Quanto costa rifare l'impianto elettrico
17 Aprile 2025 - Redazione
Spesso il rifacimento di un impianto elettrico avviene all'interno di un intervento di ristrutturazione totale dell'appartamento e il costo viene inserito all'interno di un preventivo di ristrutturazione casa chiavi in mano, ma volendo approfondire la parte degli impianti, quanto può costare rifare l'impianto elettrico?
L’efficienza energetica e lo stato dell’impianto elettrico di un immobile sono infatti elementi fondamentali, in quanto per legge, è obbligatorio allegare agli atti di compravendita e locazione degli immobili una certificazione energetica, attestante le prestazioni energetiche dell’abitazione.
- Indice contenuti
- Quando si rifà l’impianto elettrico
- Ma quindi cosa significa mettere a norma un impianto elettrico?
- Costo del rifacimento dell’impianto elettrico
- Conclusione
Quando si rifà l’impianto elettrico
Premesso questo, il rifacimento dell’impianto elettrico richiede opere murarie, come ad esempio aprire o chiudere tracce a muro, nel pavimento oppure a soffitto, per innestare i corrugati nei quali scorrono i fili dell’impianto. Interventi edili, che in genere sono 1/3 del costo complessivo dell’impianto elettrico.
Proprio per questo, ogni qual volta si eseguono lavori di ristrutturazione edili (come ad esempio una nuova ridistribuzione dei locali, oppure l'aggiunta o l'eliminazione di una parete, o altro) è consigliabile approfittare per rinnovare l’impianto elettrico, onde ridistribuzione i punti luce, adattandoli alla nuova distribuzione dei locali.
Ma quindi cosa significa mettere a norma un impianto elettrico?
Un impianto elettrico a norma, vanta determinate caratteristiche:
- la messa a norma deve essere eseguita da un’azienda registrata, per cui, tutti gli interventi devono essere stati eseguiti solo da professionisti, che sono registrati alla Camera di Commercio;
- deve avere un salvavita, cioè un dispositivo capace di interrompere il flusso elettrico, nel caso di dispersione oppure di folgorazione;
- deve avere degli interruttori magnetotermici, ad accompagnare i differenziali (salvavita) per la protezione dell’immobile in casi di cortocircuito, oppure in caso di sovracorrente;
- i cavi usati, devono essere bilanciati sulla portata dell’impianto;
- deve essere presente la messa a terra, che disperde nel terreno il flusso elettrico e che deve rispettare le disposizioni della vigente normativa Cei;
- le diverse utenze devono essere differenziate all’interno dei moduli del cavo elettrico.
Considerando quindi che il costo di un punto luce, comprensivo del quadro elettrico e dei lavori necessari per il rifacimento dell’intero impianto, è di circa 50,00 euro, il conto è presto fatto.
Attenzione, nella cifra, non sono inclusi il prezzo di montaggio di faretti, di lampade, dei lampadari e delle luci a LED.
Da sottolineare infine, che per le opere di sostituzione dell’impianto elettrico o per la sua messa a norma, effettuate entro il 31 dicembre 2015 è possibile usufruire delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, detraendo il 50% della spesa sostenuta dall’imposta Irpef, per massimo di 96.000 €.
Metratura | Punti luce stimati | Costo stimato (50€/punto luce) |
---|---|---|
40 mq | 35 punti luce | 1.750 € |
70 mq | 60 punti luce | 3.000 € |
100 mq | 80 punti luce | 4.000 € |
Rifare l’impianto elettrico di un’abitazione non è solo una scelta di sicurezza, ma anche un investimento per aumentare l’efficienza energetica e il valore dell’immobile. Un impianto a norma garantisce protezione, funzionalità e consente l’accesso a eventuali agevolazioni fiscali. Anche se il costo può variare in base alla metratura e alla complessità dell’intervento, programmare il rifacimento in occasione di una ristrutturazione generale permette di ottimizzare tempi e spese. Affidarsi a imprese abilitate è fondamentale per ottenere un impianto sicuro, certificato e conforme alla normativa vigente.