Reato di truffa- Art. 640 del Codice Penale

08 Giugno 2015 - Redazione

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Nel senso comune nell'accezione maggiormente utilizzata s’intende quando qualcuno per proprio tornaconto estorce qualcosa con l’inganno. 

Cosa dice il Codice Penale al riguardo del reato di truffa? L’art 640 c.p. stabilisce che il reato di truffa è commesso da chiunque  volontariamente induca una persona in errore utilizzando artifizi o raggiri al fine di procurare a sé o ad altri un profitto ingiusto.

Artificio avviene quando viene raccontata una realtà non veritiera ed è fatta credere esistente; il raggiro, invece si verifica, quando con false premesse e ragionamenti capziosi si agisce sulla psiche altrui convincendolo di ciò che non è vero.

Quindi, affinché si possa configurare la fattispecie di truffa, deve essere attuato un comportamento volontario tale da indurre in errore il soggetto (la vittima), che sulla base di tal errata convinzione, compia un atto di disposizione del proprio patrimonio in favore del truffatore o per persona diversa.

La vittima senza la rappresentazione mistificata della realtà non avrebbe mai compiuto l’atto dispositivo patrimoniale, cessione di denaro o parte della sua disponibilità economica e finanziaria o rinunciare a far valere un proprio diritto o credito (comportamento omissivo). 

Il profitto per il truffatore, soggetto agente, è ingiusto anche se per questi non abbia una rilevanza patrimoniale.

Si considera truffa aggravata qualora il truffatore abbia fatto credere alla vittima che l’atto disposizione sia dovuto per ordine di un’Autorità o abbia indotto il timore per un pericolo non veritiero. 

L’art 640 bis c.p. sancisce che si tratta di truffa aggravata anche quando il comportamento ingannevole sia rivolto al conseguimento di erogazioni pubbliche, mutui agevolati o contributi, siano essi erogati o concessi da parte dello Stato, enti pubblici o Unione Europea.

Il Codice Penale determina per il colpevole di truffa una reclusione da sei mesi a tre anni, mentre, in caso di truffa aggravata la reclusione va da uno a sei anni, e il pagamento di una multa.

Il danneggiato una volta scoperto l’inganno e il conseguente danno può agire tramite querela per essere risarcito, tenendo presente che il reato di truffa decade per prescrizione al termine dei sei anni.

La competenza territoriale per il procedimento che viene avviato con la denuncia, la conseguente indagine, l’individuazione del reo, è il luogo dove sia avvenuta la disposizione patrimoniale da parte della vittima.

Per le truffe on-line questo criterio trova difficoltà di applicazione, stabilire una sede unica per il procedimento a carico di un solo truffatore permette di stabilire la serialità del reato, una maggiore incisività dell’azione di tutela pubblica, purtroppo l’accorpamento in un’unica indagine è un risultato difficile da ottenere.

Affinché si abbia il riconoscimento della truffa, rimane centrale la dimostrazione del comportamento ingannevole e la diretta connessione all’atto di disposizione patrimoniale effettuata dalla vittima.

I truffatori sono esperti nel manipolare e dimostrare l’inganno richiede almeno una pari abilità, ma si possono attuare azioni preventive cercando di sventare sul nascere i tentativi di truffa,

Molto spesso le truffe sono effettuate a danno di persone in stato di fragilità emotiva e sociale, come gli anziani, è bene ricordare che nessun ente invia propri incaricati a domicilio per verificare il pagamento delle utenze o la validità di banconote, titoli, firmare mai moduli che vengano spacciati per indagini statistiche o simili, ma che invece sono spesso dei contratti. 

Nel caso in cui l’incaricato presenti un tesserino o altro documento di riconoscimento, prima di farlo entrare chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri, non chiamare al numero che eventualmente vi sia suggerito dallo sconosciuto.

Per le truffe on line, verificare la validità del sito, usare password complesse e cambiarle frequentemente, non rispondere a email di cui non si conosca il mittente, fornendo dati personali, non cliccare su link o file che si trovino in email dubbie, durante l'acquisto su un sito di ecommerce è consigliato verificare i feedback di altri clienti.

Al minimo dubbio di essere stato vittima di una truffa avvisare i Carabinieri e agire subito su consiglio di un legale per esercitare la propria tutela, la reazione immediata spesso è importante per limitare il danno e smascherare il truffatore.

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