Cartello di cantiere: obbligo anche in caso di SCIA?

01 Ottobre 2025 - Redazione

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Cartello di cantiere: obbligatorio anche con SCIA?

Quante volte camminando per le strade delle nostre città, in presenza di un nuovo cantiere abbiamo visto il relativo cartello all’ingresso? Tutte le volte, essendo un obbligo espressamente previsto dalla legge e che ha come obiettivo quello di garantire trasparenza e sicurezza delle attività svolte all’interno di quel cantiere.

Non a caso deve essere posto in maniera visibile all’ingresso del cantiere e contenere le informazioni essenziali non solo per le autorità competenti e i soggetti coinvolti nel lavoro, ma anche per tutti i cittadini. Il cartello di cantiere deve infatti permettere a chiunque di identificare i responsabili del progetto e i relativi riferimenti legati.

La legge italiana prevede che il cartello di cantiere sia affisso nei lavori soggetti a permesso di costruire. Ma cosa accade se i lavori sono avviati tramite la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, la famosa SCIA?

Considerando anche che la SCIA è uno strumento molto utilizzato per i lavori edilizi di media entità è importante capire come comportarsi per rispettare la normativa vigente ed evitare problemi e sanzioni.

 

Cosa dice la normativa sul cartello di cantiere?

cartello cantiere

In Italia la legge che regola l’obbligo del cartello di cantiere è il DPR 380/2001, ovvero il noto Testo Unico dell’Edilizia. All’articolo 27 comma 4 si legge:

Gli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria, ove nei luoghi in cui vengono realizzate le opere non sia esibito il permesso di costruire, ovvero non sia apposto il prescritto cartello, ovvero in tutti gli altri casi di presunta violazione urbanistico-edilizia, ne danno immediata comunicazione all'autorità giudiziaria, al competente organo regionale e al dirigente del competente ufficio comunale, il quale verifica entro trenta giorni la regolarità delle opere e dispone gli atti conseguenti.

Di per sé, quindi, il Testo Unico dell’Edilizia prevede l’obbligo del cartello di cantiere solamente per i lavori soggetti a permesso di costruire. In realtà anche alcuni interventi avviati con la SCIA sono da alcuni regolamenti comunali e da circolari interpretative oggetti dello stesso obbligo.

Ricordiamo infatti che la SCIA è un titolo abilitativo che consente l’esecuzione di lavori edilizi tramite una semplice dichiarazione del responsabile che si assume la responsabilità della conformità degli interventi.

Nonostante sia una semplificazione del permesso di costruire e un titolo abitativo meno complesso, la SCIA attiva comunque un procedimento amministrativo che deve essere riconoscibile e trasparente agli occhi dell’autorità e dei cittadini. Per questo in alcuni casi è previsto comunque il cartello di cantiere.

In generale l’indicazione, salvo esplicita deroga del Comune di competenza, è che l’esposizione del cartello di cantiere è obbligatoria anche per i lavori soggetti a SCIA. Questo vale sia per ristrutturazioni che per gli ampliamenti non strutturali, i cambi di destinazione d’uso e le altre opere che, pur non richiedendo un permesso di costruire vero e proprio, modificano in modo rilevante l’immobile.

 

Contenuti obbligatori del cartello di cantiere

A questo punto è importante comprendere cosa deve contenere il cartello di cantiere. Questo, infatti, non è un mero avviso di “lavori in corso” con l’indicazione della data prevista di fine degli interventi. il cartello di cantiere, infatti, deve contenere una serie di informazioni dettagliate, aggiornate e verificabili.

Questo impone la legge. A titolo esemplificativo in ogni cartello di cantiere deve essere presente:

  • dati del committente
  • dati dell’impresa esecutrice
  • nome del direttore dei lavori
  • descrizione sintetica dei lavori
  • riferimento al titolo abilitativo
  • durata prevista dei lavori
  • responsabile della sicurezza

Nel cartello di cantiere vanno indicati in modo completo il nome del soggetto, pubblico o privato, che ha commissionato i lavori e, se necessario, il riferimento alla proprietà dell’immobile.

Occorre riportare la ragione sociale, l’indirizzo e il numero di iscrizione alla Camera di Commercio o al Registro Imprese dell’impresa esecutrice. Deve essere presente il nominativo del direttore dei lavori, tecnico responsabile della corretta esecuzione del progetto secondo le normative vigenti, e una descrizione sintetica dell’intervento, per esempio “ristrutturazione edilizia con ampliamento volumetrico” o “realizzazione di pergolato in legno”.

È necessario indicare anche il numero di protocollo e la data della SCIA o di altro titolo abilitativo, con l’eventuale nominativo del tecnico che ha redatto la pratica. Vanno poi specificati il periodo di inizio e di fine lavori, utile per i controlli temporali e fiscali, e il nominativo del coordinatore per la sicurezza, se previsto dal D.Lgs. 81/2008 nei cantieri in cui operano più imprese.

  • IMPORTANTE: Anche solo l’assenza di uno solo di questi elementi costituisce violazione e può provocare una sanzione.
 

Sanzioni e conseguenze per mancata esposizione

A proposito di sanzioni, è fondamentale chiarire due aspetti. Il primo che l’esposizione del cartello di cantiere non è una formalità e che oltre a essere completo deve essere esposto in maniera stabile e visibile.

Il secondo punto è che il mancato rispetto di questi obblighi genera conseguenza, non solo amministrative, su più figure. A essere coinvolti, seppur a diverso titolo, nell’obbligo di esposizione del cartello di cantiere, sono sia il proprietario e committente dei lavori che il direttore dei lavori e la stessa impresa che esegue l’intervento.

Il committente, cioè il proprietario o chi ha incaricato i lavori, è tenuto a far esporre il cartello completo e aggiornato. Anche il direttore dei lavori deve controllare che i dati siano corretti e ben visibili in quanto se non vigila o non segnala gli eventuali problemi, può essere sanzionato.

Infine l’impresa che esegue i lavori può essere multata se le informazioni che la riguardano, come ragione sociale o iscrizione alla Camera di Commercio, risultano inesatte.

Le sanzioni variano da comune a comune, ma di solito prevedono una multa amministrativa e, nei casi più gravi, la sospensione dei lavori finché la situazione non viene regolarizzata.

Le conseguenze per chi non espone il cartello di cantiere o riporta informazioni errate dipendono dai regolamenti edilizi del comune e dalle verifiche delle autorità. Nella maggior parte dei casi le amministrazioni possono applicare una sanzione amministrativa che di solito va da circa 100€ fino a 1.000€, in base alla gravità della violazione.

In presenza di irregolarità più rilevanti la Polizia municipale o l’ASL possono disporre la sospensione dei lavori fino a quando la situazione non viene corretta. È possibile anche che l’Ufficio tecnico comunale avvii accertamenti fiscali o chieda documentazione aggiuntiva per verificare la regolarità dell’intervento edilizio.

Quando le inadempienze riguardano i professionisti incaricati, come il direttore dei lavori, l’amministrazione può trasmettere una segnalazione all’Ordine professionale di appartenenza (ingegneri o architetti), aprendo la strada a eventuali provvedimenti disciplinari.

L’assenza del cartello crea inoltre problemi nel lungo periodo in quanto può ostacolare la regolarizzazione dell’immobile in caso di compravendita o di controlli urbanistici, rallentando le pratiche catastali e notarili e riducendo la commerciabilità della proprietà.

 

Come realizzare un cartello di cantiere efficace

L’ultimo aspetto da affrontare riguarda il modo in cui realizzare il cartello di cantiere. L’attenzione all’aspetto non è una questione prettamente d’immagine (per quanto importante), ma risponde anche da questo punto di vista alla necessità di adempiere gli obblighi di legge per cui questo è uno strumento per comunicare informazioni molto importanti su un dato lavoro.

Per essere davvero utile e conforme alle norme, quindi, il cartello di cantiere deve rispettare alcuni requisiti tecnici e formali che ne garantiscano la leggibilità e la durata. Le dimensioni hanno un ruolo importante ed è quindi preferibile prevedere un formato di almeno 70 x 100 cm in quanto è quello che assicura che il testo resti visibile anche in aree aperte e trafficate. Per quel che riguarda i materiali i più indicati sono il PVC espanso, l’alluminio composito o la plastica rigida, che sono resistenti agli agenti atmosferici e in grado di rimanere integri per tutta la durata dei lavori.

Da questo punto di vista è necessario anche che la stampa sia in grado di sopportare pioggia, vento, esposizione solare e sbalzi di temperatura. Per questo è consigliato l’impiego di vernici protette dai raggi UV o di pellicole che impediscono lo sbiadimento. Anche il posizionamento è determinante con il cartello che va collocato in un punto ben visibile e facilmente accessibile, per esempio all’ingresso del cantiere o sul ponteggio, a un’altezza di circa un metro e mezzo dal suolo.

Infine non va trascurato l’elemento personalizzazione. Soprattutto per le imprese edili che svolgono più lavori, avere un formato, un layout o un template predefinito cui modificare solo i dati, non solo accelera la realizzazione del cartello, ma dà anche continuità al proprio lavoro. D’accordo con chi si occuperà della stampa, è possibile (anche facendo ricorso a servizi online) inserire il logo dell’impresa edile, adottare particolari colori, distribuire il testo in modo coerente così da ottenere un risultato davvero professionale.

  • Consiglio: per i lavori su immobili condominiali, è buona norma indicare anche il numero civico e l’appartamento interessato, nel caso in cui i lavori non coinvolgono l’intero edificio.
 

Realizza il tuo cartello di cantiere con l’aiuto di un professionista

Come abbiamo avuto modo di approfondire il cartello di cantiere è uno strumento fondamentale che deve essere approcciato con estrema cura e attenzione e non come un fastidio burocratico.

Oltre a essere obbligatorio per legge, sia per i lavori soggetti a permesso di costruire che quelli con la SCIA, è fondamentale per comunicare i dati dei lavori e delle figure coinvolte. Con un cartello di cantiere ben fatto non solo si evitano sanzioni, ma si dimostra la correttezza del modo di lavorare e si investe sull’autorevolezza della propria impresa

Se hai in programma dei lavori edili rivolgiti a Quotalo, un portale che ti aiuta a trovare un professionista dedicato per individuare i dati da inserire nel cartello e realizzarne uno perfetto da affiggere all’ingresso del cantiere.

 

 

 

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