Fondazioni a platea: guida completa e benefici strutturali

09 Ottobre 2025 - Redazione

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Fondazioni a platea: guida completa e vantaggi strutturali

Casa senza fondamenta non regge al vento, Prima le fondamenta, poi il tetto, Senza base non si alza casa e Gettare basi solide sono soltanto alcuni dei detti e proverbi italiani che esprimono l’importanza, la necessità, di curare le fondamenta di un edificio. Ogni edificio, infatti, per poter essere stabile deve poggiare su fondamenta che siano, appunto, solide.

Ma cosa sono le fondamenta? Possiamo descriverle come la base strutturale di qualsiasi edificio, la parte che resta nascosta sotto il piano ma che ha il compito essenziale di trasferire al terreno il peso dell’intera costruzione.

Sono quindi quell’elemento che impedisce cedimenti o inclinazioni. Per svolgere questa funzione vengono realizzate con materiali molto resistenti, come calcestruzzo armato, cemento o pietra, e devono poggiare su un terreno portante.

In base alle caratteristiche del suolo e al tipo di edificio, si distinguono due grandi categorie: le fondazioni dirette, o superficiali, che comprendono plinti, travi rovesce e platee, adatte a terreni compatti e solidi, e le fondazioni profonde, come pali e pozzi, impiegate quando lo strato superficiale non offre una portanza sufficiente.

Ci occupiamo delle fondazioni a platea, ovvero, una delle soluzioni più utilizzate in edilizia per garantire un’elevata distribuzione del carico su terreni poco resistenti o in presenza di strutture complesse. Cerchiamo innanzitutto di analizzare e capire le fondazioni a platea, per poi passare ad approfondire le possibili applicazioni, le problematiche più comuni e i criteri di progettazione.

Perché qualunque tipo di fondazione, per essere affidabile e sicura, deve essere progettata nei minimi dettagli e con assoluto rigore.

 

Cosa sono le fondazioni a platea?

tipologie fondazioni a platea

Quando si parla di fondazioni a platea si fa riferimento a quel tipo di fondamenta superficiali che sono caratterizzate da una grande soletta in cemento armato che si estende sotto l’intero edificio.

Questa “piastra” orizzontale ha lo scopo di distribuire in modo uniforme il peso della costruzione sull’area di appoggio, riducendo il rischio di cedimenti localizzati, soprattutto su terreni poco compatti.

fondazione a platea semplice

Una platea di fondazione è composta da uno (o più) strati di calcestruzzo armato, spesso irrigiditi con travi (integrate o rovesce). La sua forma può essere rettangolare, quadrata o irregolare, a seconda della pianta dell’edificio.

L’armatura interna (ferri longitudinali e trasversali) è studiata per assorbire le sollecitazioni e garantire resistenza sia statica sia dinamica.

fondazione a platea armata  fondazione a travi rovesce
Tipologia di fondazione Caratteristiche principali Vantaggi Quando si usa
Fondazione a platea Piastra continua in c.a. sotto tutta la struttura Uniforme distribuzione dei carichi Terreni deboli, edifici multipiano
Fondazione a trave rovescia Travi a maglia continua, non su tutta la superficie Più economica della platea Terreni mediamente resistenti
Fondazione a pali Pali profondi infissi nel terreno Ottima per terreni molto instabili Zone sismiche, edifici alti
 

Quando sono necessarie le fondazioni a platea?

Per le loro caratteristiche le fondazioni a platea sono particolarmente indicate in tutte quelle situazioni in cui il terreno si trova in condizioni sfavorevoli. È il caso dei:

  • terreni poco portanti o compressibili
  • strutture pesanti o con carichi distribuiti
  • zone soggette a cedimenti
  • edifici multipiano o capannoni industriali

Le fondazioni a platea, quindi, sono ideali in caso di suoli argillosi, torbosi o sabbiosi, in quanto consentono di minimizzare il rischio di cedimenti differenziali grazie alla distribuzione uniforme dei carichi.

Similmente sono ottime per le strutture pesanti come grandi edifici residenziali, commerciali o industriali perché richiedono fondamenta in grado di assorbire e ridistribuire pesi importanti.

Per le zone soggette a cedimento sono apprezzate perché nelle aree geologicamente instabili o urbanizzate con fenomeni di subsidenza, le fondazioni a platea permettono di mantenere un comportamento strutturale più omogeneo.

Infine, gli edifici multipiano o i capannoni industriali beneficiano delle fondazioni a platea perché sono strutture nelle quali è richiesta una base uniforme e molto resistente.

 

Vantaggi delle fondazioni a platea

Ma cosa rende le fondazioni a platea così diffuse e apprezzate? I motivi sono tanti ed è possibile riassumerli in:

  • adattabilità a terreni poco portanti
  • eccellente stabilità strutturale
  • uniformità nei cedimenti
  • semplificazione del cantiere
  • maggiore resistenza a eventi sismici

La platea di fondazione offre un vantaggio decisivo in quanto permette di distribuire in modo uniforme il peso dell’edificio su una superficie molto ampia. Questa caratteristica riduce la pressione esercitata su ciascun punto del terreno e limita il rischio di cedimenti localizzati. È una soluzione che garantisce stabilità e durabilità, soprattutto quando il suolo non presenta una resistenza ottimale.

La platea edilizia si comporta come una grande “zattera” che galleggia sul terreno. Grazie a questa continuità, l’intera struttura risulta più resistente e meno soggetta a movimenti differenziali del suolo, un aspetto fondamentale in aree dove il terreno è debole o disomogeneo. La stabilità complessiva dell’edificio ne risulta rafforzata, con benefici a lungo termine sulla sicurezza.

Da non sottovalutare come le fondazioni a platea possono risultare una scelta vantaggiosa anche dal punto di vista economico. In molti casi, infatti, consentono di evitare l’impiego di pali profondi o di travi particolarmente robuste, riducendo così la quantità di scavi necessari e i costi complessivi. Un’adeguata progettazione può inoltre ridurre il numero di pilastri, ottimizzando le risorse e semplificando la costruzione.

Un ulteriore punto di forza riguarda i tempi di realizzazione. Le fondamenta a platea, se progettate con cura, richiedono procedure relativamente rapide. Si prepara il sottofondo, si posiziona l’armatura, si effettua il getto del calcestruzzo e si attende la maturazione del materiale. La velocità complessiva di queste fasi consente di accorciare la durata del cantiere e di contenere i costi legati alla manodopera, a beneficio di tutta la filiera costruttiva.

 

Problemi comuni con le fondazioni a platea e come evitarli

Nonostante i tanti vantaggi, le fondazioni a platea presentano anche diverse criticità. Conoscerle permette di affrontarle con consapevolezza e risolverle. Possiamo individuare tre principali tipologie di problemi:

  • la presenza di crepe nei muri
  • eccessiva compromissione del terreno
  • terreno non omogeneo

Presenza di crepe nei muri

Le fondazioni a platea, pur garantendo grande stabilità, possono presentare alcuni problemi se non vengono progettate e realizzate con attenzione. Uno dei segnali più evidenti di un’anomalia strutturale è la comparsa di crepe diagonali sui muri dell’edificio. Queste lesioni spesso indicano un cedimento del terreno, cioè un abbassamento irregolare della base che sostiene la costruzione. Alla base di questi problemi possono esserci errori nel calcolo statico della platea o una preparazione inadeguata del sottofondo.

  • SOLUZIONE: Per evitare questo rischio è essenziale che il progetto preveda una corretta valutazione delle sollecitazioni e, se necessario, un miglioramento del terreno attraverso rullatura e l’utilizzo di iniezioni consolidanti.

Terreno compromesso

Un altro problema frequente riguarda l’eccessiva compressione del terreno. Quando la platea è troppo sottile o posata su uno strato di suolo non sufficientemente compattato, si possono generare fenomeni di sprofondamento lento, noti come “creep”. Questo processo porta a un cedimento progressivo che compromette la stabilità dell’intera struttura.

  • COME PREVENIRLO: Per prevenirlo occorre una rigorosa analisi geotecnica del sito, con prove penetrometriche e una stima accurata della capacità portante del terreno, così da definire spessore e armatura adeguati.

Terreno non omogeneo

Anche la natura disomogenea del terreno può costituire una criticità. Suoli composti da strati misti (come quelli in sabbia e argilla, o rocce alternate a materiali di riporto) reagiscono in modo irregolare ai carichi dell’edificio. In queste condizioni la platea rischia di flettersi o addirittura di inclinarsi.

  • COME PREVENIRLO: Per evitare deformazioni e rotazioni è necessario eseguire prove in diversi punti dell’area di costruzione e, se i risultati evidenziano una scarsa uniformità, procedere con la stabilizzazione del sottofondo. L’impiego di strati drenanti o di materiali consolidanti consente di creare una base omogenea e sicura su cui poggiare la fondazione.
 

Come progettare correttamente una fondazione a platea

Il comun denominatore nei principali problemi con la fondazione a platea è la progettazione. Un’attenta progettazione, infatti, accompagnata da verifiche e controlli accurati in fase preliminare, si rivelano decisivi per prevenire queste problematiche, garantendo la durata e l’affidabilità della platea nel tempo.

La progettazione parte dalla cosiddetta indagine geotecnica. Si tratta di quella verifica preliminare, svolta con adeguati strumenti da geologi e ingegneri, che comprende indagini geotecniche, prove penetrometriche e analisi stratigrafiche per capire la composizione degli strati del suolo.

È fondamentale conoscere anche il livello della falda acquifera e la coesione del terreno, dati senza i quali non è possibile stabilire lo spessore adeguato né la tipologia più adatta di platea di fondazione.

Dopo la fase di indagine, l’attenzione si sposta sui calcoli strutturali in quanto bisogna valutare tutti i carichi che la fondazione dovrà sopportare (sia verticali sia orizzontali) tenendo conto delle possibili attività sismiche.

Per garantire la massima precisione si utilizzano software di modellazione agli elementi finiti o fogli di calcolo strutturale avanzati, strumenti indispensabili per dimensionare correttamente ogni dettaglio della platea edilizia.

Una volta definiti spessore e armatura, si passa a individuare le tecniche di rinforzo e protezione. Tra le soluzioni più comuni ci sono le reti elettrosaldate e le armature a doppia maglia, che donano maggiore resistenza meccanica.

Grande attenzione va rivolta anche ai giunti di dilatazione che sono essenziali per gestire le naturali deformazioni termiche della struttura, evitando fessurazioni nel tempo.

Per proteggere la platea dall’umidità del terreno si prevede l’applicazione di una barriera, come una guaina impermeabilizzante o un foglio di polietilene, per poi applicare un trattamento specifico contro le infiltrazioni.

 

Conclusione

Le fondazioni a platea sono una soluzione molto efficace e versatile nel settore dell’edilizia, in modo particolare per la realizzazione di edifici su terreni difficili o per quelli con carichi importanti.

Grazie alla loro capacità di distribuzione del peso, alla semplicità esecutiva e alla flessibilità progettuale, sono oggi una delle scelte più diffuse nel campo dell’edilizia civile e industriale. Se hai bisogno di progettarne una trova il miglior tecnico qualificato della tua zona così da assicurare al tuo progetto le basi solide che merita.

 

 

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