Impianto fotovoltaico bifacciale: come funziona, che cos'è, quali sono i vantaggi e gli svantaggi e a quale prezzo
23 Dicembre 2025 -
Quanto dura un impianto fotovoltaico bifacciale e perché supera i 30 anni di vita utile
Hai mai sentito parlare dell’impianto fotovoltaico bifacciale? Si tratta di una particolare tipologia di pannelli solari che consentono di catturare i raggi solari (e quindi produrre energia elettrica) sia sulla parte frontale che su quella posteriore delle celle. Una soluzione interessante da conoscere e valutare per la progettazione e configurazione del proprio impianto fotovoltaico.
- Indice contenuti
- Impianto fotovoltaico bifacciale: cos'è e come funziona
- Quando conviene installare un impianto bifacciale?
- Pro e contro del fotovoltaico bifacciale
- Impianto fotovoltaico bifacciale di ultima generazione: il tipo HJT
- Fotovoltaico bifacciale e revamping
- Vuoi installare un impianto bifacciale?
Impianto fotovoltaico bifacciale: cos'è e come funziona
I primi studi intorno ai pannelli solari bifacciali risalgono agli anni Sessanta del secolo scorso, ma solo recentemente si è riusciti a sfruttare pienamente questo principio. Tanto che risultano essere una scelta conveniente al punto di riuscire a garantire quasi un 50% di produzione energetica. La caratteristica di un impianto fotovoltaico bifacciale è quella, appunto, della bifaccialità delle celle. Come si realizza?
Il meccanismo dell’impianto fotovoltaico bifacciale si basa sul cosiddetto Fattore di Albedo, un principio fisico che misura la capacità riflettente di una superficie (o di un oggetto). Le superfici scure degli edifici, per esempio, hanno un albedo (l’unità di misura) non superiore a 0.27, mentre le superfici chiare raggiungono anche lo 0.6; ghiaccio e neve hanno invece un albedo di 0.75.
Per applicare questo principio fisico agli impianti fotovoltaici è necessario che la superficie su cui il pannello viene installato sia riflettente, che abbia una maggiore altezza o angolo di tilt e, ancora, si riducano al minimo gli ombreggiamenti sul lato posteriore, come quelli solitamente determinati dai binari e dagli elementi di fissaggio.
Questi sono quindi pannelli fotovoltaici particolari che utilizzano la tecnologia vetro-vetro e le celle bifacciali permettendo l’utilizzo dell’energia solare riflessa che nei pannelli standard non viene utilizzata.
Quando conviene installare un impianto bifacciale?
Le superfici che meglio consentono l’installazione di un impianto fotovoltaico bifacciale sono quelle in cemento chiaro e ricoperte da membrane di colore bianco. Parallelamente più i pannelli sono distanti dal suolo più hanno capacità di riflettere la luce.
Per questo motivo pensiline, tetti piani e giardini sono i luoghi ideali per l’installazione di un impianto fotovoltaico bifacciale. In presenza di questi elementi vale la pena valutare i vantaggi di questo tipo di pannelli fotovoltaici.
Pro e contro del fotovoltaico bifacciale
Conviene davvero installare un impianto fotovoltaico bifacciale? Dalla descrizione fatta fino a questo momento abbiamo compreso che si tratta di una tecnologia che, in presenza di specifici requisii, si può rivelare particolarmente vantaggiosa. A proposito di vantaggi è utile precisare che i pannelli bifacciali assicurazioni migliori prestazioni, una maggiore longevità e un dimensionamento ridotto.
Le migliori prestazioni, poichè i pannelli riescono a catturare la luce solare da entrambi i lati, assicurando un rendimento maggiore del 30%, rispetto ai pannelli fotovoltaici standard. Come abbiamo già accennato, questi pannelli bifacciali, usano i moduli vetro-vetro, che garantisce una maggiore resistenza e durabilità dell’impianto.
Grazie alla bifaccialità dei pannelli, il dimensionamento dell’impianto sarà ridotto, perciò riduce i costi del montaggio, dell’installazione, del cablaggio e non va ad incidere in maniera consistente l’impatto visivo dell’abitazione.
Non sono invece registrate controindicazioni o limiti se non quelli legati all’inevitabile necessità di rispettare i requisiti tecnici per poter sfruttare il principio fisico alla base del funzionamento dell’impianto fotovoltaico bifacciale.
Impianto fotovoltaico bifacciale di ultima generazione: il tipo HJT
Come accennato, il principio alla base del fotovoltaico bifacciale non è nuovo, ma è solo negli ultimi anni che ha raggiunto un livello di maturità tecnologica davvero elevato. Un esempio concreto è rappresentato dai pannelli Heterojunction Technology (HJT), che utilizzano una tecnologia a etero-giunzione combinando silicio cristallino e silicio amorfo.
Le celle HJT vengono progettate fin dall’origine con architettura bifacciale e successivamente assemblate tramite linee produttive altamente automatizzate, capaci di raggiungere una produzione annuale di centinaia di MW. Questa tecnologia consente un significativo aumento delle prestazioni, una maggiore stabilità nel tempo e una riduzione del degrado dei moduli, uno dei principali punti di forza rispetto ad altre soluzioni fotovoltaiche.
I pannelli HJT di ultima generazione raggiungono oggi efficienze commerciali comprese tra il 22% e il 23,5%, con valori ancora più elevati a livello di cella. Si tratta di prestazioni superiori rispetto ai pannelli in film sottile, che attualmente si attestano mediamente tra il 15% e il 18% di efficienza.
Dal punto di vista della potenza, i moduli HJT bifacciali arrivano comunemente a 430–480 W, con ulteriori margini di crescita grazie all’evoluzione dei formati, dei materiali e delle tecnologie di interconnessione. L’effetto bifacciale consente inoltre una produzione energetica superiore fino al 20% rispetto ai moduli monofacciali, soprattutto in installazioni su superfici riflettenti o in presenza di luce diffusa.
Grazie alla loro robustezza costruttiva, al basso degrado annuale e all’elevata affidabilità, i pannelli HJT presentano un ciclo di vita utile che può superare i 30 anni, rendendoli una delle soluzioni più interessanti per chi punta a massimizzare la resa nel lungo periodo.
Fotovoltaico bifacciale e revamping
Parliamo a questo punto di aggiornamento e ammodernamento (revamping). Molti dei pannelli fotovoltaici, infatti, iniziano a essere datati e ad avviarsi verso la fine del loro ciclo vitale. Questo significa che necessiterebbero di essere sostituiti e, appunto, ammodernati con modelli nuovi e più efficienti. Il revamping di un impianto fotovoltaico non prevede la semplice sostituzione dei moduli, ma una serie di interventi (significativi o non significativi) previsti da apposito regolamento del GSE, il Gestore Servizi Energetici.
Gli interventi detti significativi sono quelli che prevedono la rimozione e nuova installazione di uno dei componenti principali (il modulo o l’inverter), ma anche lo spostamento (totale o parziale) dei pannelli, la variazione del codice identificativo e la modifica del regime di cessione in rete. Questo tipo di interventi, laddove determino un cambiamento della potenza dell’impianto superiore a 3Kw, richiedono la comunicazione entro 60 giorni al GSE. Gli interventi non significativi, invece, sono quelli di semplice spostamento dell’inverter o dei componenti elettrici minori e tutte le operazioni inerenti le strutture di sostegno. Interventi di questo tipo su impianti di potenza inferiore ai 3Kw non necessitano di alcun tipo di comunicazione.
La domanda da porsi è: i moduli bifacciali possono essere installati in sostituzione di quelli già presenti e acquistati tramite la convenzione del Conto Energia? Il GSE ha chiarito che sì, i moduli bifacciali rientrano tra gli interventi di manutenzione e ammodernamento.
Vuoi installare un impianto bifacciale?
Il futuro dell’energia sostenibile e degli impianti fotovoltaici passa anche dall’introduzione dei pannelli bifacciali. Una tecnologia che sarà, viste le sue enormi potenzialità, sempre più diffusa e perfezionata, assicurando enormi benefici. Se sei interessato a valutare questa scelta contatta ora uno dei migliori professionisti presenti nella tua zona al quale richiedere, innanzitutto, una consulenza specializzata e approfondita e, laddove sussistano i requisiti, anche un preventivo su misura per l’installazione di un impianto fotovoltaico bifacciale per la tua casa.