Come migliorare l'accessibilità della propria abitazione?

04 Aprile 2022 - Redazione

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È POSSIBILE, SENZA INTERVENTI INVASIVI E CON AGEVOLAZIONI FISCALI

L’accessibilità di edifici e spazi pubblici, ma anche di abitazioni e complessi residenziali, è uno dei principi fondamentali dello sviluppo urbano, oltre che un diritto inalienabile di tutti i cittadini. Lo Stato nel tempo ha legiferato in modo mirato sul superamento delle barriere architettoniche, come con la legge 13 del 1989 e il Decreto 236 dello stesso anno, in cui sono contenute tutte le indicazioni operative per progettisti e costruttori.

Se è vero che la situazione attuale nelle città è migliorata e l’attenzione alla fruibilità degli spazi pubblici da parte di tutti è abbastanza alta, non si può dire lo stesso nelle abitazioni private, specialmente negli edifici di antica costruzione, che hanno bisogno di interventi di ristrutturazione invasivi e costosi per abbattere le barriere architettoniche. Rendere la casa accessibile significa adeguarla alle caratteristiche e ai bisogni di chi la abita, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita. Significa soprattutto garantire il diritto all’autonomia domestica per le persone con vari tipi di disabilità o limitazioni motorie, per anziani e persone con inabilità a causa di patologie croniche, ma non solo.

La casa accessibile viene incontro anche alle esigenze delle diverse fasi della vita di una famiglia, come la gravidanza e l’arrivo di bambini. Presidi ormai sempre più diffusi e indispensabili per abbattere le barriere architettoniche sono i montascale e i miniascensori. KONE, azienda leader globale nella progettazione e produzione di ascensori, scale e tappeti mobili, ha dedicato a questo settore una linea specifica: Kone Motus, che comprende montascale a poltroncina e a pedana e miniascensori per tutti gli ambienti e tutte le esigenze. Il montacarichi a pedana Fluido e il montascale a poltroncina Vivace rappresentano la soluzione ideale per favorire la “mobilità verticale” delle persone.

montascale a pedana
 

Entrambi possono essere utilizzati in ambienti interni ed esposti, disponibili in una varietà di misure, colori e finiture personalizzabili, dal design moderno e di facile installazione. Armonico, Armonico Leggero e Dinamico sono i miniascensori domestici, da interni e da esterni, ideali da installare in abitazioni che si sviluppano su più livelli, spesso senza dover affrontare interventi strutturali.

Le due linee Armonico e Dinamico si integrano perfettamente negli spazi preesistenti, diventando anche elementi di arredo di pregio, grazie al design innovativo e alla cura dei dettagli. Sono impianti silenziosi e a basso consumo energetico, si installano in appoggio sul pavimento e contribuiscono ad aumentare il valore dell’immobile, dal momento che risolvono permanentemente il problema delle barriere architettoniche. KONE Motus mette a disposizione un servizio di consulenza gratuito per la scelta del dispositivo più adatto e per eventuali consigli su forme di finanziamento e agevolazioni fiscali.

Tema, quest’ultimo, non trascurabile considerate le diverse opportunità a disposizione. Il “bonus ascensori” compreso nel Superbonus 110%, relativo alle spese per l’acquisto di ascensori, miniascensori, montascale e montacarichi, può essere richiesto dal 1° gennaio 2021 come intervento trainato, ovvero solo se eseguito insieme a uno dei cosiddetti interventi trainanti come l’installazione di un cappotto termico o di un impianto fotovoltaico (efficientamento energetico).

Ancora, agevolazioni sull’IVA, ridotta al 4% per l’acquisto di piattaforme elevatrici e montascale idonei al superamento delle barriere architettoniche per le persone con ridotta mobilità motoria e detrazione del 19% “per l’acquisto di mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, al sollevamento delle persone con capacità ridotte di movimento autonomo”, secondo la Legge 13 del 1989.

Dal momento che l’installazione di ausili per persone con difficoltà motorie rientra anche nel 50% per le ristrutturazioni edilizie, la detrazione del 19% si applica solo all’eventuale eccedenza della quota di spesa per la quale è stata richiesta la detrazione sulla ristrutturazione. Insomma, rendere la propria casa accessibile è un investimento, sia per prevenire i propri bisogni futuri, sia per accrescere il valore dell’immobile, senza dover affrontare costi eccessivi, anzi usufruendo di sostegni e agevolazioni fiscali.

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