Detrazioni fiscali per infissi: come funzionano

19 Luglio 2022 - Redazione

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Scopriamo tutte le detrazioni sugli infissi da quelle al 50% a quelle al 65%

Quando si parla di infissi il pensiero corre immediatamente alle detrazioni fiscali cui è possibile accedere per poter risparmiare sui costi di acquisto e installazione. Quella delle detrazioni fiscali è una disciplina molto delicata sia perché cambia repentinamente sia perché per poterne usufruire è necessario disporre di requisiti personali e specifiche tecniche relative al prodotto che si acquista. Ecco perché è fondamentale fare il punto della situazione.

 

Agevolazione e detrazioni fiscali sugli infissi: cosa sono

Partiamo dal comprendere cosa sono le detrazioni fiscali. In maniera molto sintetica le detrazioni sono delle riduzioni sui costi IRPEF che ogni contribuente deve pagare sulle spese sostenute nel corso dell’anno. Esistono lavori e tipologie di intervento, specialmente quelli di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, verso cui lo Stato riconosce una sorta di rimborso. Questo significa che chi esegue quei lavori paga l’importo completo e poi scarica dalle tasse (cioè porta queste spese in detrazione) una percentuale variabile di quanto speso.

 

Come sono cambiate le detrazioni fiscali per gli infissi

Come anticipato queste agevolazioni fiscali sono cambiate nel corso del tempo. La normativa che ha disciplinato questo tipo di agevolazioni risale al 1998 e ogni anno sono state modificate o aggiornate le caratteristiche e i requisiti d’accesso.

Bonifico per detrazioni fiscali infissi  

Detrazioni fiscali ristrutturazioni edilizie: dal 1998 al 2017

 

Detrazioni fiscali 1998-1999

In questo periodo, secondo quanto definito dalla Legge 449/1197, per i lavori di ristrutturazione edilizia era prevista una detrazione fiscale del 41% per un tetto massimo di spesa di 150.000€ per ogni unità immobiliare per ogni persona.

 

Detrazioni fiscali 2000-2001

L’aliquota in questo biennio è scesa al 36% mantenendo il medesimo tetto di spesa di 150.000€.

 

Detrazioni fiscali 2003

Un sostanziale cambiamento avviene con la Legge 289/2002 che pur mantenendo l’aliquota al 36% riduce significativamente il tetto massimo di spesa portandolo a 48.000€ per unità immobiliare per persona.

 

Detrazioni fiscali 2006

La Legge 266/2005 conferma il limite di spesa di 48.000€ a persona per immobile riportando l’aliquota al 41%.

 

Detrazioni fiscali 2007-2012

In questo quinquennio l’aliquota delle detrazioni fiscali è tornata al 36% per un tetto massimo di spesa di 48.000€ per immobile.

 

Detrazioni fiscali 2012-2016

Gli interventi normativi hanno aumentato l’aliquota al 50% così come il tetto massimo di spesa che raggiunse i 96.000€ per immobile.

 

Detrazioni fiscali 2017

Nel 2017 la Legge 232/2016 introduce aliquote variabili mantenendo il tetto massimo di spesa di 96.000€ per immobile.

  Detrazione fiscale per sostituzione infissi

Detrazioni fiscali risparmio energetico: dal 2007 al 2017

 

Detrazioni fiscali 2007-2012

La legge 296/2006 stabilisce un tetto massimo di spesa del 55%.

 

Detrazioni fiscali 2013-2016

Il Decreto Legge 63/2012 e la Legge 90/2013 portano al 65% la percentuale dell’aliquota delle detrazioni.

 

Detrazioni fiscali 2017

A partire dal 2017 la Legge 232/2016 introduce aliquote variabili per questo tipo di lavori.

 

Quali sono le detrazioni fiscali sugli infissi

Per il 2022 sono fondamentalmente due le detrazioni fiscali per gli infissi: l’Ecobonus del 50% e il Superbonus del 110%. È bene analizzarli più nel dettaglio per conoscerne le differenze, i requisiti e le caratteristiche.

 

Detrazione fiscale del 50%

Il Bonus Infissi 2022 consiste in una detrazione fiscale del 50% per la sostituzione di infissi allo scopo di determinare un miglioramento dell’efficienza energetica; questo bonus quindi non si applica per la prima installazione. Rientrano in questo ecobonus porte e finestre esterne, persiane, scuri e avvolgibili (purché sostituiti insieme alle finestre), zanzariere e tende da sole (ma che non devono essere orientate verso nord).

La detrazione fiscale si applica nella misura del 50% di quanto speso (e nel computo rientrano anche i costi di progettazione, della mano d’opera e delle relative opere professionali) e l’importo viene suddiviso in dieci rate di pari importo che verranno recuperate nelle successive dichiarazioni dei redditi.

L’Ecobonus può essere richiesto dal proprietario dell’immobile (o da chi detiene su di esso un diritto reale) compilando la relativa modulistica e inviandola telematicamente attraverso il portale ENEA. È fondamentale ricordare che alla pratica vanno allegate anche tutte le fatture d’acquisto e le relative ricevute di pagamento che deve essere effettuato tramite modalità tracciabile (bonifico) all’interno del quale indicare il codice fiscale di chi ha diritto alla detrazione, il codice fiscale o la partita IVA della ditta che esegue i lavori e la causale del versamento.

 

Superbonus del 110%

Discorso leggermente diverso per il cosiddetto Superbonus del 110%. Il meccanismo è il medesimo, ma sono due le principali differenze: il tipo di lavori e la modalità di fruizione della detrazione fiscale.

L’ecobonus del 110%, infatti, prevede due tipologie di lavori: quelli trainanti e quelli trainabili. La sostituzione degli infissi rientra tra quelli trainabili, motivo per cui per usufruire di questa detrazione fiscale è necessario eseguire il lavoro trainabile contestualmente a uno trainabile. Tra questo rientrano i lavori relativi all’isolamento termico e coibentazione degli edifici e quelli per la sostituzione degli impianti di climatizzazione.

A differenza dei tradizionali Ecobonus il Superbonus del 110% aggiunge la possibilità, oltre alla detrazione fiscale in 10 anni, aggiunge la possibilità di cedere il credito maturato o di utilizzarlo come sconto in fattura, monetizzando immediatamente il risparmio. Va anche aggiunto che per i lavori non di edilizia libera e per un valore superiore ai 10000€ vanno richiesti anche il visto di conformità e l'asseverazione di congruità dei prezzi. Per i limiti di spesa bisogna considerare il tipo di infisso (con o senza schermatura solare, con o senza sistema oscurante, eccetera) e la zona climatica (quelle dalla A alla F in cui è stata divisa l’Italia). Per richiedere un preventivo accurato e senza impegno per il cambio dei vostri infissi , potete rivolgervi a Quotalo.it.

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