Risarcimento per danni da morso di cane

31 Ottobre 2017 - Redazione

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La richiesta di risarcimento dei danni provocati dal morso di un cane è sempre legittima, anche quando si sia trattato di un gesto imprevedibile e repentino, e va avanzata nei confronti del proprietario dell’animale.


Tre sole eccezioni sono ammesse:

  • l’imprudenza altrui
  • il momentaneo affidamento a terzi
  • il caso fortuito.


Detto in altri termini: se una persona si avvicina a Fido, che se ne sta abbastanza buono e tranquillo, salvo poi sfoderare i denti e mordere, siamo costretti a risarcire per il danneggiamento provocato dalla morsicatura del cane; se invece l’amico a quattro zampe dà già segni di irrequietezza e agitazione, il morso derivante da un avvicinamento avventato e imprudente di una persona non è oggetto di rimborso. Per temporaneo affidamento ad altri si intendono quelle circostanze nelle quali, per impedimenti personali di varia natura, si è costretti a lasciare il proprio cane alle cure e alla salvaguardia di altre persone, siano esse parenti, amici, professionisti del settore (dog sitter, assistenti ed educatori di centri cinofili, etc.): date queste condizioni, qualora dovesse verificarsi un incidente, la responsabilità ricadrebbe sull’affidatario e non sul proprietario, per cui è a questi che andrebbe avanzata la domanda di risarcimento delle lesioni determinate dal morso del cane..

Diversa la questione qualora l’animale risultasse smarrito o fuggito (anche se rompendo il guinzaglio o strattonando il proprietario e divincolandosi dalla presa): pure in questi casi il codice civile ritiene il padrone responsabile dei danni cagionati dall’animale e dal suo morso.

Per quanto concerne invece il «caso fortuito» si tratta di un concetto piuttosto labile, la cui accezione è affidata all’interpretazione del giudice; tuttavia per poter comprendere la realtà di cui si sta parlando si rifletta su queste due situazioni:
  • il padrone lancia un biscotto al cane senza museruola in un parco pieno di bambini, e il cane morde uno dei piccoli che improvvisamente raccoglie il biscotto
  • un cane al guinzaglio si imbizzarrisce per lo scoppio imprevedibile di un petardo in pieno agosto, sfugge alla presa e morde un passante.


Mentre nel primo caso la responsabilità del morso del cane è da attribuirsi comunque al proprietario, sia perché il fatto non è inimmaginabile, sia perché l’animale era tenuto privo di museruola, nel secondo si può parlare di fortuità.

La quantificazione del risarcimento danni per il morso del cane e le modalità di richiesta

Per quanto concerne la quantificazione delle lesioni subite a seguito del morso di un cane, non esistendo tabelle specifiche, sarà necessario valutare caso per caso: e comunque, accanto ai danni biologici, misurabili in punti percentuali, un buon avvocato dovrebbe richiedere anche quelli morali e/o esistenziali.

Come richiedere un risarcimento danni per il morso di un cane?

Dal momento che spetta al danneggiato l’onere della prova, in caso di evento spiacevole bisognerà:
  • prendere nota delle generalità del padrone
  • avvisare, se necessario, le autorità
  • conservare tutta la documentazione medica, man mano che la si ha a disposizione (scontrini della farmacia, atti attestanti le spese, etc.)
  • raccogliere le eventuali testimonianze sull'accaduto
  • farsi assistere da un legale, soprattutto qualora sussista anche una responsabilità penale.


E se il proprietario dell’animale facesse orecchie da mercante?

Ci sono diverse possibilità: o si procede ad una messa in mora per indurlo a fare denuncia alla propria assicurazione, qualora ne abbia una a disposizione (e, a meno che non sia stata già effettuata una perizia, non è consigliabile quantificare il danno, perché esso deve essere parametrato su elementi obbiettivi); oppure lo si querela per lesioni semplici (competenza GdP) e magari ad apertura dibattimento ci si costituisce parte civile, richiedendo anche l'esatta quantificazione del danno sofferto a causa del morso del cane.

In questi casi è opportuno però valutare anche la responsabilità penale che ricade sul proprietario, quantomeno ai sensi del 40 cpv c.p. (reato commissivo mediante omissione).

Quindi, sia che dobbiate avanzare una richiesta di risarcimento dei danni provocati dal morso di un cane, sia che dobbiate difendervi dalla responsabilità penale che vi viene attribuita per via dell’aggressione perpetrata dal vostro animale domestico, il consiglio è quello di rivolgervi ad avvocati competenti e di comprovata esperienza, come quelli che, dopo attente e scrupolose valutazioni, sono entrati a far parte del nutrito database di professionisti dei più disparati settori che noi di Quotalo mettiamo a disposizione di tutti gli internauti…

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