A cosa serve e in cosa consiste la dichiarazione di conformità degli impianti

16 Aprile 2025 - Redazione

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A cosa serve la certificazione impianto elettrico? A cosa serve la certificazione impianto elettrico? A cosa serve la certificazione impianto elettrico?

Se stai pensando di vendere casa, ristrutturare un appartamento o effettuare modifiche a un impianto, c’è un documento fondamentale di cui non puoi fare a meno: la dichiarazione di conformità degli impianti.

Questo certificato attesta che l’impianto, sia esso elettrico, idrico, del gas o di altro tipo, è stato realizzato secondo le normative tecniche vigenti. Si tratta di un requisito obbligatorio per la sicurezza dell’abitazione e per garantire il rispetto delle leggi in materia edilizia e impiantistica.

  Cos'è la dichiarazione di conformità degli impianti

La dichiarazione di conformità, anche nota come "DiCo", è un documento che il tecnico installatore o la ditta esecutrice deve rilasciare al termine dell’installazione di un nuovo impianto o in seguito alla sua modifica sostanziale.

Con questo certificato si attesta che l’impianto è stato realizzato a regola d’arte, in conformità alle disposizioni di legge e alle norme tecniche applicabili.

L’obbligo di rilascio di tale dichiarazione è stato introdotto per la prima volta nel 1990 ed è stato poi confermato dal Decreto Ministeriale 37/2008, che regolamenta l’installazione degli impianti all’interno degli edifici.

  Quando è necessaria

La dichiarazione è obbligatoria in tutti i casi in cui viene installato un nuovo impianto oppure vengono eseguite modifiche rilevanti a un impianto esistente. Questo vale sia per impianti all’interno di abitazioni private, sia per immobili destinati ad attività commerciali o industriali.

Non si tratta quindi di una formalità, ma di una certificazione essenziale che accompagna ogni intervento tecnico significativo su impianti di qualsiasi natura.

  Tipologie di impianti interessati

La dichiarazione di conformità si applica a una vasta gamma di impianti tecnici, presenti in ogni edificio residenziale, commerciale o industriale. Ogni volta che viene installato un nuovo impianto o si interviene in maniera significativa su uno già esistente, la legge richiede che l'intervento venga certificato da una dichiarazione che ne attesti la conformità alle normative vigenti.

Questo obbligo si estende a impianti elettrici e di climatizzazione, impianti idraulici e sanitari, impianti a gas, antincendio e di automazione, oltre a quelli destinati alla ricezione di segnali televisivi. Ogni tipologia ha le sue specificità tecniche, ma tutte condividono lo stesso obiettivo: garantire il corretto funzionamento e la sicurezza dell’intero sistema.

Di seguito una panoramica delle principali tipologie di impianti per cui è richiesta la dichiarazione di conformità:

Tipo di impianto Descrizione
Elettrico Impianti per la distribuzione dell’energia elettrica all’interno di abitazioni, uffici e locali commerciali. Includono prese, interruttori, quadri elettrici e linee di alimentazione.
Riscaldamento, condizionamento e climatizzazione Sistemi per la produzione e distribuzione del calore e per il raffrescamento, come caldaie, pompe di calore, condizionatori, radiatori e split.
Idrico e sanitario Impianti per la distribuzione dell’acqua potabile e il relativo scarico, incluse tubazioni, sanitari, rubinetteria e sistemi di drenaggio.
Gas Impianti per la distribuzione del gas metano o GPL destinato ad alimentare caldaie, cucine e altri apparecchi domestici o industriali.
Antincendio Sistemi di sicurezza attiva come rilevatori di fumo, impianti sprinkler, estintori automatici e allarmi antincendio.
Automazione Impianti per l’automazione di cancelli, portoni, tapparelle, tende da sole e altri elementi motorizzati all’interno o all’esterno dell’edificio.
Ricezione televisiva e satellitare Sistemi per la ricezione e distribuzione di segnali TV e radio, comprese antenne, parabole, amplificatori e centraline di distribuzione.
  Contenuto della dichiarazione

Il certificato è redatto su un modulo standard previsto dalla normativa e include una serie di informazioni fondamentali.

Tra queste vi sono i dati anagrafici del committente, del tecnico responsabile e del proprietario dell’immobile, la descrizione del tipo di impianto installato, l’indicazione delle normative seguite, dei materiali utilizzati e la localizzazione dell’impianto.

Alla dichiarazione devono essere allegati lo schema o il progetto dell’impianto, se previsti, e una copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio della ditta esecutrice. In assenza di questi allegati, la dichiarazione risulta priva di validità.

  A cosa serve la dichiarazione di conformità

La funzione primaria di questo documento è garantire la sicurezza dell’impianto, evitando malfunzionamenti, cortocircuiti, perdite di gas o acqua e altri rischi legati a impianti non a norma. Ma non si tratta solo di sicurezza.

La dichiarazione è anche necessaria per ottenere il certificato di agibilità di un immobile e risulta indispensabile per svolgere alcune attività, come aprire un esercizio commerciale, ottenere il nulla osta sanitario o il certificato di prevenzione incendi. In ambito residenziale, la dichiarazione di conformità è particolarmente importante anche quando si decide di vendere, donare o trasferire un immobile.

  Vendita dell’immobile e certificazione degli impianti

Nel caso di vendita di una casa, la dichiarazione di conformità degli impianti rappresenta un elemento fondamentale da esibire all’acquirente. Anche se la legge non prevede più la nullità dell’atto di compravendita in caso di mancata allegazione del documento, è comunque obbligatorio indicarne l’assenza nell’atto notarile.

Tale mancanza può generare trattative economiche differenti, con il potenziale acquirente che potrebbe chiedere una riduzione del prezzo per farsi carico degli eventuali adeguamenti normativi necessari.

  Cosa fare in assenza della dichiarazione

Nel caso in cui la dichiarazione di conformità non sia disponibile, esiste una soluzione alternativa: la dichiarazione di rispondenza. Questo documento può essere redatto soltanto se l’impianto è stato installato prima del 27 marzo 2008.

A differenza della dichiarazione di conformità, non esiste un modulo prestabilito. La rispondenza viene rilasciata da un tecnico qualificato con almeno cinque anni di esperienza o da un professionista iscritto all’albo, e consiste in una relazione tecnica che certifica la sicurezza e la conformità dell’impianto alle norme di riferimento.

  Presentazione della documentazione

Una volta redatta, la dichiarazione di conformità deve essere consegnata al committente e all’utilizzatore dell’impianto. L’installatore ha anche l’obbligo di trasmetterne una copia allo Sportello Unico dell’Edilizia del Comune in cui si trova l’immobile oggetto dell’intervento. La corretta archiviazione di queste copie è importante sia per fini amministrativi, sia in caso di futuri controlli o necessità di aggiornamento dell’impianto.

  Conclusione

La dichiarazione di conformità degli impianti è uno strumento di tutela fondamentale per garantire la sicurezza degli ambienti in cui viviamo o lavoriamo. È un documento tecnico, ma anche legale, che accompagna ogni intervento significativo sugli impianti e assicura il rispetto delle normative vigenti.

Che tu stia vendendo casa, aprendo un’attività o semplicemente effettuando una ristrutturazione, accertati sempre che questa certificazione venga rilasciata e conservata correttamente. In sua assenza, valuta l’opportunità di richiedere una dichiarazione di rispondenza, nel rispetto dei requisiti previsti dalla legge.

 

 

 

 

 

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