Vacanza rovinata: come richiedere il risarcimento danni e a chi rivolgersi

04 Novembre 2019 - Redazione

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Risarcimento danni per vacanza rovinata: ecco come tutelarsi in caso di disservizi 

Le vacanze, in qualsiasi momento dell’anno capitino, sono un bene a cui non si vuole mai rinunciare. Le si aspetta per mesi e viverle male a causa di danni causati da soggetti terzi (tour operator, agenzie di viaggio, compagnie aeree, eccetera) è un fastidio cui tutti vorrebbero sottrarsi.

Purtroppo capita spesso di subire un cosiddetto danno da vacanza rovinata, ma c’è una buona notizia: la legge tutela i viaggiatori e prevede un risarcimento in caso di vacanza rovinata. Organizzare le vacanze, verso qualsiasi tipo di destinazione, è spesso più complesso di quanto si possa immaginare. Individuare i migliori mezzi di trasporto (treno, aereo, eccetera), prenotare la struttura ricettiva (albergo, hotel, B&B, eccetera) e scegliere le varie attività che si vogliono eseguire non è sempre semplicissimo.

Per questo motivo molti turisti preferiscono rivolgersi a delle agenzie di viaggi o dei centri specializzati che si occupano di tutto, sollevando il viaggiatore di tutto il lavoro di ricerca, contatto e pianificazione della vacanza. Coinvolgendo diversi soggetti, può capitare che ci siano degli inconvenienti o che uno di essi non svolga correttamente il proprio lavoro.

Tali inadempienze possono costituire enormi problemi per i viaggiatori che si ritrovano a subire un danno che può andare dal semplice ritardo (e relativo fastidio) e problemi molto più grandi e complessi. In tutti i casi i viaggiatori sono assicurati e possono ottenere un giusto risarcimento. Scopriamo quindi cos’è e come funziona il risarcimento da danno da vacanza rovinata, come richiederlo e a quanto ammonta questo indennizzo.

Che cosa si intende per danno da vacanza rovinata?

L’articolo 47 (comma 1) del Codice del Turismo, stabilisce che ”L'organizzatore e il venditore stabiliti sul territorio nazionale sono coperti da contratto di assicurazione per la responsabilità civile a favore del viaggiatore per il risarcimento dei danni derivanti dalla violazione dei rispettivi obblighi assunti con i rispettivi contratti”.

Questo vuol dire che in caso di inadempienze i viaggiatori possono richiedere (e ottenere) il risarcimento per la vacanza rovinata. Questo è possibile perché le agenzie di viaggi e i tour operator presso i quali ci si rivolge non hanno solo il compito di cercare l’offerta migliore dal punto di vista economico. Il loro compito (e di conseguenza la loro responsabilità) è anche quella di assicurare ad ogni viaggiatore che il servizio offerto sia coerente con quello indicato al momento della sigla del contratto.

Vacanza rovinata: danno patrimoniale o danno non patrimoniale?

Il danno da vacanza rovinata, sul quale si stimerà il relativo rimborso, è sia di tipi patrimoniale che non patrimoniale. Nel caso del danno patrimoniale si fa riferimento a tutti quei casi in cui il viaggiatore ha dovuto sostenere delle spese extra non previste dal contratto sottoscritto prima della partenza.

In questo campo rientrano i casi di risarcimento per il ritardo dell’aereo o il risarcimento per il negato imbarco. Similmente si parla di vacanza rovinata in caso di cancellazione del volo o, ancora, di danno da vacanza rovinata per il bagaglio smarrito. I danni non patrimoniali, invece, sono quelli che non è possibile quantificare direttamente dal punto di vista economico.

Tra questi rientrano tutti i danni morali e quelli relativi alla perdita dell’occasione di riposo che quella vacanza, di per sé irripetibile, avrebbe dovuto costituire per il viaggiatore. Basti pensare a tutti quei casi in cui viene acquistato un pacchetto “tutto compreso” e, invece, ci si ritrova a dover pagare i pasti, l’accesso alle aree benessere o altri tipi di servizi. Anche in questo caso la vacanza viene rovinata e si ha diritto a essere risarciti per danni di cui non si è responsabili.

danno da vacanza rovinata

Come richiedere un risarcimento per danno da vacanza rovinata

A fronte di danni di questo tipo come fare per richiedere il risarcimento per le vacanze rovinate? La prima cosa da fare, come in tutti i contenziosi, è quello di portare delle prove che dimostrino quali erano gli accordi che non sono stati rispettati.

Tra le prove per il risarcimento del danno subito da una vacanza rovinata rientrano sia i contratti sottoscritti con le agenzie e i tour operator, che foto, video e testimonianze scritte e documentate di quanto avvenuto.

Per non sbagliare nella compilazione del fac simile della lettera di reclamo (e vanificare il rimborso), è bene specificare come nel reclamo debbano essere sempre indicati: i dati relativi al contratto per il quale si denunciano le inadempienze, i giorni della vacanza a cui si fa riferimento, l’elenco completo dei disservizi subiti, le prove, eventuali testimoni, la quantificazione del danno e, in conclusione, l’indicazione che trascorsi dieci giorni lavorativi, si ricorrerà alle competenti autorità giudiziarie.

Vacanza rovinata: quantificazione del danno

La quantificazione del danno per la vacanza rovinata è piuttosto semplice per i danni di natura patrimoniale, mentre è più articolato per quelli non patrimoniali. In questo caso il giudice competente deve analizzare la questione in maniera complessiva, andando a considerare:

  • l’unicità del viaggio;
  • il valore della vacanza;
  • lo stress psicofisico derivato dal danno;

Ogni reclamo, quindi, va valutato singolarmente ed è competenza del giudice verificare tutti gli elementi (in base a quelli in suo possesso), e procedere con la quantificazione del danno, tenendo anche conto della buona fede di tutte le parti coinvolte.

A chi rivolgersi in caso di danno da vacanza rovinata

Per ottenere il risarcimento è doveroso comunicare tempestivamente l’accaduto al tour operator, agenzia o compagnia aerea, tramite comunicazione scritta e preferibilmente tracciabile (email, fax, eccetera). Trascorsi dieci giorni dall’invio della segnalazione senza aver ottenuto risposta, si deve presentare una lettera di reclamo formale indicando quali sono stati i disservizi e danni subiti, i costi extra che sono stati sostenuti e l’ammontare della richiesta di risarcimento. È importante allegare tutti i documenti utili (foto, testimonianze, scontrini, eccetera) a disposizione per dimostrare quanto si sostiene.

Dopo un anno dal termine delle vacanze rovinate (se all’interno dell’Unione Europea, altrimenti il termine è di un anno e mezzo) il caso va in prescrizione e si può procedere tramite denuncia presso il Tribunale competente, presentando sempre tutta la documentazione utile alla dimostrazione del danno subito. Su Quotalo è inoltre possibile trovare i migliori avvocati cui rivolgersi per la gestione di questo tipo di pratiche.

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