Rivestimento dei pavimenti: una metodologia che non richiede la rimozione delle vecchie piastrelle

15 Novembre 2016 - Redazione

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Avete intenzione di ristrutturare casa? 
Uno degli interventi che maggiormente incideranno sul nuovo styling della vostra abitazione sarà il rifacimento dei pavimenti che, se scelti opportunamente, contribuiscono in maniera preponderante a definirne l’aspetto.

Certo però che si tratta di un intervento piuttosto invasivo, dovendosi spaccare la vecchia pavimentazione (con tutto quello che comporta non solo in termini di smaltimento dei materiali di risulta, ma anche in relazione alle possibili rotture di tubazioni sottolivello, con l’intervento dell’idraulico o dell’elettricista di turno, con ulteriore dispendio in termini di tempo e soldi) e il rifacimento del massetto.

Tuttavia, esiste un intervento alternativo, che consiste nel rivestimento del pavimento vecchio con un altro dallo spessore limitato con posa a secco (quindi, senza dover togliere il pavimento preesistente), evitando il ricorso a malte e collanti, e conseguentemente riducendo i tempi di attesa e utilizzo rispetto a quelli incollati.

Sul mercato esistono rivestimenti dallo spessore contenuto (circa 0,50 cm) come il linoleum: caldo e resistente, isola la casa e in più è naturale al 100%, derivando da una miscela di polvere di legno, sughero anch’esso ridotto in polvere, olio di semi di lino, gesso e resina di pino, pressata e fissata su un fondo in iuta, dopo essere stata cotta a temperature elevate. 
I pavimenti realizzati in questo materiale non hanno quindi nulla in comune con i pavimenti in vinile o PVC, plastica sintetica contenente ftalati che liberandosi nell’aria risultano altamente inquinanti. 

Qualora si volesse procedere al rivestimento del pavimento senza togliere le vecchie piastrelle, optando per la posa a secco, ma con prodotti dallo spessore maggiore di un centimetro, si dovrà provvedere a sollevare gli infissi.

Tuttavia, il linoleum non è l’unico materiale adatto per questo tipo di posa: anche con pavimenti in ceramica si può ricorrere alla stessa metodologia. 
Del Conca Fast, ad esempio, non richiede né colla né stucco, ed è stato brevettato per quanti vogliano garantirsi interventi veloci e puliti, senza però perdere in funzionalità, visto che si tratta di un sistema che non teme umidità né acqua (tant’è vero che può essere utilizzato pure in bagno).

Il gres porcellanato sottile è una lastra di ceramica a pasta opaca densa e dura che somma alla resistenza, semplicità di manutenzione, varietà di formati e finiture tipiche del gres, uno spessore ridotto (tre millimetri).

Se il costo del primo prodotto ammonta a euro 51,50/mq più Iva (per due diversi formati e quattro colorazioni che imitano essenze diverse di legno), per il secondo il prezzo varia in funzione della grandezza da 70 a 120 euro circa.

Per procedere al rivestimento del pavimento senza togliere quello preesistente, e quindi procedendo con la posa a secco, sarà necessario apporre tra lo strato vecchio e quello nuovo un materassino fonoassorbente.
Le piastrelle potranno essere sfalsate secondo i propri gusti, con l’unico accorgimento di adoperare la pressione di un martello per ancorare le file successive a quelle precedenti, mentre le rifilature verranno normalmente eseguite con tagliapiastrelle o disco diamantato.

Lo spessore risultante da tutto questo lavoro ammonterà a circa 13 mm.

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