Riscaldare casa a basso costo: riscaldamento a pavimento con relativo costo, riscaldamento a battiscopa, e riscaldamento elettrico

07 Aprile 2016 - Redazione

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Razionalizzare il riscaldamento degli ambienti è sia un modo per circoscrivere l’impatto che abbiamo sull’ambiente, sia un modo efficace per risparmiare in termini economici. 
 
Ovviamente, è inutile scaldare in maniera efficiente ed efficace, se l’appartamento o il condominio nel quale viviamo è sprovvisto di un idoneo cappotto termico esterno, perché questa mancanza non solo vanificherà i nostri sforzi per riscaldare casa a basso costo ma ci obbligherà a consumare anche oltre il 40% di energia in più! Sarà dunque necessario procedere all'isolamento delle parti che confinano con zone fredde (solai, soffitti, pavimenti, infissi, mura).
 
Tra le metodologie più recenti e che si caratterizzano proprio per la loro sostenibilità, figurano:

 

• impianto di riscaldamento geotermico (investimento iniziale molto alto; costo del combustibile molto basso; manutenzione inesistente)
• impianto di riscaldamento a pompe di calore con collettori orizzontali di superficie (richiede molti soldi e molto spazio per l’installazione; in cambio il combustibile è economico e non è richiesta alcuna manutenzione specifica)
• impianto a biomassa (investimento iniziale contenuto; costo del combustibile moderato)
• pannelli solari termici (costosi ma detraibili dall'IRPE; durevoli -mediamente dai 15 ai 20 anni-; ideali abbinati al riscaldamento a pavimento).
 
A proposito di quest’ultimo tipo di impianto, già presentato e analizzato nell’articolo come riscaldare casa, ci resta da stabilire quanto costa il riscaldamento a pavimento
In effetti, non si tratta di una spesa irrisoria, dovendosi sommare al prezzo degli elementi costitutivi (tubazioni, pannelli isolanti, massetto, caldaia, collettori, che devono essere tutti di qualità indiscutibile, per consentire il corretto funzionamento dell’impianto, e questo significa, costosi!), anche la maggiore attenzione che gli installatori (che si traduce in un costo maggiore della manodopera); la conformazione ed estensione degli ambienti da riscaldare (una cosa sarà il coto per realizzare un impianto che serva una casa ad un piano, altra per una casa dislocata su più piani); il costo di eventuali demolizioni, nel caso in cui si tratti di una ristrutturazione, o comunque di un’abitazione con pavimento preesistente (anche se, in questi casi, l’onere finanziario diventa talmente elevato che forse sarebbero preferibili sistemi a parete o a soffitto). 
È chiaro dunque che non è possibile stabilire a priori quanto costa il riscaldamento a pavimento, giacché il prezzo varia a seconda della presenza o meno di alcuni fattori. Sostanzialmente, per un’abitazione di 100 mq circa il costo varia dai 70€ ai 110€ a metro quadro, quindi circa il 60% in più rispetto ad un impianto di riscaldamento tradizionale. Tuttavia, un impianto di riscaldamento a pavimento consente un risparmio di energia di quasi il 20% (che sale al 30-40% se vengono utilizzate energie rinnovabili), e in più permette di usufruire di una detrazione che ammonta al 55% delle spese sostenute per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti (che comprende le spese sostenute per l’acquisto dei prodotti, la manodopera, e le spese sostenute per ottenere l’incentivo fiscale). La detrazione è appannaggio di privati, professionisti, società di persone e capitali, associazioni di professionisti, condomini.
 
Il calore prodotto può essere diffuso per convezione (metodo tradizionale) o per radiazione (che garantisce una diffusione più uniforme in tutta la stanza). 
 
Alla prima metodologia si inscrivono i termosifoni (in ghisa, più indicati per ambienti grandi, o in alluminio e/o acciaio, che si riscaldano e si raffreddano prima per cui sono più adatti per stanze di piccole dimensioni; si installano facilmente; durano piuttosto a lungo; ma richiedono alti consumi energetici per arrivare a temperature di regime) e i termoconvettori (utilizzabili sia in modalità riscaldamento che raffrescamento, sono semplici da installare, ma richiedono uno scarico per la condensa e hanno una durata inferiore ai termosifoni). 
 
I sistemi che si basano sulla radiazione sono il riscaldamento a battiscopa (formato da un tubo di rame che dal battiscopa distribuisce il calore attraverso la parete fino a 2 metri, e che si caratterizzano per il risparmio energetico, la semplicità di installazione, l’uniformità del riscaldamento, anche se bisogna sempre preventivare i 10 centimetri occupati dalla canalina che contiene il tubo) e il sistema radiante a pavimento, muro, soffitto, che prevede il montaggio di radiatori sotto il pavimento, nel muro, o nel soffitto, garantendo un’ottima diffusione del calore e grande risparmio (tuttavia, i costi di installazione e manutenzione non sono affatto trascurabili). Entrambi presentano innumerevoli vantaggi, ad esempio il riscaldamento a battiscopa è definito come un sistema a bassa inerzia (quindi arriva a temperatura molto velocemente); consente di arredare a piacimento la stanza senza problemi di copertura delle pareti con quadri, o mobili; lascia libere gran parte delle pareti, che quindi possono essere tranquillamente adoperate; evita la formazione di umidità e muffe; salvaguarda l’estetica degli ambienti, sia perché la presenza degli elementi radianti è assolutamente invisibile (al contrario dei radiatori), sia perché sono disponibili in molti colori; è veloce da installare e silenzioso; è consigliato anche in ambienti dove siano presenti decorazioni importanti, che saranno salvaguardate dai danni  causati dalle alte temperature che si accumulano in prossimità dei soffitti.
 
Anche il riscaldamento elettrico oggigiorno permette  di riscaldare casa a basso costo, così come accade con Plano della Radialight: design ultra-piatto (solo 5 centimetri di spessore); due diversi sistemi di riscaldamento (un elemento in alluminio che raggiunge velocemente la temperatura desiderata e contestualmente reagisce alle variazioni di temperatura, e un elemento radiante che assicura una trasmissione costante e omogenea del calore per irraggiamento); risparmi dei consumi garantiti; programmazione personalizzata per ogni ambiente (grazie al cronoprogrammatore ZEFIRO).  
 
Oltre al riscaldamento elettrico una delle novità più interessanti degli ultimi tempi sono quadri a parete a infrarossi (o specchi radianti), che permettono di arredare la casa anche dal punto di vista estetico: hanno infatti la forma di un vero e proprio quadro, ma grazie ai raggi infrarossi, garantiscono una distribuzione del calore solo su oggetti e persone, riducendo sensibilmente le dispersioni energetiche; grazie al sistema, l'aria non fa da tramite per la diffusione del calore, restando asciutta e priva di polvere; in meno di 2 minuti sono già in grado di riscaldare senza problemi locali di circa 20-25 metri quadrati. Il costo, comprensivo di installazione, di un quadro radiante a infrarossi decorativo, completamente a specchio, va dalle 300 alle 600 euro circa).

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