Schema dell’impianto di riscaldamento (con e senza termosifoni), impianto di riscaldamento monotubo, dimensionamento dell’impianto di riscaldamento
06 Maggio 2025 - Redazione
Un impianto di riscaldamento è costituito da un generatore di calore (alimentato da combustibile liquido o gassoso), da un sistema di distribuzione del fluido termovettore, e da terminali che sono impiegati per fornire ai singoli ambienti il calore necessario.
Un impianto di riscaldamento è un sistema complesso progettato per garantire comfort termico all’interno degli ambienti abitativi, lavorativi o pubblici durante i periodi freddi dell’anno.
È costituito da un generatore di calore — solitamente alimentato da combustibili liquidi, gassosi o, in alcuni casi, da fonti rinnovabili — che produce l’energia termica necessaria.
Questa energia viene poi trasferita a un fluido termovettore (acqua, vapore o aria), il quale circola attraverso una rete di distribuzione appositamente progettata. Infine, il calore viene rilasciato nei vari ambienti mediante terminali di emissione, come radiatori, pannelli radianti o bocchette di ventilazione, assicurando una diffusione omogenea della temperatura e il benessere termoigrometrico degli occupanti.
- PUNTI CHIAVE
- Struttura dell’impianto di riscaldamento: Composto da generatore di calore, rete di distribuzione del fluido termovettore e terminali di emissione
- Tipologie di impianti: Distinti per fluido termovettore (acqua, vapore, aria) e schema di distribuzione
- Importanza del dimensionamento: Errori nel dimensionamento di tubi, caldaia e radiatori compromettono efficienza e comfort termico
- Bilanciamento e rendimento: Un impianto mal bilanciato genera disagi (stanze fredde, bollette alte) e va corretto da un tecnico specializzato
- Indice contenuti
- Tipologie di impianti di riscaldamento e sistemi di distribuzione del calore
- Dimensionamento dell’impianto di riscaldamento
- I sintomi che consentono di svelare uno scorretto bilanciamento dell’impianto di riscaldamento
- Termosifone (o radiatore o calorifero, come dir si voglia!)
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impianti ad acqua calda a circolazione naturale o forzata
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impianti a vapore
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impianti ad aria calda.
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sistema a due tubi: la centrale termica è sistemata nel piano cantinato, le tubature orizzontali corrono nello scantinato stesso e le colonne montanti alimentano un solo terminale d’impianto su ogni piano (mandata e ritorno dei vari radiatori sono collegati ai due tubi principali di mandata e ritorno). Offrono maggiore flessibilità rispetto all’impianto di riscaldamento monotubo, perché lo spegnimento di un elemento non determina l’interruzione del funzionamento dell'intero impianto; non presentano problemi di abbassamento della temperatura via via che i percorsi si allungano; eppure, rispetto ai diretti concorrenti, richiedono maggiori spese per tubi e valvole;
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impianto di riscaldamento monotubo: un unico tubo entra ed esce dai vari radiatori in alto ed in basso, così che essi risultano praticamente collegati in serie (una variante prevede l’inserimento di valvole di regolazione). Rispetto ai precedenti, sono inficiati da maggiori perdite di carico e di temperatura negli ultimi elementi dello schema dell’impianto di riscaldamento rispetto ai radiatori che sono collocati per primi;
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collettori complanari: consentono la riduzione del numero di colonne montanti, visto che tutti i corpi scaldanti di un appartamento sono serviti mediante una rete orizzontale di sottili tubi di rame (mandata e ritorno) che collegano i corpi scaldanti agli attacchi previsti sul collettore, che a sua volta si allaccia alle colonne montanti. Inoltre, a differenza del sistema a due tubi e dell’impianto di riscaldamento monotubo, quello a collettori complementari consente di contabilizzare il calore utilizzato da ogni singolo appartamento.
Dimensioni importanti quando si lavora allo schema dell’impianto di riscaldamento sono pure quelle del generatore giacché, in caso di sovradimensionamento, questo opererà spesso a carico ridotto e quindi anche con ridotti valori medi di rendimento.
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In qualche stanza il radiatore è sempre tiepido
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dall’impianto provengono dei rumori (come se l’acqua scorresse velocemente dentro i tubi)
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nonostante la presenza di valvole termostatiche con temperatura bassa qualche radiatore resta ugualmente bollente
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le bollette sono elevate nonostante in casa si percepisca una sensazione di freddo