Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale: quali sono gli illeciti e le differenze?

02 Luglio 2025 - Redazione

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La responsabilità contrattuale ed extracontrattuale

In diritto la responsabilità è la situazione in cui un determinato soggetto, detto obbligato, può essere chiamato a rispondere in base a quanto da lui assunto o provocato per un’azione o fatto precedente a lui riconducibile. Essa a sua volta si può distinguere in due rami principali: la responsabilità contrattuale che è regolata dall’art. 1218 c.c. e la responsabilità extracontrattuale che invece è disciplinata all’art. 2043 c.c.

La responsabilità contrattuale trova la sua causa nel rapporto obbligatorio di natura contrattuale con il quale un soggetto si obbliga ad adempiere una determinata prestazione nei confronti di un altro.

La responsabilità extracontrattuale invece, a differenza della prima, non ha una sua fonte nel contratto, ma sorge quando un soggetto cagiona ad un altro un danno ingiusto ed è tenuto quindi al risarcimento.

Sebbene le due responsabilità trovino fonte nel codice civile, lo stesso non si può dire per il loro funzionamento, come per l’onere della prova che agisce differentemente: nella responsabilità contrattuale troviamo il favor creditoris dove è il debitore a gravarsi dell’onere di provare che l’inadempimento è dovuto a causa a lui non imputabile, mentre nella responsabilità extracontrattuale sarà l’attore, cioè la parte che esperisce il giudizio, a dover dimostrare le proprie ragioni.

Anche la prescrizione può variare a seconda della natura di responsabilità, in cui troviamo l’ordinario tempo decennale per quella contrattuale, salvo qualche ipotesi circoscritta, mentre per quella extracontrattuale il termine è quinquennale, se non addirittura di due anni se derivante dalla circolazione di veicoli.

Ciò provoca differenti conseguenze giuridiche in ordine a quando agire in giudizio o in ordine a cosa poter chiedere a titolo di risarcimento o di adempimento.

       

Cos’è la responsabilità contrattuale?

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La responsabilità contrattuale è regolata dall’art. 1218 c.c. ove il debitore è tenuto al risarcimento del danno se non esegue la prestazione dovuta, salvo causa a lui non imputabile.

Da ciò se ne deduce che il debitore è tenuto al risarcimento appena questo non adempie, senza necessità per il creditore di dimostrare che sta subendo un danno ingiusto; sarà sufficiente per lui esperire il giudice e obbligare il debitore ad adempiere ai sensi dell’art. 2930 c.c., oppure chiedere il risarcimento.

Lo stesso risarcimento da natura contrattuale è regolato dall’art. 1223 c.c. che dovrà comprendere il mancato guadagno così come la perdita subita.

 

Cos’è la responsabilità extracontrattuale?

La responsabilità extracontrattuale è disciplinata all’art. 2043 c.c. e comprende tutto ciò che è estraneo alla fonte contrattuale, essa deriva da violazione di norme generali riconducibili a qualunque fatto di natura dolosa o colposa che cagiona ad altri un danno contrario alla legge.

Si pensi ai danni cagionati da animali o da edifici che lesionano terze persone che sono ipotesi espressamente regolate dalla legge, ma rientrano anche situazioni non espressamente disciplinate e pertanto di natura atipica in quanto ricomprese nello stesso art. 2043 c.c., come il risarcimento danni di natura civile anche per cause dovute a fattispecie penali.

 

Differenze principali tra responsabilità contrattuale ed extracontrattuale

Vediamo quindi le principali differenze tra le due tipologie:

 

Responsabilità Onerosità della prova Prescrizione
1. La responsabilità contrattuale deriva da contratti propriamente detti, che presuppongono un accordo tra le parti di natura patrimoniale 1. L’onerosità della prova è più gravosa sulla parte inadempiente nel caso del contratto, in quanto è colpa presunta salvo che vi sia la dimostrazione che l’inadempimento deriva da causa a lui non imputabile. 1. La prescrizione contrattuale segue il termine ordinario di 10 anni, salvo singole ipotesi regolate dal codice.
2. La responsabilità extracontrattuale non ha fonte in un accordo, ma in un fatto che causa un danno ingiusto, quindi dalla legge o da norme generali. 2. L’onerosità della prova nella responsabilità extracontrattuale grava su chi vuole esperire il giudizio che dovrà provare che ha subito un danno per cui la legge accorda un risarcimento, quindi dovrà dimostrare oltre al danno anche che il comportamento, che può derivare anche da una omissione, è imputabile ad un terzo (nesso causale e colpa o dolo del terzo). 2. La prescrizione extracontrattuale dura 5 anni, salvo eccezioni come i danni da fatto illecito che violano diritti fondamentali, se non addirittura con una durata minore, due anni per la circolazione di veicoli.
 

Cosa fare in caso di illeciti?

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In caso di illeciti dobbiamo capire in quale fattispecie ci troviamo: per la responsabilità contrattuale sarà necessario valutare il contratto e gli obblighi non rispettati, raccogliere prove di inadempimento (comunicazioni, documenti, testimonianze), rivolgersi a un avvocato per avviare una richiesta di risarcimento mediante la messa in mora che consiste in una intimazione che il creditore fa al debitore di adempiere.

Se non procedere direttamente alla richiesta di risarcimento danni o a proseguire un’azione giudiziaria volta a chiedere l’adempimento dello stesso ai sensi dell’art. 2930 c.c. volta a produrre gli effetti dell’esecuzione forzata in forma specifica.

Analisi diversa per la responsabilità extracontrattuale per la quale sarà più gravoso e complesso agire, in quanto non trovando la fonte in un contratto è richiesto documentare il danno (fotografie, referti medici, relazioni tecniche), identificare il responsabile e dimostrare il nesso causale, ciò provare che l’azione od omissione del terzo ha provocato il danno ed infine procedere con una richiesta di risarcimento o un’azione giudiziaria.

 

Il ruolo degli avvocati in caso di responsabilità civile

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Il ruolo degli avvocati è primario in ordine a queste due situazioni, in quanto è necessario procedere ad una analisi approfondita per determinare le responsabilità del terzo ed elaborare la migliore strategia difensiva. Per tali elaborazioni è opportuno raccogliere ogni prova possibile e proseguire ad una richiesta di risarcimento del danno.

Sarà poi compito del legale incaricato in base alle informazioni raccolte dal cliente elaborare una strategia volta a ottenere quanto richiesto (petitum) oppure difendere il cliente dalle accuse della controparte producendo elementi a propria difesa o esperire domande riconvenzionali durante il processo.

Parimenti sarà compito del legale produrre memorie difensive volte a raggiungere un accordo extragiudiziale ed evitare le lungaggini processuali, raggiungendo un accordo con la controparte, in funzione anti-processualistica delle controversie.

 

Conclusione

La responsabilità contrattuale ed extracontrattuale rappresentano due aspetti fondamentali della tutela civile. Capire le differenze è essenziale per proteggere i propri diritti.

Se hai subito un danno o vuoi prevenire rischi legati alla responsabilità civile, contatta un avvocato esperto per una consulenza personalizzata!

 

 

 

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