Stufa a pellet: quanto costa installarla e a chi affidarsi nella tua zona

05 Maggio 2025 - Redazione

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Installazione della stufa a pellet: benefici e costi da considerare

Il riscaldamento di un’abitazione può essere perseguito tramite diverse tipologie di impianti, non solo la tradizionale caldaia a condensazione. Negli ultimi anni, infatti, si sono diffuse diverse soluzioni, tra cui quella della stufa a pellet. Un sistema di riscaldamento che si propone come una valida soluzione soprattutto in termini di comfort termico e impatto ambientale.

Tra i principali vantaggi dell’installazione di una stufa a pellet ci sono la riduzione dei costi sulle bollette energetiche, un abbattimento delle emissioni inquinanti, un’elevata automazione e la possibilità di perseguire l’indipendenza energetica.

Il pellet, un combustibile a base di segature, ha costi generalmente inferiori rispetto al metano o al GPL. Inoltre è un combustibile ottenuto dal legno, in modo particolare dagli scarti di lavorazione. È quindi un materiale ecologico e rinnovabile con una bassa emissione di CO2, soprattutto nelle stufe di ultima generazione.

Il risparmio economico e la riduzione dell’impatto ambientale vanno poi di pari passo con la possibilità di poter contare su un impianto di riscaldamento autonomo e automatizzato che richiede poca manutenzione e che può funzionare per diversi giorni senza alcun tipo di intervento.

Una realtà, quindi, particolarmente interessante che merita di essere compresa nel dettaglio per poterne apprezzare i vantaggi e le reali potenzialità, così da fare una scelta consapevole per il riscaldamento della propria casa.

 

Come funziona una stufa a pellet?

 impianto stufe a pellet

 

Iniziamo con il dire che la stufa a pellet è un impianto il cui funzionamento si basa su un ciclo completamente automatizzato. Questo ciclo si occupa di bruciare combustibile per trasformarlo in calore. È un processo che si articola in cinque fasi:

  • accumulo del combustibile
  • alimentazione
  • accensione
  • regolazione della combustione
  • distribuzione del calore

Nella prima fase il pellet viene immagazzinato all’interno di un serbatoio integrato nella stufa per poi, tramite una coclea motorizzata, essere prelevati e convogliati (a seconda della potenza impostata) verso il braciere.

La terza fase prevede l’accensione della caldaia che, tramite una resistenza elettrica, innesca la combustione.

A questo punto entra in azione una centralina elettronica che gestisce il flusso di aria per la combustione e la pulizia dei fumi, così da ottimizzare il rendimento e garantire basse emissioni.

Infine il calore prodotto viene trasmesso o tramite irraggiamento o tramite ventilazione, raggiungendo la temperatura desiderata.

I principali componenti

Una stufa a pellet si avvale di diversi componenti:

  • braciere
  • serbatoio
  • coclea
  • ventola
  • sistema di scarico
  • pannello di controllo

Il braciere è dove avviene la combustione. È un componente realizzato in materiali refrattari così da ottenere un adeguato isolamento termico e una lunga durata.

Il serbatoio è invece il contenitore all’interno del quale viene conservato il pellet e può avere diverse capacità (da 15 kg a 50 kg). Dalla capienza del serbatoio si determina l’autonomia di funzionamento della stufa a pellet.

La coclea è il sistema di caricamento che permette di trasportare i pellet dal serbatoio al braciere. Da questo componente si determina la potenza termica della stufa in quanto è dalla velocità di rotazione della coclea che cambia la quantità di combustibile che viene erogata.

Laddove presente la ventola (o le ventole) permette di spingere l’aria calda nell’ambiente (o nelle canalizzazioni) così da ottenere il riscaldamento. Il sistema di scarico è composto da tubi in acciaio inox (o altri materiali isolanti) e svolge il compito di espellere verso l’esterno, nel rispetto dei requisiti di tenuta e tiraggio, le emissioni.

Infine la gestione dell’intera stufa a pellet è affidato a un pannello di controllo che, in combinazione con un termostato, consente di impostare gli orari di accensione e spegnimento della stufa a pellet, ma anche i programmi giornalieri e settimanali con la temperatura desiderata.

I modelli più recenti prevedono anche un modulo Wi-Fi per controllare e gestire la caldaia da remoto grazie alla connessione internet domestica.

 

Perché scegliere una stufa a pellet

I vantaggi di una stufa a pellet, come abbiamo avuto modo di analizzare, sono diversi. Dalla possibilità di riscaldare efficacemente la propria casa alla riduzione dell’impatto ambientale, passando per un ridotto consumo energetico e un’elevata semplicità di gestione.

Ma i veri motivi per cui scegliere una stufa a pellet emergono dal confronto con altri impianti di riscaldamento.

Stufa a pellet Caldaia a metano/GPL Stufa a legna  
Efficienza energetica 85–95% 90–95% 60–75%
Costo combustibile 4–6 € per sacco (15–20 kg) 0,7–1,0 €/m³ (metano) 150–200 €/m³ stero
Emissioni CO₂ Basse (combustibile rinnovabile) Medio-alte Più elevate, fumo visibile
Automazione Alta Media Bassa
Autonomia di funzionamento 12–72 ore (a seconda del serbatoio) Illimitata (collegamento rete gas) 6–12 ore
Gestione e manutenzione Semplice (pulizia cenere periodica) Manutenzione annuale obbligatoria Richiede carico manuale continuo
 

Tipologie di stufe a pellet e come scegliere quella giusta

Tra gli aspetti interessanti delle stufe a pellet è che ne esistono diverse tipologie che differiscono tra loro principalmente nel meccanismo di funzionamento. Abbiamo infatti:

  • stufe a pellet ventilate
  • stufe a pellet canalizzate
  • stufe a pellet idro (termostufe)

Nelle stufe a pellet ventilate vi è una o più ventole che si occupano di diffondere l’aria calda nell’ambiente circostante. Sono una soluzione vantaggiosa soprattutto per la capacità di riscaldare rapidamente un ambiente e si rivelano adatte soprattutto nelle stanze di medie dimensioni.

Le stufe a pellet canalizzate, invece, prevedono la presenza di canalizzazioni tramite le quali il calore prodotto dalla combustione viene distribuito in più stanze. Hanno l’evidente vantaggio di consentire il riscaldamento uniforme di più ambienti.

Infine ci sono le cosiddette termostufe che, collegandosi all’impianto idraulico domestico, permettono anche di riscaldare l’acqua a uso sanitario ma anche di poter alimentare l’impianto di riscaldamento a pavimento o i tradizionali termosifoni.

È un tipo di stufa a pellet indicata quando si vuole sostituire la caldaia tradizionale in favore di un sistema di riscaldamento più ecologico.

Utilizzo ideale Tipo di calore prodotto Complessità installativa Costo indicativo (€)
Stufa a pellet ventilata Singola stanza (20–60 m²) Aria calda ventilata Bassa (solo uscita fumi)
Stufa a pellet canalizzata Più ambienti adiacenti (40–120 m² totali) Aria calda canalizzata Media (canalizzazioni)
Stufa a pellet idro (termostufa) Riscaldamento centralizzato + ACS Acqua calda (radiatori/pav.) Alta (collegamenti idraulici)

Ma qual è la stufa a pellet più adatta? Quali fattori valutare? La scelta tra una tipologia e l’altra e il confronto tra le diverse versioni di stufa a pellet deve basarsi su:

  • potenza termica
  • design
  • certificazioni energetiche
  • funzionalità

La potenza termica di una stufa a pellet è un valore relativo che deve essere contestualizzato nella realtà abitativa in cui quella stufa deve operare. È quindi utile innanzitutto partire dai metri cubi che bisogna riscaldare così da determinare il fabbisogno specifico. La potenza termica si calcola moltiplicando i metri cubi da riscaldare per il fabbisogno specifico (30–50 W/m³, in base all’isolamento di quell’ambiente). Per fare un esempio un appartamento di 100 m² con soffitti a 2,7 m (270 m³) richiederà circa 8–13,5 kW di potenza nominale.

La scelta del design è un parametro più personale e legato alle preferenze e allo stile dell’arredamento di quell’abitazione. Esistono stufe a pellet dallo stile classico, rustico o minimal, così che ognuno possa trovare la versione migliore da acquistare.

È importante scegliere sempre stufe a pellet in possesso delle certificazioni energetiche e ambientali. In modo particolare quelle di riferimento sono le norme tecniche EN 14785 e UNI 10683 e il sistema di classificazione “Aria Pulita” che prevede una scala da 1 a 4 stelle. Oltre a determinare la sicurezza e l’efficienza del singolo prodotto, la presenza di queste certificazioni consente di accedere agli incentivi fiscali e ai bonus previsti per l’acquisto e l’installazione di una stufa a pellet.

Infine, come per tutti gli elettrodomestici e gli impianti domestici, il confronto tra le stufe a pellet si basa anche sul numero e la qualità delle funzionalità. Come detto esistono modelli smart che possono essere connessi alla rete internet domestica, così come quelli dotati di telecomando o programmazione oraria e settimanale per un controllo maggiore e, quindi, un rendimento migliore.

 

Come si installa una stufa a pellet?

montaggio stufa a pellet

 

A questo punto è interessante comprendere – anche in una prospettiva di valutazione dei tempi e dei costi necessari – come si installa una stufa a pellet. Il lavoro, che richiede il possesso di certificazioni e competenze specifiche, si articola in almeno tre fasi.

  • Preparazione

La prima fase inizia con la scelta della posizione così da predisporre al meglio anche la canna fumaria. In questo ambito è doveroso sapere che la stufa a pellet deve essere posta vicino a una parete esterna (per lo scarico dei fumi), avere intorno uno spazio libero di almeno 30-50 cm, avere una presa elettrica da 230 V dedicata, essere posizionata su un pavimento in ceramica (altrimenti prevedere una base di protezione in lamiera) e poter contare su un adeguato ricambio dell’aria.

Per quel che riguarda la canna fumaria, invece, questa deve avere un diametro di circa 80-100 mm, essere realizzata in acciaio inox AISI 316 coibentati, avere un percorso verticale (con non più di due curve a 90°), sporgere di almeno 1 metro sopra il tetto ed essere ad almeno 50 cm di distanza di sicurezza dai materiali combustibili.

  • Collegamento

La seconda fase prevede innanzitutto il collegamento della stufa a pellet alla presa elettrica assicurando la presenza di una linea dedicata con interruttore magneto-termico e differenziale.

È importante che ci sia una portata di almeno 6 A per alimentare tutti i componenti della stufa. Successivamente si prevede il caricamento del serbatoio che va riempito fino al livello indicato e mai oltre.

Nel caso delle termostufe va poi previsto anche la connessione dei tubi di mandata e ritorno al circuito di riscaldamento e l’installazione delle relative valvole di sicurezza, del vaso di espansione e della pompa di circolazione.

  • Verifica e avviamento

L’ultima fase è quella che prevede l’accensione con le relative verifiche. È importante segnalare che la prima accensione di una stufa a pellet deve avvenire in modalità “test”, seguendo le indicazioni riportate sul manuale d’uso. Questa modalità consente di controllare il tiraggio dei fumi e la tenuta dei giunti assicurandosi che non ci sia fumo nell’ambiente.

Durante questa fase viene anche effettuata una prova con l’impostazione della temperatura, la taratura del ventilatore e una verifica del funzionamento del pannello di controllo e del termostato. Il tecnico che si occupa dell’installazione e del primo avviamento della stufa a pellet valuterà anche le emissioni di polvere e CO e il corretto funzionamento di tutti i componenti dell’impianto.

 

Normative e leggi per l'installazione di una stufa a pellet

L’installazione di una stufa a pellet, al pari di ogni altro impianto di condizionamento, è soggetta a diverse leggi e normative. Queste hanno lo scopo di assicurare che la messa in funzione dell’impianto sia corretta e sicura, evitando possibili incidenti e problemi di inquinamento.

Aspetto Dettagli principali
Normative tecniche • UNI 10683: requisiti costruttivi e prestazionali per generatori a pellet
• EN 14785: prestazioni energetiche e sicurezza
Obblighi legali • D.M. 37/08: installazione solo da installatori abilitati (lettera C o D)
Certificazioni richieste • Marchio CE: obbligatorio per sicurezza europea
• Certificazione Aria Pulita: 1–4 stelle, necessaria per Ecobonus e Conto Termico
Autorizzazioni • Permessi comunali: se si modifica facciata o tetto (canna fumaria)
• Regolamento condominiale: autorizzazione assemblea se in appartamenti
Documenti finali • Dichiarazione di conformità (Di.Co.): rilasciata dall’installatore, necessaria per incentivi e garanzie
 

Costi di installazione di una stufa a pellet

L’ultimo aspetto da analizzare per completare l’analisi della convenienza dell’acquisto e dell’installazione di una stufa a pellet è legato al costo di questo lavoro. È doveroso distinguere tra:

  • costo della stufa
  • mano d’opera per l’installazione
  • agevolazioni fiscali

Per quel che riguarda il costo della stufa a pellet la principale differenza è legata alla tipologia (ventilata, canalizzata, termostufa), alla potenza, al design e alle funzionalità.

Prezzo indicativo Caratteristiche principali
Ventilata A partire da 400€
Ideale per ambienti singoli o open space; potenza tra 6 e 10 kW; installazione semplice
Canalizzata A partire da 1.200€
Riscalda più stanze tramite canalizzazione; potenza tra 9 e 15 kW; richiede installazione di tubazioni
Termostufa (Idro) A partire da 2.000€
Collega ai termosifoni e/o all'acqua sanitaria; potenza tra 12 e 24 kW; ideale per tutta la casa

Similmente bisogna distinguere per quel che riguarda i costi aggiuntivi legati ai vari interventi obbligatori (come quelli legati alla canna fumaria) o necessari (come il collegamento idraulico nel caso delle termostufe) che andranno a incidere sulla mano d’opera.

In generale l’installazione di una stufa a pellet ad aria è generalmente più semplice (tra i 250€ e i 400€) rispetto a quello delle stufe canalizzate e quelle idro (tra i 400€ a i 700€).

Costo Stimato (€) Note
300 – 800 Intubamento di canna fumaria preesistente; costo variabile in base alla lunghezza e al materiale utilizzato
800 – 1.500 Installazione ex novo; il costo dipende da altezza, numero di curve e materiali (acciaio inox, rame, ecc.)
100 – 300 Realizzazione di una linea elettrica dedicata per la stufa; include materiali e manodopera
300 – 600 Connessione della termostufa al circuito idraulico esistente; varia in base alla complessità dell'impianto
200 – 400 Fornitura e installazione di componenti aggiuntivi necessari per il corretto funzionamento della termostufa
+10% – 20% Incremento dei costi in caso di ristrutturazioni o interventi murari complessi
 

Come trovare un tecnico esperto in zona

Scegliere e installare una stufa a pellet è un investimento intelligente che unisce comfort domestico, efficienza energetica e attenzione all’ambiente. Tuttavia, per ottenere il massimo in termini di prestazioni e sicurezza, è fondamentale affidarsi a un tecnico qualificato, in grado di valutare correttamente gli spazi, l’impianto e le esigenze specifiche della tua casa.

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