Quali sono gli incentivi previsti per l'installazione delle pompe di calore e come funzionano

28 Marzo 2022 - Redazione

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Incentivi pompe di calore: quali sono e come funzionano

Per l’installazione delle pompe di calore è possibile usufruire di alcuni incentivi pompe di calore. Essendo queste ultime considerate come sistemi di alta efficienza energetica la legge ha previsto delle opportunità economiche per chiunque decida di sostituire la vecchia caldaia con una pompa di calore.

Dietro la possibilità di godere di incentivi fiscali ci sono ben precise ragioni tra cui la netta riduzione del consumo di energia e lo sfruttamento di energia derivante da fonti rinnovabili. Esistono diversi incentivi pompe di calore che si differenziano tra loro per i requisiti richiesti, gli iter burocratici da seguire, le regole da rispettare e le differenti percentuali in detrazione.

Per la scelta dell’incentivo il consiglio è quello di rivolgersi ad un ingegnere, un architetto o comunque un tecnico del settore in quanto ciascun incentivo ha precise caratteristiche e dunque è bene che sia un esperto a indicare la soluzione che ritiene essere più conveniente per il caso specifico.

 

Quali sono gli incentivi in vigore per le pompe di calore?

Gli incentivi pompe di calore attualmente in vigore sono diversi ma in particolare sono molto conosciuti l’Ecobonus ed il Conto Termico. L’Ecobonus è un incentivo grazie al quale chiunque sia intenzionato a sostituire un vecchio impianto con una pompa di calore può detrarre le spese per la sostituzione. Non ogni sostituzione è contemplata in quanto è richiesto il rispetto di un requisito fondamentale, ovvero che i sistemi installati abbiano il coefficiente di prestazione indicato nel Decreto Ministeriale del 6 agosto 2020.

L’ Ecobonus 65%è un incentivo previsto per la sostituzione di uno scaldacqua tradizionale con uno scaldacqua a pompa di calore che sia deputato a produrre acqua calda sanitaria.

Il Conto Termico è una forma di incentivo pompe di calore prevista per coloro che decidono di effettuare nella propria abitazione degli interventi che servono per produrre energia termica sfruttando le fonti rinnovabili e per migliorare l’efficienza energetica. Questa misura è stata introdotta in Italia a partire dal 2012, anno in cui prevedeva una detrazione del 25% delle spese affrontate.

Le successive modifiche legislative ed in particolar modo il Decreto Interministeriale del febbraio 2016 hanno fatto sì che il Conto Termico diventasse un incentivo sempre più utile da sfruttare ed infatti allo stato attuale dopo aver affrontato le spese per acquistare ed installare una pompa di calore è possibile detrarre il 65% della spesa totale sostenuta. Tra le spese rimborsabili rientrano la dismissione dell’impianto preesistente, le necessarie opere idrauliche ed il montaggio del nuovo impianto.

Incentivi per pompe di calore  

Chi può usufruirne e come

Due domande molto frequenti prima di procedere ad acquisto ed installazione di una pompa di calore sono chi può usufruire degli incentivi fiscali ed in che modo farlo. Per rispondere a questi interrogativi è bene fare una netta distinzione tra accesso ad Ecobonus e accesso al Conto Termico.

Per quanto riguarda l’Ecobonus ci sono solamente alcuni edifici ammessi e si tratta di quelli che nel momento in cui hanno inizio i lavori sono già stati accatastati o per i quali c’è una richiesta di accatastamento in corso; devono inoltre essere dotati di un impianto di climatizzazione da sostituire. L’accesso all’Ecobonus è consentito a tutti i contribuenti che devono sostenere spese di riqualificazione energetica. In particolare è ammesso l’accesso a questo incentivo fiscale a proprietario, nudo proprietario oppure titolare di un diritto reale sull’immobile, tenendo presente che in tal caso è sufficiente la sola acquisizione del certificato catastale.

Nel caso in cui vi sia un soggetto detentore dell’immobile come un comodatario o un locatario anche questo è ammesso purché dimostri l’esistenza di un contratto di locazione o comodato e provi il consenso del proprietario. L’accesso all’Ecobonus è inoltre consentito agli eredi i quali sono tenuti a dimostrare l’eredità attraverso la successione oppure un’autocertificazione che attesti detenzione materiale e disponibilità dell’immobile.

Anche i familiari conviventi, i componenti di unione civile oppure i conviventi di fatto possono godere di questo incentivo fiscale così come possono farlo i soci di una cooperativa indivisa i quali sono tenuti a dimostrare il possesso del consenso scritto del Consiglio di Amministrazione.

Per quanto riguarda il Conto Termico c’è un presupposto da cui partire, ovvero che vi sono diverse classi di beneficiari tra cui i soggetti privati, le imprese, la Pubblica Amministrazione e gli Energy Service Company (ESCO).Ogni anno viene stanziato un fondo complessivo di 900 milioni di euro cui i soggetti possono accedere facendo apposita domanda tramite il portale del Gestore dei Servizi Energetici fino ad esaurimento dei fondi.

Per quanto riguarda la tipologia di edificio quando si tratta di richiedere il conto termico la domanda è ammessa in base alle modalità definite dalla norma per edifici unifamiliari, condominiali, industriali e pubblici.

  Incentivi pompe di calore

Quale documentazione presentare per il bonus pompe di calore

Per ottenere un incentivo pompe di calore è necessario presentare la documentazione che varia a seconda che si tratti di Ecobonus o Conto termico. Per accedere all’Ecobonus 65% deve essere trasmessa all’Enea entro e non oltre i 90 giorni successivi alla data di ultimazione dei lavori una scheda descrittiva redatta da un geometra, un architetto, un ingegnere o altro tecnico abilitato.

Ancora è necessaria la scheda tecnica della pompa di calore installata, la dichiarazione del proprietario di consenso all’esecuzione dei lavori nell’ipotesi in questi vengano effettuati da un detentore dell’immobile, le fatture delle spese sostenute nonché la documentazione di avvenuto pagamento qualora questo non sia stato effettuato tramite bonifico, l’asseverazione redatta dal tecnico abilitato e la delibera assembleare di approvazione di esecuzione dei lavori nel caso in cui si tratti di interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali.

La documentazione richiesta per il Conto Termico è comune ad ogni tipologia di intervento e consiste nella trasmissione di un’autorizzazione del proprietario nel caso in cui i lavori vengano effettuati da altro soggetto, la richiesta di concessione degli incentivi che deve essere firmata ed affiancata da una scansione del documento di identità, una copia del contratto di rendimento energetico nel caso in cui il soggetto richiedente sia una ESCO e le fatture di pagamento.

 

Si può ottenere il Superbonus per le pompe di calore?

Molti si chiedono se esista un Superbonus per le pompe di calore e la risposta è affermativa in quanto il Decreto Rilancio ha introdotto la possibilità di detrarre le spese sostenute per una pompa di calore al 110%. Per poter usufruire del Superbonus 110% sono richiesti specifici requisiti e in primis il fatto che l’abitazione abbia già un impianto di riscaldamento. Deve trattarsi di un lavoro di sostituzione di impianto di climatizzazione invernale già esistente con una pompa di calore ed infine è necessario che la classe energetica dell’abitazione subisca un miglioramento di almeno due classi energetiche.

 

Incentivi pompe di calore: a chi rivolgersi per essere sicuri di ottenerli

Per essere sicuri di riuscire ad ottenere un incentivo pompe di calore è bene rivolgersi agli esperti del settore poiché sono gli unici che conoscono approfonditamente quali sono i requisiti richiesti e la documentazione necessaria per riuscire ad ottenere il bonus.

Per trovare il professionista ideale è possibile servirsi di Quotalo, una piattaforma in grado di mettere in contatto utenti e professionisti dell’impiantistica. Consultando l’elenco dei fornitori di Quotalo ci si può confrontare con gli esperti della propria zona e chiedere loro come muoversi per ottenere la detrazione fiscale.

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