L'avvocato d'affari: la figura legale specializzata in assistenza alle imprese

19 Settembre 2017 - Redazione

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Attività di fusione e acquisizione societaria, che abbiano ad oggetto intere aziende o solo partecipazioni, si basano su un interesse reciproco di due entità societarie; affinché però si arrivi a concretizzare l’obiettivo comune sono necessari una serie di atti che, è bene sottolinearlo, necessiterebbero, sin dai prodromi, della presenza di figure debitamente formate e competenti: in poche parole di un avvocato d’affari

Questo, in ragione del fatto che la firma di un qualsiasi documento, anche nei momenti iniziali di una trattativa di business, può determinare effetti giuridicamente rilevanti e vincolanti. Si pensi ad una “lettera d’intenti”, cioè quel documento sottoscritto dalle parti che rappresenta il viatico tra una dimensione puramente verbale della trattativa e quella scritta, definitiva, contrattuale: è fondamentale che anch’essa venga preparata correttamente, nell’interesse di entrambe le parti. E ancora prima, si rifletta sull’accordo di non divulgazione (o di riservatezza, confidenzialità o segretezza, che dir si voglia), che rappresenta un negozio giuridico col quale le parti si impegnano a mantenere nascoste determinate informazioni, anche di natura tecnica, segreti industriale, e/o informazioni commerciali non pubbliche, pena una sanzione.

Proprio per il fatto che sussistono conseguenze giuridiche, e non si sta quindi parlando nell’ambito della mera comunicazione spiccia, è opportuno, se non doveroso, sin dall’avvio delle trattative, adottare “comportamenti” valutati, affidandosi alla competenza di un avvocati d’affari, che è necessario coinvolgere sin dall’inizio delle trattative, perché solo in questo modo i business man e i vertici aziendali potranno beneficiare del bagaglio concettuale che al giurista d’affari viene dalla conoscenza del Diritto Civile, e in particolare del Diritto dei contratti e delle obbligazioni. E anche perché, solo seguendo fin dai prodromi le questioni avanzate da entrambe le parti, il professionista potrà svolgere un lavoro di “rifinitura” in itinere realmente efficace che, partendo dalle richieste delle Parti, possa giungere ad una versione definitiva dell’accordo che sia interamente apprezzabile.

Se volessimo provare a sintetizzare le capacità di un avvocato d’affari potremmo dire che, alle competenze degli avvocati “tradizionali”, essi affiancano abilità particolari, come la capacità di problem solving, le conoscenze tecnico-giuridiche specifiche nell’ambito del diritto societario e commerciale, l’impiego di strumenti mutuati dalla prassi di ordinamenti stranieri e mercati più evoluti (quelli anglosassoni e americani in particolare, che si caratterizzano per una una radicata tradizione di business lawyer).

Dunque, la sua pratica non ha per teatro le cancellerie e gli uffici giudiziari, non riguarda il contenzioso, la scrittura di atti o l’applicazione della procedura (civile o penale), ma piuttosto un’attività finalizzata alla massimizzazione del valore competitivo di un’azienda, senza per questo prescindere dal pieno rispetto delle regole giuridiche.

Chi pensasse che si tratta di una figura giuridica di nicchia dovrà ricredersi: il ricorso alla sua professionalità è ormai un’esigenza ampiamente compresa e soddisfatta anche nelle aziende italiane (purché di grosse dimensioni), tant’è che il 48% di esse (poco meno della metà) si affida a questa figura legale specializzata in assistenza alle imprese, con un livello di soddisfazione che si attesta all’80%. Nel caso in cui l’organigramma dell’impresa comprenda già un avvocato interno, il ricorso al Giurista d’impresa coincide con la realizzazione di progetti ad hoc (come ad esempio le fusioni); in caso contrario, gli specialisti di questioni legali aziendali esterni danno supporto anche per attività quotidiane (ad esempio in materia di contratti).

È chiaro che si tratta di una professionalità che rappresenta un costo per l’imprenditore e l’Azienda: ma non solo è un esborso sicuramente più contenuto (e meglio speso) di quanto accadrebbe in caso di contenzioso (pensate cosa possa significare, in termini sia economici che di immagine, il furto di un’idea commerciale che incautamente non è stata protetta con un brevetto e che non è nemmeno stata blindata, al momento opportuno, quello dell’apertura della trattativa, con un non-disclosure agreement)… si tratta anche di un fattore che viene curato in modo particolare dalla nostra piattaforma: l’idea alla base di Quotalo è infatti quella di rendere globalmente accessibili una serie di servizi professionali qualificati che, per ragioni diverse (economiche piuttosto che “logistiche”, attribuibili alla frammentazione dei mercati) potrebbero restare esclusi ad alcune fasce di popolazione.

È proprio per questo che abbiamo reso quanto mai semplice assicurarsi un contatto diretto con differenti esperti, tra cui quelli dell’aria legale, per cui si potrà agevolmente chiedere ad un giurista d’impresa di fornirci la sua consulenza, non prima di avergli chiesto di quantificare la sua parcella…

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