I sistemi di allarme non sono tutti uguali. Scopriamo i principali tipi di sistemi anti intrusione e quali sono le caratteristiche di ognuno

18 Maggio 2023 - Redazione

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Quali sono gli elementi costitutivi di un sistema di allarme

Essendo la sicurezza da sempre una priorità, pensare di acquistare un antifurto domestico è un’idea assolutamente condivisibile. Tuttavia le proposte sul mercato sono davvero tante e orientarsi è diventato sempre più difficile, ecco perché in questa guida ti forniremo informazioni utili per una scelta che rispecchi a pieno le tue necessità.

Prima di analizzare gli aspetti tecnici però, ecco alcuni consigli per trarre il massimo rendimento da un sistema di allarme e garantirti un alto livello di protezione:

  1. Cataloga le necessità partendo dalle caratteristiche della tua abitazione come: posizione (piano terra, intermedio, alto), quartiere, grandezza, numero e disposizione di finestre, porte e ingressi, giardini e balconi...
  2. Opta per un sistema espandibile e combinabile con componenti di altre case
  3. Aggiungi sistemi di rilevazione di fughe di gas, sensori antincendio e sistemi salvavita
  4. Impegnati nella manutenzione ordinaria, sostituendo le batterie, verificando lo stato dei cavi e delle telecamere esterne
  5. Assicurati la manutenzione periodica da parte di tecnici qualificati
  6. Adopera il controllo tramite app e sensori “pet-friendly” per evitare falsi allarmi
  7. Assicurati di ottenere la certificazione di conformità.

E ora finalmente partiamo con la nostra disamina.

 

I sistemi di allarme non sono tutti uguali: scopriamo i principali

Sono davvero innumerevoli le tipologie di antifurto esistenti, basate su una vasta gamma di tecnologie a loro volta diverse, ma principalmente distinguiamo:

  1. Antifurti a infrarossi: sono tra i più comuni e utilizzano un raggio di luce infrarossa per rilevare la presenza di qualcuno nell'area protetta. Quando il raggio viene interrotto, l'allarme suona e/o viene attivata una notifica. Questi antifurto sono generalmente utilizzati in casa e nei negozi per proteggere le porte e le finestre.
  2. Antifurti a contatto: sono costituiti da un magnete e un sensore che vengono posti sulla finestra o sulla porta da proteggere. Quando la finestra o la porta viene aperta, il sensore perde il contatto con il magnete e l'allarme suona. Questo tipo di antifurto è utilizzato principalmente per proteggere porte e finestre.
  3. Antifurti wireless: sono simili agli antifurto a infrarossi ma non richiedono alcun filo o cablaggio; sono generalmente più costosi degli infrarossi, ma sono anche più flessibili perché possono essere facilmente spostati da una posizione all'altra.
  4. Antifurti perimetrali: utilizzano una combinazione di sensori (a infrarossi, a microonde o ad ultrasuoni) per rilevare la presenza di qualcuno nell'area protetta. Quando viene rilevata una presenza, l'allarme suona e/o viene attivata una notifica. Questi antifurto sono ideali per proteggere aree esterne come i giardini.
  5. Antifurti a sensori di movimento: utilizzano sensori ad ultrasuoni o a microonde per rilevare il movimento nell'area protetta. Quando viene rilevato un movimento, l'allarme suona e/o viene attivata una notifica. Questi antifurto sono ideali per proteggere aree interne come i corridoi.
  6. Antifurti a telecamere di sorveglianza: utilizzano telecamere per monitorare l'area protetta. Quando viene rilevata una presenza, l'allarme suona e/o viene attivata una notifica. Questi antifurto sono ideali per proteggere aree interne ed esterne come le entrate o i parcheggi.
  7. Antifurti a rilevamento di fumo: sono utilizzati principalmente per la protezione contro gli incendi. Questi antifurto utilizzano sensori per rilevare la presenza di fumo nell'aria e attivano l'allarme quando viene rilevato. Questo tipo di antifurto è particolarmente importante in casa o in attività commerciali dove ci sono oggetti infiammabili o prodotti chimici che possono causare incendi.
  8. Antifurti a rilevamento di gas: utilizzano sensori per rilevare la presenza di gas tossici nell'aria e attivano l'allarme quando viene rilevato. Questi antifurto sono particolarmente importanti in casa o in attività commerciali dove ci sono gas combustibili o prodotti chimici tossici.
  9. Antifurti a rilevamento di vibrazioni: utilizzano sensori per rilevare le vibrazioni causate da intrusioni o tentativi di forzare le porte o le finestre. Quando viene rilevata una vibrazione, l'allarme suona e/o viene attivata una notifica.
  10. Antifurti a biometria: utilizzano le impronte digitali, il riconoscimento facciale o la scansione dell'iride per consentire l'accesso solo a persone autorizzate. Questi antifurto sono utilizzati principalmente in attività commerciali e istituzioni governative.
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Quali sono gli elementi costitutivi di un sistema di allarme

Non esiste antifurto senza questi quattro componenti fondamentali:

  1. Centralina: coordina tutto il sistema, riceve le informazioni dai sensori e attiva l’allarme in caso di anomalie; alcuni modelli prevedono la divisione in zone, che permette di individuare in quale area specifica della casa sta avvenendo un’intrusione; può essere attivata e disattivata tramite un display o un codice di controllo e va posizionata in un punto nascosto lontano dall'ingresso
  2. Display di controllo: collocato nella centrale di comando, consente di attivare e disattivare il sistema tramite un codice numerico, una chiave, un badge o un telecomando o, nei modelli più recenti, attraverso app
  3. Sensori: rilevano i segnali di una presunta intrusione, e possono essere a loro volta:
    • Di movimento: grazie a un sistema a infrarossi o microonde, individuano movimenti sospetti all’interno dell’abitazione, attivandosi e facendo scattare l’allarme; si abbinano ad antifurti volumetrici e infatti vanno piazzati in angoli alti della stanza per assicurarsi il massimo della portata; in presenza di animali domestici vanno scelti modelli ad hoc che evitano falsi allarmi
    • Di apertura: sono formati da due parti magnetiche che, una volta posizionate su porte e finestre, si attivano quando queste ultime vengono aperte per una manomissione o forzatura; fanno parte degli antifurti perimetrali
    • Di vibrazione: le vibrazioni di una finestra che viene rotta o una serratura scassinata vengono captate, facendo attivare l’allarme.
  4. Attuatori: inviano il segnale d’allarme, e sono di vario tipo:
    • Sirena interna: un suono forte e prolungato produce esiti dissuadenti
    • Sirena esterna con lampeggiante: allarma chi vive nei paraggi
    • Sistemi nebbiogeni: emettono fumo per annebbiare i malintenzionati
    • Combinatore telefonico GSM: manda un messaggio o fa partire una chiamata a una serie di contatti prescelti.

A partire da questi elementi imprescindibili, è possibile poi integrare una serie di aggiunte.

Il consiglio è comunque di optare per un kit completo, che assicuri una protezione totale dell’abitazione e di scegliere sulla base di alcuni criteri come ad esempio la semplicità di installazione e di utilizzo, la possibilità di espandere il sistema e di combinarlo con diverse altre tipologie di impianti, una comprovata resistenza e durevolezza delle componenti ed una continua disponibilità di aggiornamenti ed ammodernmenti del software.

  

Qual è la normativa in materia di sistemi di antifurto casa?

Qualunque allarme tu scelga, è comunque necessario che risponda ai criteri di legge: le normative da rispettare sono la EN 50131-1, la CEI 79-3, e il DM 37 del 2008, che prevede il rilascio di un certificato di conformità da parte dell’installatore al momento della consegna dell'impianto, importante anche perché molte assicurazioni domestiche coprono eventuali danni da intrusione solo in presenza di un impianto conforme alla legge.

In base a questa regolamentazione esiste una classificazione che tiene conto del livello di rischio e della capacità di protezione del sistema di allarme, che comprende quattro classi:

  1. Rischio basso: intrusione di soggetti improvvisati con l'ausilio di un'attrezzatura facilmente reperibile;
  2. Rischio medio: intrusione con grimaldelli e altri arnesi da scasso;
  3. Rischio medio-alto: intrusione con attrezzatura da scasso completa accompagnata da una discreta conoscenza di sabotaggio dei malintenzionati;
  4. Rischio alto: irruzione di soggetti molto competenti nel funzionamento dei sistemi di allarme e dotati di attrezzatura efficace e all’avanguardia.

Sono quattro anche le classi ambientali previste dalle norme succitate, e comprendono:

  1. Luoghi chiusi e a temperatura controllata come case, uffici, scuole e negozi;
  2. Luoghi chiusi senza controllo della temperatura come magazzini, scale etc...
  3. Ambienti esterni ma riparati come rimesse, pergolati, etc...
  4. Spazi aperti soggetti alle intemperie.
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Proprietà, vantaggi e svantaggi dei sistemi filari e di quelli wireless

Le due maggiori tipologie disponibili sul mercato sono senza dubbio gli antifurti wireless e gli antifurti filari, che andremo ad analizzare più approfonditamente nella tabella sottostante:

Antifurti Wireless Antifurti Filari

Presentano un vantaggio fondamentale, ovvero la facilità di installazione in quanto non richiedono opere murarie. Possono essere controllati da remoto tramite app, e sempre grazie al cellulare è possibile tenere sotto controllo gli ambienti domestici in ogni momento, ricevendo notifiche in caso di anomalie.

Inoltre, gli antifurti wireless sono potenzialmente modificabili all'infinito, perchè i sensori possono essere spostati e riposizionati ogni volta che se ne ha necessità. Ci sono poi la possibilità di collegamento ad una centrale operativa e la possibilità di utilizzo sia per le piccole abitazioni che per quelle più grandi, grazie all’aggiunta di dispositivi secondari che ottimizzino la trasmissione del segnale.

Infine gli antifurti wireless sono alimentati a batterie, aspetto che garantisce una resistenza ad eventuali manomissioni della rete elettrica.

Un antifurto filare, in cui il collegamento tra i sensori e la centralina avviene per mezzo di cavi, presenta altri vantaggi.

Primo tra tutti è il costo, evidentemente più contenuto rispetto ad un sistema wireless, ma tra i pro di un sistema via cavo figurano anche la possibilità di comunicazione continua e a lunga distanza, la protezione dalle schermature e dalle interferenze elettromagnetiche o dai problemi di segnale e la perfetta compatibilità con lavori di costruzione o ristrutturazione, anche in presenza di controsoffitti o pavimenti sopraelevati.

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Impianti allarme integrati con sistemi di protezione attiva, passiva o entrambe?

Partiamo innanzitutto col distinguere i sistemi di antifurto in attivi e passivi spiegando in che modo questi due sistemi si differenziano.

I primi sono, ad esempio, allarmi sonori e fumogeni, mentre nei secondi rientrano quei dispositivi che impediscono fisicamente l’ingresso di malintenzionati, ad esempio inferriate a protezione delle finestre, cancelli, porte e persiane blindate, cerniere antisfondamento eccetera.

Infine, con videosorveglianza si intende un insieme di telecamere interne ed esterne all’abitazione, che ne consente un controllo continuo e anche “in assenza”, che ha il vantaggio, in caso di intrusione, di fornire reperti video dell’accaduto.

La risposta alla domanda è abbastanza semplice: se ci si vuole garantire il massimo grado di sicurezza e protezione, il consiglio è di integrare più sistemi, sia attivi che passivi.

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Sistemi di antifurto distinti in base all'invio di avvisi al proprietario

Una distinzione di tal genere porta alla distinzione tra combinatore telefonico o GSM, ossia un meccanismo collocato nella centralina che qualora si registrasse un’effrazione o un’interruzione elettrica manda un SMS o avvia una registrazione a una lista di contatti prestabiliti (o anche, in alcuni modelli, al numero delle forze dell’ordine) ed il sistema di invio di notifiche tramite app che, essendo collegata al sistema wireless, invia una notifica allo Smartphone di riferimento.

 

Sistemi di antifurto distinti in base al tipo di sensori

Già citati come uno dei quattro elementi fondanti di qualsiasi sistema di allarme, i sensori possono essere di tipologie e modelli differenti:

  1. Sensori di allarme da esterno: progettati per rilevare l'attività sospetta all'esterno della casa o dell'ufficio, di solito utilizzano la tecnologia a raggi infrarossi per rilevare il movimento e attivare l'allarme; quando qualcosa si muove all'interno del campo di rilevamento del sensore, l'allarme viene attivato e viene inviata una notifica alla centrale di allarme. Uno dei principali vantaggi è che questi sensori possono rilevare l'attività sospetta prima che un intruso entri nell'edificio, fornendo un'opportunità per impedire il misfatto; tuttavia, possono anche essere attivati da animali domestici o da movimenti naturali, come le foglie che cadono, il che potrebbe portare a falsi allarmi.
  2. Barriere ad infrarossi attivi: utilizzano due unità separate, una trasmette il segnale infrarosso e l'altra lo riceve, e quando qualcosa passa tra le due unità, l'allarme viene attivato; di solito vengono installati all'esterno dell'edificio, lungo il perimetro, per creare una barriera invisibile. Uno dei principali vantaggi è che possono essere utilizzati per proteggere grandi aree come cortili o parcheggi senza l'utilizzo di molteplici sensori; inoltre, possono essere configurati in modo da consentire il passaggio di animali domestici senza attivare l'allarme.
  3. Sensori ad infrarossi passivi (PIR): rilevano il calore emesso dai corpi umani e animali, per cui, rilevato un cambiamento di temperatura all'interno del campo di azione, l'allarme viene attivato; sono comunemente utilizzati all'interno dell'edificio, poiché sono sensibili ai movimenti all'interno di una stanza. Uno dei loro vantaggi è che sono molto precisi e possono rilevare anche il minimo movimento; tuttavia, poiché funzionano rilevando la temperatura, possono essere ingannati da fonti di calore come stufe o lampade, il che potrebbe portare a falsi allarmi.
  4. Barriere a microonde: utilizzano onde radio a bassa potenza per creare un campo di rilevamento all'esterno dell'edificio, e quando qualcosa attraversa il campo, l'allarme viene attivato; sono comunemente utilizzati in aree esterne, come cortili o parcheggi. Uno dei vantaggi è che possono rilevare anche i movimenti più lenti, rendendoli particolarmente utili per la protezione di grandi aree; tuttavia, possono essere influenzati da condizioni meteorologiche come pioggia o neve, il che potrebbe portare a falsi allarmi.
  5. Sensori antifurto a doppia tecnologia: utilizzano sia la tecnologia a raggi infrarossi che le onde radio per rilevare l'attività sospetta, per cui sono particolarmente utili in aree dove ci sono molte fonti di movimento, come uffici o negozi, poiché il sensore richiede l'attivazione di entrambe le tecnologie per attivare l'allarme. Uno dei vantaggi dei sensori antifurto a doppia tecnologia è che sono meno soggetti a falsi allarmi rispetto ad altri sensori; tuttavia, sono anche più costosi rispetto ad altri tipi di sensori.
  6. Sensori di allarme da interno: sono progettati per rilevare l'attività sospetta all'interno dell'edificio, e possono utilizzare la tecnologia PIR o la tecnologia a raggi infrarossi per rilevare il movimento e attivare l'allarme. Uno dei loro vantaggi è la grande precisione che gli permette di rilevare anche il minimo movimento; tuttavia, poiché funzionano rilevando il movimento all'interno di una stanza, potrebbero non rilevare l'attività sospetta all'esterno dell'edificio.
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Sistemi aggiuntivi per incrementare la sicurezza

Le tecnologie su cui si basano gli antifurti domestici sono sempre più avanzate, ma purtroppo di pari passo con l'avanzamento tecnologico aumentano anche le competenze dei malintenzionati, per cui è sempre bene, come più volte detto, prevedere funzionalità accessorie che possano incrementare ulteriormente il livello di sicurezza.

Ad esempio, tutti gli antifurti dovrebbero contemplare un sistema di antisabotaggio, capace di inviare un allarme in caso di manomissione, come:

  • Anti-jamming: alcuni dispositivi creano interferenze di trasmissione tra sensori e centralina; ebbene questo sistema fa scattare l’allarme nel momento in cui anche una sola delle tre frequenze adoperate diviene “indisponibile”
  • Antistrappo: dispositivi che impediscono la rimozione dei sensori esterni o tentativi di sabotaggio e manomissione
  • Dispositivi bidirezionali: caratterizzati da un invio continuo di messaggi dei sensori alla centralina e viceversa
  • Reti con più frequenze: agendo su più frequenze, se una dovesse essere disturbata, adopera le altre, aggirando il tentativo di manomissione.
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Quali fattori incidono sul costo complessivo di un antifurto casa?

Domanda dalla risposta davvero lunghissima.

Sono infatti molteplici gli elementi che determinano il prezzo al pubblico di un sistema di antifurto, in particolare l'estensione dell’abitazione ed il conseguente numero di dispositivi necessari, il numero dei punti di accesso da monitorare e la localizzazione geografica dell'immobile, ovvero se è situato in un contesto isolato o in un contesto urbano.

Separatamente, ci sono poi da considerare altri elementi fondamentali quali il prezzo della componentistica (centralina, sensori ed eventuali optional), il prezzo di eventuali interventi strutturali per quanto riguarda ad esempio gli impianti filari ed i costi relativi alla tecnologia wireless, che necessita di più frequenze e quindi di prezzi aggiuntivi.

Da valutare anche i costi di manutenzione, che nei filari tendono ad essere maggiori.

Ad incidere sul prezzo finale c'è anche l’eventuale installazione di videocamere di sorveglianza che garantiscono riprese degli esterni H24 anche in assenza di luce grazie alla tecnologia a infrarossi, e la successiva archiviazione dei dati in un’apposita scheda di memoria che poi li trasmette a un dispositivo di riferimento nei tempi e nei modi prescelti.

Per dare qualche cifra, il costo di un impianto volumetrico parte da circa 299 euro, mentre un allarme perimetrale, ideale per una casa con giardino o con ampi terrazzi, può partire dalla stessa cifra e arrivare anche a 2.500 € per sistemi molto avanzati. 

Tipo di appartamento Tipo di impianto Costo stimato
3 vani o meno Cablato (composto da centralina, sensori per porte e finestre, sensori di movimento, telecomandi, sirena) 1.000 euro circa (+ un surplus per l’eventuale aggiunta di telecamere)
3 vani o meno Wireless (con medesima componentistica) 600 euro circa

La differenza è dovuta essenzialmente alla manodopera necessaria per l’installazione.

Tipo di appartamento Tipo di impianto Costo stimato
4 vani o più Cablato da 1.500 a 2.000 euro circa
4 vani o più Wireless 1.000-1.300 euro circa

Tanto nell’uno quanto nell’altro modello, il costo aumenta proporzionalmente ai componenti aggiuntivi come sensori e telecamere. Resta comunque un prezzo più elevato per la versione cablata imputabile sempre all’installazione.

Operazioni Costi stimati
Installazione sensori volumetrici di movimento 30 € - 50 €
Installazione telecamere a circuito chiuso 100 € - 300 €
Installazione sensori per porte e finestre 15 € - 60 €
Installazione di sistemi di allarme antincendio 30 € - 50 €

Ovviamente si tratta sempre di medie, dal momento che i prezzi possono variare su base territoriale, nonché per un sovrapprezzo sulla base di lavori accessori necessari per soddisfare le varie esigenze della clientela.

Assodato che anche i sistemi wireless richiedono comunque un’installazione a regola d’arte e quindi di un esperto, a meno che non si sia del settore, gli step di posizionamento prevedono:

  • Valutazione dei punti di accesso da sorvegliare;
  • Posa della centrale;
  • Installazione dei sensori di movimento e dei contatti a porte e finestre;
  • Allocazione delle telecamere a circuito chiuso e dell’allarme antincendio;
  • Collocamento del combinatore telefonico e della sirena esterna;
  • Collegamento dei fili o programmazione delle frequenze di comunicazione di ciascun dispositivo con la centralina;
  • Programmazione della centralina;
  • Verifica del funzionamento e collaudo.

Ci sono poi da considerare i costi di manutenzione. Le migliori aziende sul mercato sono quelle che lo includono, insieme anche a quelli di installazione e sopralluogo, che è essenziale sia per progettare il sistema affinché sia davvero sicuro, sia che per evitare di spendere inutili somme. Addirittura, alcuni marchi assicurano anche gli aggiornamenti delle tecnologie e il monitoraggio H24/365 da parte della Centrale Operativa, cosa che chiaramente gli impianti più economici non prevedono.

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