Ogni quanto viene eletto l'amministratore di condominio? E' rieleggibile?

19 Gennaio 2016 - Redazione

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Vivete in un condominio e siete più di otto? Allora è necessario che eleggiate un amministratore di condominio, che dovrà regolamentare la vita condominiale e l’uso degli spazi comuni (provvedendo anche a tutti gli interventi volti a conservarli); riscuotere i pagamenti; utilizzare le somme riscosse per coprire le spese di manutenzione ordinaria; far rispettare le regole condominiali; concretizzare le decisione assunte dall’assemblea dei condomini.

Ogni quanto viene eletto l'amministratore di condominio
L’amministratore di condominio dura in carica un anno, ma se non è sopraggiunta alcuna revoca, la carica verrà rinnovata automaticamente per un altro anno.

L’amministratore di condominio è rieleggibile?
Certo (a meno che l’amministratore di condominio non sia stato revocato ad opera dell’autorità giudiziaria). 

L’amministratore di condominio è revocabile?
Sempre, sia che l’eventualità e le sue modalità siano già contemplate nel regolamento di condominio, sia che non se ne faccia menzione. In questo caso, però, occorre una delibera dell’assemblea risultante dalla maggioranza dei presenti (che siano almeno la metà di tutti i condomini). L’amministratore di condominio può pure essere revocato dal giudice qualora anche uno solo dei condomini abbia denunciato delle sue omissioni, come ad esempio: non aver comunicato un atto di citazione del condominio, non aver convocato l’assemblea per l’approvazione dei conti oppure per la nomina di un nuovo amministratore, gestire il patrimonio del condominio in maniera poco trasparente, non curare i registri obbligatori, etc.

I provvedimenti dell’amministratore di condominio.
Da questo discende anche che tutti i condomini sono tenuti a seguire i provvedimenti adottati dall'amministratore di condominio, che sono obbligatori, ma che godono sempre della possibilità di ricorso all'assemblea, affinché questi provvedimenti vengano riesaminati (a meno che non si tratti di provvedimenti illegali, o comunque avversi al regolamento di condominio, per cui ci si dovrà appellare alla giustizia).


Come si effettua la nomina dell’amministratore di condominio?
È l’assemblea ad effettuare la nomina dell’amministratore di condominio ma, affinché questa sia valida, è necessaria la convergenza della maggioranza dei presenti (che, per di più, deve rappresentare la metà del totale dei condomini). Una volta nominato, l’amministratore di condominio deve comunicare i propri dati e il luogo dove conserverà la documentazione obbligatoria (registri dell’anagrafe condominiale, dei verbali, delle revoche, e della contabilità), che poi restituirà al condominio allo scadere del suo mandato. Fatto questo, stipulerà una polizza che copra eventuali errori professionali (i cui massimali verranno innalzati in caso di eventuali lavori condominiali straordinari) e aprirà un conto corrente dedicato a tutte le questione economiche del condominio.

Quali caratteristiche bisogna possedere per essere nominato amministratore di condominio?
Accanto a requisiti piuttosto generici, come non essere interdetti o inabilitati e godere dei diritti civili, figurano tra i requisiti essenziali per accedere alla carica di amministratore di condominio quelli che concernono la fedina penale (sono esclusi coloro che abbiano commesso delitti non colposi che prevedano una reclusione minima di 2 anni e massima di 5, o che siano stati sottoposti a misure di prevenzione, e quanti figurino tra i protesti cambiari), e requisiti culturali (è indispensabile possedere il diploma di scuola secondaria di secondo grado, aver frequentato un corso di preparazione, e svolgere formazione periodica).










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