F-Gas: obblighi di intervento e come effettuare la comunicazione corretta

10 Giugno 2025 - Redazione

Vota

Voto 0 su 0 voti

Richiedi Preventivi

Gratuitamente e in 1 solo minuto.

fgas interventi articolo fgas interventi articolo fgas interventi articolo

F-Gas: interventi obbligatori e come comunicarli

Si parla spesso di tutela ambientale e lotta ai cambiamenti climatici, ma questa è una sfida che va combattuta con un approccio trasversale e non limitato solamente a una singola azione individuale.

Da questo punto di vista grande importanze la ricoprono i gas fluorurati, comunemente noti come F-Gas, la cui gestione è regolamentata non solo a livello nazionale ma anche europeo. Il motivo?

Si tratta di sostanze utilizzate in diversi settori: dalle apparecchiature di refrigerazione ai sistemi di condizionamento, dalle pompe di calore ai dispositivi antincendio.

La regolamentazione e gli obblighi vigenti sull’utilizzo dei gas fluorurati è motivata dalla necessità di limitare le emissioni nell’ambiente di sostanze ad alto potenziale di riscaldamento globale (GWP).

Queste sostanze, infatti, possono risultare dannose per l’atmosfera. Per questo motivo, la normativa europea e italiana ha introdotto obblighi specifici per tutti gli operatori del settore, dalle imprese installatrici ai proprietari degli impianti.

 

Cosa sono gli F-Gas e perché sono regolamentati?

fgas interventi

Propriamente i gas fluorurati sono una tipologia di sostanze chimiche sintetiche che include idrofluorocarburi (HFC), perfluorocarburi (PFC), esafluoruro di zolfo (SF6) e altre sostanze contenenti fluoro. La particolarità di questi F-Gas, che li ha resi così diffusi in diversi settori, è che hanno proprietà chimico-fisiche uniche. Sono infatti:

  • inerti
  • non tossici
  • non infiammabili
  • offrono eccellenti prestazioni termiche

Nel settore della refrigerazione e del condizionamento, gli F-Gas hanno sostituito i precedenti CFC e HCFC, eliminati per il loro impatto sull'ozono. Se però i gas fluorurati hanno risolto il problema dell'assottigliamento dello strato di ozono, dall'altro hanno introdotto una nuova sfida ambientale legata all'effetto serra. A oggi i gas fluorurati sono ampiamenti utilizzati per:

  • impianti di refrigerazione commerciale e industriale
  • sistemi di condizionamento per edifici residenziali e commerciali
  • pompe di calore per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria
  • apparecchiature di refrigerazione per trasporti
  • sistemi antincendio e di protezione
  • processi industriali specifici come solventi e propellenti

L’attenzione crescente nei confronti di questi gas, e che ha portato alla definizione di stringenti normative, è dovuta, come anticipato, al loro impatto ambientale. Il problema principale degli F-Gas, infatti, è nel loro elevatissimo potenziale di riscaldamento globale.

Mentre la CO2, tanto per fare un esempio, ha per definizione un GWP pari a 1, alcuni gas fluorurati possono avere valori di GWP superiori a 20.000.

Questo significa che una tonnellata di questi gas equivale all'emissione di 20.000 tonnellate di CO2 in termini di impatto sul riscaldamento globale.

Nonostante siano una percentuale relativamente piccola delle emissioni totali di gas serra, l’impatto specifico dei gas fluorurati è elevato, motivo per cui viene richiesto un controllo rigoroso. Le emissioni di F-Gas derivano prevalentemente da:

  • perdite durante l'uso degli impianti
  • operazioni di manutenzione inadeguate
  • dismissioni non corrette delle apparecchiature

Inoltre bisogna considerare la persistenza di questi gas nell'atmosfera. Molti F-Gas, infatti, hanno tempi di permanenza atmosferica che vanno da decenni a secoli. Si accumulano progressivamente e contribuendo all'effetto serra a lungo termine responsabile di quei cambiamenti climatici contro cui ci si sta impegnando da tempo.

Tra le misure di contrasto ai cambiamenti climatici c’è proprio la regolamentazione dei gas fluorurati. La normativa di riferimento è il Regolamento (UE) n. 517/2014, che ha sostituito il precedente regolamento del 2006, introducendo misure più stringenti per il controllo e la riduzione progressiva dell'uso di gas fluorurati.

Questo regolamento stabilisce un sistema di quote per la commercializzazione degli HFC, prevedendo una riduzione graduale fino all'80% entro il 2030.

In Italia la normativa europea è stata recepita attraverso il Decreto del Presidente della Repubblica n. 146/2018, che definisce le sanzioni per le violazioni degli obblighi previsti dal regolamento europeo.

Inoltre, il Decreto Ministeriale del 10 febbraio 2020 ha istituito la Banca Dati F-Gas nazionale, strumento considerato fondamentale per il monitoraggio e il controllo delle attività.

La normativa impone obblighi specifici sia per i produttori e gli importatori di gas e apparecchiature che per le imprese che si occupano di installazioni e manutenzioni, così come per tutti gli operatori che intervengono sugli impianti contenenti F-Gas.

 

Interventi obbligatori F-Gas: cosa prevedono?

Entrando più nel dettaglio: quali sono le diverse tipologie di interventi previsti dalla normativa F-Gas? La legge vigente individua diverse categorie di intervento:

  • installazione degli impianti contenti F-Gas
  • manutenzione degli impianti
  • controlli periodici delle perdite
  • recupero degli F-Gas

Installazione di impianti contenenti F-Gas

Ogni nuova installazione di apparecchiature contenenti gas fluorurati deve essere effettuata da personale qualificato e deve essere comunicata entro i termini previsti.

L'installazione include non solo il montaggio fisico dell'apparecchiatura, ma anche la messa in servizio, il caricamento del refrigerante, i test di funzionamento, la verifica della tenuta del circuito e la comunicazione delle quantità di gas utilizzate.

Manutenzione ordinaria e straordinaria

Le operazioni di manutenzione, si ordinaria che straordinaria, rappresentano la categoria più ampia di interventi. Controlli periodici, pulizie, sostituzioni di componenti minori e rabbocchi di refrigerante così come riparazioni, sostituzioni di componenti e modifiche al circuito frigorifero sono interventi nei quali si entra in contatto con i gas fluorurati e si può intervenire per eliminare e prevenire le perdite.

Controlli periodici delle perdite

A proposito di perdite, gli impianti contenenti quantità significative di F-Gas sono soggetti a controlli periodici per verificarne l'assenza. La frequenza di questi controlli dipende dalla quantità di gas contenuta nell'impianto e dalla presenza di sistemi di rilevamento automatico delle perdite.

Per impianti con più di 5 kg di gas fluorurati, per esempio, i controlli devono essere effettuati almeno una volta all'anno, mentre per quantità superiori a 50 kg la frequenza aumenta a sei mesi.

Recupero degli F-Gas prima dello smaltimento

Prima dello smaltimento di qualsiasi apparecchiatura contenente F-Gas, è obbligatorio recuperare completamente il gas fluorurato presente nel circuito. Questa operazione deve essere effettuata con attrezzature certificate e il gas recuperato deve essere rigenerato o smaltito attraverso procedure autorizzate e documentate.

Le figure professionali di riferimento

Grande importanza va poi rivolta a coloro che intervengono sugli impianti che utilizzano gas fluorurati e che hanno, quindi, una responsabilità enorme per ridurne l’impatto ambientale. Per questo motivo la normativa definisce i requisiti per le diverse figure professionali coinvolte.

Per quel che riguarda i tecnici che effettuano interventi sugli impianti contenenti gas fluorurati, la legge prevede che questi siano in possesso del cosiddetto patentino F-Gas. Questo si ottiene dopo aver partecipato e seguito corsi di formazione specifici e aver superato esami sia teorici che pratici.

La legge regolamenta anche le imprese definendo certificate quelle che non solo hanno al loro interno personale qualificato, ma anche che utilizzano attrezzature adeguate e dimostrano di essere in possesso di competenze tecniche e organizzative adeguate. Inoltre le imprese certificate devono mantenere un registro degli interventi effettuati e garantire la formazione continua del personale.

 

Come comunicare gli interventi obbligatori?

Abbiamo più volte fatto riferimento all’aspetto documentale e alla necessità di registrare e comunicare tutti gli interventi svolti nei quali si è gestito sui gas fluorurati. A questo proposito in Italia esiste la banca dati F-Gas. È il centro nevralgico del sistema di monitoraggio nazionale per il controllo dei gas fluorurati.

È una piattaforma digitale che raccoglie tutte le informazioni relative agli F-Gas presenti sul territorio nazionale ed è stata istituita dal Ministero dell'Ambiente e gestita dall'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Nella Banca Dati sono raccolte le informazioni su:

  • quantità di gas fluorurati immesse al consumo
  • apparecchiature contenenti F-Gas presenti sul mercato
  • interventi effettuati su impianti e apparecchiature
  • operatori economici che commercializzano o utilizzano gas fluorurati
  • tecnici e imprese certificate per gli interventi.

L'accesso alla Banca Dati è riservato agli operatori registrati che, una volta registrati, hanno l'obbligo di inserire tutti i dati relativi ai propri interventi nei tempi e nelle modalità previste dalla normativa. Ogni intervento deve essere comunicato attraverso la compilazione di schede specifiche che raccolgono tutti i dati tecnici rilevanti.

La procedura prevede l’utilizzo della piattaforma online della Banca Dati F-Gas utilizzando le interfacce specifiche per ogni tipo di interventi. Inoltre il sistema esegue controlli automatici di coerenza sui dati inseriti e genera ricevute di avvenuta comunicazione che devono essere conservate come prova dell'adempimento.

La procedura di comunicazione degli interventi riguarda tutte le operazioni riguardanti i gas fluorurati, che devono essere registrate sul portale entro 30 giorni dalla conclusione dell’intervento. La violazione del termine di presentazione determina una sanzione.

È importante sottolineare che ogni comunicazione deve essere dettagliata e contenere informazioni precise su:

  • impianto oggetto dell'intervento (ubicazione, tipologia, caratteristiche tecniche)
  • tipo di intervento effettuato (installazione, manutenzione, controllo, dismissione)
  • quantità di gas fluorurati coinvolte (caricate, recuperate, smaltite)
  • tecnici che hanno effettuato l'intervento
  • eventuali anomalie riscontrate

La responsabilità che queste procedure vengano rispettate riguarda non solo i tecnici e le aziende certificate, ma anche i proprietari degli impianti contenenti gas fluorurati. Questi, infatti, hanno l’obbligo di affidarsi a tecnici certificati con la verifica della validità delle certificazioni e la conservazione della documentazione che dimostra la qualifica degli operatori incaricati.

Inoltre i proprietari degli impianti hanno l’obbligo di avere un registro dettagliato di tutti gli interventi effettuati che deve contenere fatture, rapporti tecnici, certificati di conformità e ogni altro documento che attesti la corretta esecuzione delle operazioni.

Tra le responsabilità del proprietario c’è anche quella di programmare, secondo le tempistiche previste, gli interventi di manutenzione e i controlli periodici.

 

Sanzioni in caso di mancata comunicazione

Abbiamo già fatto riferimento a come il mancato rispetto delle normative sulla comunicazione degli interventi F-Gas comporti una sanzione. La mancata comunicazione degli interventi alla Banca Dati F-Gas comporta sanzioni pecuniarie che possono arrivare fino a 10.000 euro per ogni violazione.

L'importo della sanzione viene determinato considerando diversi fattori che vanno dalla gravità della violazione alla quantità di gas fluorurati coinvolte passando per l’eventuale reiterazione della violazione e il comportamento assunto dal soggetto sanzionato durante le verifiche.

A essere oggetto di sanzioni sono anche le comunicazioni effettuate con dati incompleti, errati o fuorvianti. In questi casi le sanzioni possono variare da 1.000 a 6.000 euro, ma possono essere aumentate in caso di falsificazione dei dati.

Oltre alle sanzioni di tipo pecuniario, possono essere applicate anche quelle accessorie relative alla sospensione temporanea delle certificazioni, all'obbligo di frequentare corsi di aggiornamento specifici, alla pubblicazione della violazione su registri pubblici e nei casi più gravi anche alla revoca delle abilitazioni professionali.

 

Consigli pratici per rispettare la normativa

Il mancato rispetto degli obblighi in materia di gas fluorurati comporta rischi che vanno ben al di là dell’aspetto prettamente economico della sanzione. Vi sono, infatti, conseguenze sulla reputazione dell’azienda (in settori in cui spesso la fiducia dei clienti è fondamentale) e il rischio di andare incontro anche a responsabilità di natura civile e penale che si configurano nel caso in cui l’inadeguata gestione degli F-Gas ha comportato danni ambientali.

Per prevenire ed evitare questi problemi, è utile investire nell’organizzazione della documentazione, nella pianificazione degli interventi e nella collaborazione con professionisti qualificati.

Organizzazione della documentazione

Gestire bene la documentazione è essenziale per rispettare le normative ed evitare sanzioni. Per farlo in maniera efficace è utile:

  • Predisporre un registro degli interventi – Ogni operatore deve tenere un registro aggiornato con i dettagli su impianto, interventi, gas e tecnici coinvolti
  • Preferire un’archiviazione digitale – Meglio usare sistemi digitali organizzati e sicuri, con backup regolari e ricerca rapida
  • Gestire le scadenze – I software gestionali aiutano a ricordare scadenze, controlli periodici e rinnovi di certificazioni

Pianificazione degli interventi

Il successo di ogni strategia passa inevitabilmente dalla pianificazione ordinata degli interventi. Da questo punto di vista meglio:

  • Fissare i controlli programmati – Vanno pianificati in base alla frequenza prevista, ottimizzando tempi e spostamenti
  • Puntare sulla manutenzione preventiva – Programmare interventi regolari aiuta a prevenire guasti e ridurre i costi
  • Curare la gestione delle emergenze – È importante avere procedure chiare e tecnici reperibili per interventi urgenti

Collaborazione con professionisti qualificati

Come già analizzato, oltre a essere un obbligo normativo e una responsabilità legale, affidarsi a dei tecnici professionisti è indispensabile.

  • Rivolgersi a tecnici certificati – Verifica della regolarità e validità delle certificazioni
  • Formazione continua – Aggiornarsi è fondamentale per mantenersi in linea con normative in costante evoluzione
 

Conclusione

Abbiamo avuto modo di presentare gli obblighi normativi legati all’utilizzo degli F-Gas. Il rispetto della normativa vigente, per quanto rigoroso, è un passaggio fondamentale in termini di responsabilità civile e imprenditoriale nei confronti dell’ambiente e delle nuove generazioni.

Non può essere un’attività affidata al caso né qualcosa di trascurabile o gestibile senza la massima attenzione e consapevolezza. È un lavoro anche questo, ma è indispensabile e vantaggioso per tutti.

Affidati a tecnici specializzati e certificati per tutti gli interventi su impianti contenenti F-Gas: la conformità normativa non è un fastidio, ma un investimento per il futuro della tua attività.

 

 

Richiedi Preventivi

Gratuitamente e in 1 solo minuto.