Parquet bianco: diversi toni per una scelta di design che amplifica luce e spazi

05 Febbraio 2018 - Redazione

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La scelta della colore del pavimento è una delle più importanti, perché influisce sull’atmosfera dell’intero ambiente domestico, condizionando le tonalità di accessori, pareti e infissi: propendere per un parquet bianco significa voler conferire a tutti gli spazi grande luminosità, anche se, per evitare l’effetto “ospedaliero”, il consiglio è di scurire una parte delle pareti, o anche del soffitto nel caso in cui le altezze lo consentano.


Optare per un parquet in rovere sbiancato significa installare un pavimento elegante, di design e molto resistente, con la capacità di conservare nel tempo la stessa tonalità di colore senza cambiamenti sostanziali; ma parlando di un parquet bianco ci si potrebbe ingannare, pensando ad un colore sempre uguale a sé stesso: in realtà, ogni prodotto, grazie ad un trattamento che prevede l'applicazione di una vernice ecologica all’acqua, acquisisce nuance differenti, che dipendono sia dal colore della vernice iniziale che dal grado di sbiancatura che si desidera ottenere, che può essere lieve (con risultati più caldi) o accentuata, per cui alla fine si potranno ottenere parquet bianchi assoluti , oppure panna o rosati, o ancora toni più freddi e azzurrati.


Le due colorazioni più diffuse sono lo sbiancato e lo sbiancato neve: il primo lascia maggiormente intatti i toni originari del rovere, mentre il secondo arriva addirittura ad ottenere un effetto total white.


Non solo bianco glaciale o bianco caldo, dal momento che pure le venature contribuiscono fortemente a caratterizzare gli ambienti, motivo per il quale, al momento della scelta, bisognerà optare pure per la classe Cerchio, in cui i nodi sono assenti, oppure la classe Quadrato, dove sono presenti nodi e leggere stonalizzazioni: la prima scelta si sposa molto bene con ambienti moderni, puliti e minimal, la seconda è perfetta per pavimenti rustici e naturali.


Parquet bianco

E le scelte non possono ancora dirsi finite, dal momento che è possibile optare per alcuni tipi di lavorazione, come la spazzolatura che consiste nel rifinire i listelli con delle speciali spazzole in metallo che eliminano uno strato superficiale di legno, conferendo un aspetto ancora più naturale, che fa risaltare le venature e conferisce ruvidezza al tatto.


Oppure è possibile scegliere un parquet bianco piallato , che ha il sembiante di un pavimento dall’aspetto vissuto, vista la superficie irregolare e scavata, il cui effetto è sempre diverso e unico perché ottenuto con una lavorazione manuale.


O ancora un parquet bianco che sia stato sottoposto a:
  • tarlatura: eseguita a mano, tavola per tavola, ricorda i pavimenti antichi
  • smussatura: consiste nel levigare in maniera disomogenea i bordi dei listoni
  • martellatura: eseguita a mano su ogni singola doga, dona al parquet un effetto anticato.


Scegliere un parquet bianco significa anche non vincolarsi in quanto a scelte successive d’arredi: si potrà mantenere un ambiente dai colori neutri per uno spazio ampio e luminoso, oppure scegliere dei mobili scuri dal sapore più classico per farli risaltare, grazie ai giochi di contrasto.


Ma optare per un parquet dal colore candido non esime dal ricorrere alle stesse accortezze di tutti gli altri colori quando si tratta della posa: la prima di tutte è di ricorrere a persone di fiducia, che sappiano fornire garanzie in merito ai risultati: a garantire per i nostri partner siamo noi di Quotalo, perché li selezioniamo in base all’esperienza e all’affidabilità

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