come orientare un'antenna tv passo dopo passo

17 Aprile 2025 - Redazione

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Dopo aver capito come montare un’antenna tv, è necessario intendere anche come orientare un’antenna tv, onde evitare di fare un buco nell’acqua (se proprio vi preoccupate di non esserne capaci potreste rivolgervi ad un antennista, magari chiedendogli un preventivo di spesa)!
 
Anche se la procedura può sembrare complessa per chi non ha dimestichezza con lavori tecnici, con un po’ di attenzione e gli strumenti giusti è possibile ottenere buoni risultati anche in autonomia.
 
Tuttavia, per chi non si sente sicuro o preferisce evitare tentativi a vuoto, è sempre consigliabile rivolgersi a un antennista professionista. Un tecnico specializzato può offrire non solo un’installazione precisa, ma anche una valutazione dell’ambiente circostante, individuando eventuali ostacoli alla ricezione e suggerendo le soluzioni più adatte.
 
Richiedere un preventivo di spesa a un professionista può aiutare a valutare il costo del servizio rispetto ai benefici di un impianto correttamente installato e regolato.
 
 
Prepararsi all’orientamento: cosa serve e come organizzarsi

Prima di iniziare l’orientamento vero e proprio, è importante organizzarsi con la strumentazione necessaria e avere una visione chiara del procedimento. Il modo più pratico per procedere è portare con sé, se possibile, un piccolo televisore o un monitor collegato all’impianto, così da poter verificare in tempo reale l’intensità e la qualità del segnale ricevuto durante i vari tentativi di orientamento. In alternativa, si può predisporre un secondo operatore in casa che comunichi le variazioni del segnale mentre si lavora sull’antenna.

Parallelamente, è utile accedere a Google Maps per individuare con una certa precisione la posizione dei principali ripetitori televisivi nella propria area geografica. Anche se non si conosce l'indirizzo esatto, è sufficiente indicare la zona o la collina su cui sono installati i trasmettitori. Questo passaggio consente di avere un riferimento orientativo iniziale affidabile per la direzione verso cui puntare l’antenna.

  Individuare i ripetitori e interpretare la direzione del segnale

Una volta individuato su mappa il ripetitore più vicino o quello che serve la zona, bisogna determinare con precisione la direzione verso cui si trova rispetto all’abitazione. La bussola, sia in versione analogica che digitale su smartphone, è lo strumento più semplice per orientarsi.

Posizionandola correttamente, si potrà stabilire in quale punto dell’orizzonte si trova il ripetitore e di conseguenza in che direzione puntare l’antenna.

È importante considerare che in alcune zone il segnale può rimbalzare su ostacoli naturali o artificiali, per cui la direzione migliore potrebbe non coincidere perfettamente con quella teorica calcolata sulla mappa.

  Regolazione dell’antenna: pratica e pazienza

Durante il montaggio e l’orientamento, è necessario salire in terrazzo o sul tetto dove è fissata l’antenna e procedere con movimenti lenti e graduali. Ogni spostamento, anche di pochi gradi, può influenzare significativamente la qualità del segnale.

È consigliabile iniziare ruotando lentamente l’antenna lungo l’orizzonte, monitorando costantemente la qualità della ricezione sul televisore o sul decoder. In molte apparecchiature è presente una schermata diagnostica che indica la forza e la qualità del segnale ricevuto.

Una volta individuata la posizione ottimale, bisogna fissare saldamente l’antenna in modo che non si sposti con il vento o altri fattori ambientali.

  Variabili che influenzano la ricezione del segnale

Non sempre il segnale arriva diretto e pulito, anche con un orientamento corretto. Gli ostacoli fisici presenti nei dintorni, come edifici alti, alberi o rilievi naturali, possono attenuare o deviare il segnale. In alcune situazioni è addirittura necessario installare più antenne direzionate verso ripetitori differenti, per poter ricevere tutti i canali disponibili.

Questo tipo di installazione richiede un miscelatore di segnale o un centralino apposito, in grado di unificare i segnali provenienti da più fonti. In zone rurali o collinari, dove la copertura del digitale terrestre non è sempre uniforme, questa soluzione può risultare indispensabile per ottenere una ricezione completa e stabile.

  Quando è consigliabile chiamare un tecnico specializzato

Se, nonostante i tentativi, il segnale resta debole, i canali risultano mancanti o l’immagine continua a bloccarsi, potrebbe essere il caso di rivolgersi a un tecnico.

Un antennista professionista utilizza strumenti di misurazione del campo elettromagnetico che consentono di stabilire con precisione millimetrica la direzione ideale in cui orientare l’antenna. Inoltre, può suggerire soluzioni più avanzate, come l’uso di antenne a pannello, amplificatori di segnale o l’ottimizzazione dell’impianto interno all’abitazione.

  Conclusione

Orientare correttamente un’antenna TV non è un’operazione impossibile, ma richiede attenzione, pazienza e un minimo di conoscenza tecnica. Una buona ricezione del segnale dipende da molteplici fattori, alcuni dei quali non controllabili, come la distanza dal ripetitore o la presenza di ostacoli.

Tuttavia, seguendo una procedura logica e metodica, anche chi non ha particolare esperienza può riuscire a ottenere risultati soddisfacenti.

In alternativa, affidarsi a un professionista è la scelta più sicura per garantire una ricezione stabile, duratura e di alta qualità, evitando inutili perdite di tempo e tentativi a vuoto.

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