Avvocato per risarcimento danni da intervento chirurgico: tutto quello che c'è da sapere e come fare per richiedere una consulenza.
04 Ottobre 2022 - Redazione
Avvocato per risarcimento danni da intervento chirurgico: tutto quello che c'è da sapere per ottenere il giusto risarcimento
Qualsiasi intervento chirurgico espone il paziente ad un rischio ineliminabile. Ciò significa che tutti gli interventi, anche quelli più semplici, possono causare dei danni a chi viene operato. Cosa fare in questo caso? Per ottenere una adeguata tutela risarcitoria è necessario agire in giudizio.
I motivi che possono causare gli errori medici sono svariati, ad esempio la trascuratezza del professionista, la scarsa attenzione nell’eseguire l’attività, oppure imprudenza o scarsa esperienza del sanitario. Ebbene, in questi e molti altri casi ancora, è fondamentale rivolgersi ad un avvocato specializzato nel settore della malasanità.
- Indice contenuti
- Come denunciare un intervento chirurgico
- Quanto tempo si ha per fare causa all'ospedale
- Tabella risarcimento danni intervento chirurgico
- Risarcimento danni per intervento chirurgico sbagliato
- Avvocato per risarcimento danni da intervento chirurgico
Come denunciare un intervento chirurgico
È possibile sporgere una denuncia sia in forma orale che in forma scritta. In quest’ultimo caso è necessario che l’atto di denuncia sia sottoscritto dal denunciante o da un suo procuratore. Nel secondo caso, invece, l’ufficiale di polizia giudiziaria, o direttamente il Pubblico Ministero, raccoglie la denuncia orale e ne redige l’apposito verbale scritto. Per quanto concerne la querela, invece, la persona offesa dal reato, o il suo legale rappresentante, deve fare una espressa richiesta di punizione contro il colpevole del fatto previsto dalla legge come reato (ovviamente non procedibile d’ufficio).
Pertanto, la querela è diversa dalla denuncia la quale, diversamente dalla prima, può limitarsi alla mera esposizione del fatto costituente reato perseguibile d’ufficio. Viceversa, la querela oltre a rappresentare una notizia concernente il fatto-reato, rappresenta anche una condizione di procedibilità.
Quanto tempo si ha per fare causa all'ospedale
Il diritto di richiedere il risarcimento del danno causato da responsabilità medica è soggetto alle regole generali poste dall’ordinamento in tema di prescrizione. Ciò significa, in parole povere, che è necessario rispettare un preciso limite temporale entro il quale è possibile convenire in giudizio l’ospedale. Pertanto, in sede civile, è possibile fare causa alla struttura nosocomiale entro 10 anni, termine ordinario di prescrizione, dall’evento lesivo, ai sensi dell’art. 2946 c.c.
Per agire in sede penale invece occorre distinguere: in caso di reati di lesioni personali colpose derivanti da un episodio di malasanità, è possibile sporgere querela entro e non oltre 90 giorni dal giorno in cui si è venuti a conoscenza del fatto. Viceversa, in caso di morte del paziente, essendo quest ultimo un reato non perseguibile su querela, la denuncia non è soggetta ad alcun limite temporale.
Tabella risarcimento danni intervento chirurgico
Il calcolo del quantum del risarcimento del danno da malasanità non viene effettuato discrezionalmente dal giudice. Questo infatti deve attenersi ai criteri fissati dall’art. 7 della Legge Gelli n. 24/2017. Ciò significa fondamentalmente che il danno conseguente da malasanità va risarcito sulla base di apposite tabelle predisposte per la liquidazione del danno biologico, espressamente previste dagli art. 138 e 139 del Codice delle assicurazioni private.
Tuttavia, tale criterio di calcolo vale esclusivamente per i casi di lesione di lieve entità. In caso di lesioni di non lieve entità, invece, i giudici si attengono ai criteri tabellari c.d. ordinari per la liquidazione del danno alla salute previsti dalle tabelle del Tribunale di Milano.
Risarcimento danni per intervento chirurgico sbagliato
Come sopra anticipato, ogni intervento chirurgico mette in pericolo il paziente. Questo perché anche il professionista più esperto e con più esperienza può commettere un errore che potrebbe mettere a repentaglio la vita del paziente. Generalmente, in ossequio al dato prasseologico, gli errori medici vengono distinti a seconda delle fasi in cui si presentano con maggiore frequenza. Ad esempio, nella fase pre-operatoria gli errori più frequenti sono dovuti a causa di diagnosi errate o prescrizioni di interventi chirurgici non necessari. Nella fase operatoria, invece, rilevano gli errori di esecuzione, ovvero quelli commessi in occasione dell’intervento chirurgico per disattenzione, scarsa preparazione e simili.
Tra gli errori più diffusi figurano la perforazione o lesione di organi, l’errata esecuzione dell’anestesia, la lesione di nervi e tessuto circostante l’area interessata dall’intervento, la sezione di arterie e l’aver dimenticato oggetti nel corpo del paziente. Infine, per quanto riguarda la fase post-operatoria, gli errori concernono la gestione del paziente ed il suo decorso clinico. Tra gli errori più frequenti è possibile citare l’errata vigilanza del paziente oppure l’erronea gestione di eventuali complicazioni post-operatorie.
Avvocato per risarcimento danni da intervento chirurgico
I danni causati dalla malasanità sono suscettibili di essere risarciti. Tuttavia, per poter ottenere l’adeguato risarcimento è di cruciale importanza mettersi in contatto fin da subito con un avvocato specializzato in questo particolare settore. Le cause di malasanità, infatti, sono spesso estremamente complesse, specie se si considera che provare la colpa medica non è affatto semplice.
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