Impianto di videosorveglianza: caratteristiche e prezzi
17 Giugno 2015 - Redazione
I sistemi di videosorveglianza possono essere ormai considerati una componente fondamentale dei sistemi di sicurezza, grazie ai quali controllare da remoto un ambiente o un'area, visualizzando immagini “live”, o registrate, onde individuare situazioni di pericolo. Ma quali le caratteristiche di un buon impianto di videosorveglianza e quali i costi?
La videosorveglianza è uno dei campi d’applicazione della domotica, appositamente studiata per migliorare, tramite tecnologie avanzate, la sicurezza ed il comfort di case e locali in genere.
Ed a riguardo sono infatti tantissime le offerte del mercato, che propone anche kit predisposti per il montaggio per l’interno e l’esterno di abitazioni. Una ricca offerta, a 360 gradi, dove, spesso non è facile scegliere, l'impianto giusto.
Tuttavia, pur senza entrare troppo nello specifico, è però importante chiarire che esistono specifiche tecniche e indicazioni di base, grazie alle quali sarà possibile non effettuare una scelta casuale, ma una scelta il più rispondente possibile alla struttura della propria casa ed alle proprie esigenze.
Prima sostanziale scelta sta nell'optare per telecamere con i fili, oppure senza.
Nel primo caso, quindi coi fili, bisognerà connettere ogni singola telecamera al ricevitore, manualmente e sarà quindi indispensabile un accurato cablaggio, con un conseguente aumento dei costi di installazione del personale specializzato; mentre nei kit wireless, possono insorgere problemi relativi alla qualità del segnale trasmesso al ripetitore wireless, che può essere ostacolato dalla presenza di porte, muri, piani differenti o da altri ostacoli, che possono non solo disturbare ma addirittura annullare il segnale. Altre fonti di disturbo possono essere poi i router wi-fi, come i comuni decoder per le tv.
Risulta quindi evidente, che prima dell’acquisto di un impianto di videosorveglianza, è bene valutare attentamente la conformazione della casa – o dell'immobile da proteggere - ed accertarsi che le strutture portanti o altri apparati non vadano ad intaccare la funzionalità del sistema di videosorveglianza wireless.
Altra importante questione da valutare è quella di dove posizionare le telecamere, se una o più e se all’esterno o solo all’interno di casa.
Precisiamo anzitutto, che per l’installazione di una telecamera all’esterno di casa, nel caso di un condominio, bisogna considerare l'apposita legislazione che vieta riprese negli spazi comuni, per cui in questo caso, il raggio d’azione dovrà interessare solo il piccolo angolo adiacente la porta d’ingresso dell'appartamento.
Chiarito questo, nel migliore dei casi, si potrà quindi optare per un kit di videosorveglianza misto, interno ed esterno, ossia dotato di 2 diversi tipi di telecamera, dato che le riprese esterne presuppongono l’uso di supporti più potenti e costosi, dotati di protezione contro gli agenti atmosferici.
Riguardo alle funzionalità, al momento dell’acquisto sarà quindi opportuno valutare la presenza o meno di un Digital Video Recorder, ossia di un registratore, che sarebbe meglio fosse dotato della funzione motion detector, che attiva la registrazione solo in presenza di movimenti, riducendo quindi – e non di poco - i tempi necessari alla visualizzazione delle riprese. E ancora, assicurarsi che sia presente un’interfaccia per il controllo da remoto delle telecamere.
A riguardo, la maggior parte dei moderni sistemi di videosorveglianza wi-fi, dispone di specifici software e app, per pc e smartphone, che previa password, permettono, oltre che di visionare le immagini registrate, anche di monitorare in tempo reale quanto accade in casa, indipendentemente da dove ci si trova.
Infinite le proposte sul mercato quanto ai sistemi di impianti videosorveglianza, con altrettante infinite possibilità di personalizzazione, alle quali vanno aggiunti i costi di installazione, per cui risulta molto difficile dare indicazioni precise su quanto possa costare mettere al sicuro la propria casa con un impianto di videosorveglianza.
In linea di massima, è possibile però dire, che per un sistema tipo, che consideri quanto sopra e che sia realizzato da una azienda affidabile ed esperta nel settore, la spesa minima, da considerare non potrà essere inferiore ai 700,00 euro, ma può arrivare anche a più di 10.000 euro.
La videosorveglianza è uno dei campi d’applicazione della domotica, appositamente studiata per migliorare, tramite tecnologie avanzate, la sicurezza ed il comfort di case e locali in genere.
Ed a riguardo sono infatti tantissime le offerte del mercato, che propone anche kit predisposti per il montaggio per l’interno e l’esterno di abitazioni. Una ricca offerta, a 360 gradi, dove, spesso non è facile scegliere, l'impianto giusto.
Tuttavia, pur senza entrare troppo nello specifico, è però importante chiarire che esistono specifiche tecniche e indicazioni di base, grazie alle quali sarà possibile non effettuare una scelta casuale, ma una scelta il più rispondente possibile alla struttura della propria casa ed alle proprie esigenze.
Prima sostanziale scelta sta nell'optare per telecamere con i fili, oppure senza.
Nel primo caso, quindi coi fili, bisognerà connettere ogni singola telecamera al ricevitore, manualmente e sarà quindi indispensabile un accurato cablaggio, con un conseguente aumento dei costi di installazione del personale specializzato; mentre nei kit wireless, possono insorgere problemi relativi alla qualità del segnale trasmesso al ripetitore wireless, che può essere ostacolato dalla presenza di porte, muri, piani differenti o da altri ostacoli, che possono non solo disturbare ma addirittura annullare il segnale. Altre fonti di disturbo possono essere poi i router wi-fi, come i comuni decoder per le tv.
Risulta quindi evidente, che prima dell’acquisto di un impianto di videosorveglianza, è bene valutare attentamente la conformazione della casa – o dell'immobile da proteggere - ed accertarsi che le strutture portanti o altri apparati non vadano ad intaccare la funzionalità del sistema di videosorveglianza wireless.
Altra importante questione da valutare è quella di dove posizionare le telecamere, se una o più e se all’esterno o solo all’interno di casa.
Precisiamo anzitutto, che per l’installazione di una telecamera all’esterno di casa, nel caso di un condominio, bisogna considerare l'apposita legislazione che vieta riprese negli spazi comuni, per cui in questo caso, il raggio d’azione dovrà interessare solo il piccolo angolo adiacente la porta d’ingresso dell'appartamento.
Chiarito questo, nel migliore dei casi, si potrà quindi optare per un kit di videosorveglianza misto, interno ed esterno, ossia dotato di 2 diversi tipi di telecamera, dato che le riprese esterne presuppongono l’uso di supporti più potenti e costosi, dotati di protezione contro gli agenti atmosferici.
Riguardo alle funzionalità, al momento dell’acquisto sarà quindi opportuno valutare la presenza o meno di un Digital Video Recorder, ossia di un registratore, che sarebbe meglio fosse dotato della funzione motion detector, che attiva la registrazione solo in presenza di movimenti, riducendo quindi – e non di poco - i tempi necessari alla visualizzazione delle riprese. E ancora, assicurarsi che sia presente un’interfaccia per il controllo da remoto delle telecamere.
A riguardo, la maggior parte dei moderni sistemi di videosorveglianza wi-fi, dispone di specifici software e app, per pc e smartphone, che previa password, permettono, oltre che di visionare le immagini registrate, anche di monitorare in tempo reale quanto accade in casa, indipendentemente da dove ci si trova.
Infinite le proposte sul mercato quanto ai sistemi di impianti videosorveglianza, con altrettante infinite possibilità di personalizzazione, alle quali vanno aggiunti i costi di installazione, per cui risulta molto difficile dare indicazioni precise su quanto possa costare mettere al sicuro la propria casa con un impianto di videosorveglianza.
In linea di massima, è possibile però dire, che per un sistema tipo, che consideri quanto sopra e che sia realizzato da una azienda affidabile ed esperta nel settore, la spesa minima, da considerare non potrà essere inferiore ai 700,00 euro, ma può arrivare anche a più di 10.000 euro.