone contemporaneamente la produttività, e conseguentemente di generare guadagni aggiuntivi, rappresentando anche una potenziale opportunità per lo sviluppo sociale delle comunità locali, con la creazione di nuove forme di collaborazione tra le imprese agricole, le università e i centri di ricerca. Ad esempio, l’adozione di sensori ad alta tecnologia che restituiscono dati utili e analizzabili, fa sì che l’agrivoltaico divenga “terreno fertile” per studiare pratiche agricole sostenibili ed efficienti consentendo, nel caso specifico, il monitoraggio delle sostanze nutrienti e fornendo indicazioni sull'utilizzo dell'acqua o dei fertilizzanti.

 

Cumulabilità degli incentivi per imprese agricole

Gli incentivi agricoli non si esauriscono certo con quelli connessi al fotovoltaico, ma comprendono anche:

Nome incentivo percentuali caratteristiche
CREDITO D'IMPOSTA 40% (fino a 2 milioni e mezzo di euro) per macchine agricole con tecnologia 4.0 (ad esempio, i trattori e le mietitrebbie di questa “generazione” sono quelli che possiedono comandi di trasferimento dati e guida automatica); 6% (senza eccedere i 2 milioni di euro) per le macchine agricole di qualsivoglia “generazione” Utilizzabile come credito per la compensazione di tributi quali IVA, IMU, Irpef, Ires, Irap. Possono accedervi tutte le imprese agricole del Paese, a prescindere da forma giuridica, settore economico di appartenenza, dimensione e regime fiscale. Con un investimento inferiore a 300.000 euro l’azienda deve solo presentare un’autocertificazione che dichiari il macchinario conforme alle specifiche tecniche dei beni 4.0; per investimenti superiori occorre una perizia tecnica giurata. Il credito è sfruttabile in 3 anni, in quote di pari importo, a meno che si tratti di aziende con ricavi sotto i 5 milioni annui che possono usufruire del credito anche in un’unica soluzione
NUOVA SABATINI 7,7% sulle macchine agricole ordinarie; 10% sulle macchine agricole 4.0; 15,4% sulle macchine agricole 4.0 acquistate dalle micro e piccole imprese delle regioni del SUD Norma a sostegno delle imprese che richiedono finanziamenti bancari per nuovi beni strumentali, macchinari, impianti, etc., copre parzialmente gli interessi pagati sul finanziamento. L’erogazione avviene in un’unica soluzione se la somma richiesta non eccede i 200.000 euro. La condizione è che i macchinari siano NUOVI, e non SOSTITUZIONI del parco esistente. Alla banca o all’intermediario finanziario vanno presentate sia la richiesta di finanziamento che la domanda di accesso al contributo ministeriale.
BANDO INAIL 50% dell’investimento per i giovani agricoltori e 40 per tutte le altre imprese agricole Contributo a fondo perduto per spese tra 1000 e 60mila euro sostenute per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature agricole a sostituzione di quelle precedenti, allo scopo di ridurre gli inquinanti e i rischi di infortuni e di ottimizzare la resa agricola e la produttività delle macchine
CREDITO AL MEZZOGIORNO 45% per le piccole imprese, 35 per le medie, 25 per le grandi Credito d'imposta utilizzabile esclusivamente a compensazione delle spese tributarie, che ha l’obiettivo di supportare e incentivare le imprese che investono nel Mezzogiorno. È cumulabile sia col credito d’imposta che con la Nuova Sabatini. Anche in questo caso si “premiano” gli imprenditori che investono in beni strumentali nuovi. La domanda di agevolazione va presentata all’Agenzia delle Entrate.
 

Esempi concreti di aziende che hanno scelto il fotovoltaico

Il primo esempio scelto viene dalla Germania meridionale, dall’Algovia per la precisione: si tratta di un allevamento di bovini da latte che ogni anno consuma circa 40.000 kWh di corrente, che ha deciso di convertirsi al solare, garantendosi così una produzione pulita h24, che contribuisce chiaramente anche alla riduzione dei costi energetici.

Allo scopo sono stati installati:

  1. Un impianto fotovoltaico con pannelli montati sul tetto della stalla, della potenza di 100 kW
  2. Un banco batteria con una potenza di 67 kWh
  3. Un inverter

Potendo accumulare l’energia e potendo renderla disponibile in caso di necessità, è stato raggiunto il 97% circa di indipendenza energetica.

Per fortuna anche da noi gli esempi si stanno moltiplicando. È il caso di tre aziende piemontesi che hanno scelto di installare un impianto fotovoltaico, i cui vantaggi vengono sintetizzati in tabella:

Nome dell’azienda e tipo di impianto Potenza in KWp Riduzione emissioni CO2 in T/anno Vantaggio economico annuo
Azienda vinicola Sandrone: impianto, integrato su coppi, realizzato nel 2009, copre il 30% del fabbisogno energetico dell'azienda 19,58 -19,03 € 13.134,83
Azienda Maina, specializzata nella produzione di bovini: impianto realizzato nel 2010, sempre integrato su tetto 99,30 -100,91 € 65.319,54
Azienda agricola Agrifoglio: realizzato nel 2011 con sistema integrato, che ha previsto la precipua rimozione di circa 4.000 metri quadri di amianto 431,94 -381,71 € 233.679,54
 

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