Geometra per Decreto Salva Casa 2025: Come può aiutarti nella ristrutturazione

05 Maggio 2025 - Redazione

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Geometra per decreto Salva Casa 2025

Solamente tra il 2023 e il 2024 sono stati riscontrati 1.669 abusi edilizi nei 15.000 controlli effettuati da Carabinieri nei cantieri edili. Numeri che da soli forse non dicono molto ma che restituiscono una fotografia di un fenomeno diffuso anche e soprattutto nelle comuni abitazioni. Nel corso degli anni, infatti, diversi immobili residenziali sono stati oggetto di lavori condotti in difformità dalle norme vigenti, costituendo di fatto un abuso edilizio. A questo proposito è utile esaminare il cosiddetto decreto Salva Casa 2025.

Si tratta, infatti, di una misura straordinaria emanata dal Governo con l’obiettivo di regolarizzare tutte quelle piccole irregolarità edilizie riscontrate in numerose costruzioni. È un condono, una sanatoria, tramite la quale il proprietario di un immobile può regolarizzare la difformità delle opere edili, mediante il pagamento di una sanzione ridotta rispetto a quella che, altrimenti, si andrebbe incontro (comprese le possibili conseguenze penali).

Il Decreto Salva Casa 2025 nasce dalla necessità di risolvere tutte quelle situazioni che, pur non configurandosi come gravi abusi o pericoli strutturali, potrebbero compromettere il valore degli immobili e generare controversie legali. È quindi un’opportunità per i tanti proprietari di immobili con la quale regolarizzare lo stato delle costruzioni, favorendo in questo modo una maggiore sicurezza giuridica e tecnica degli edifici.

Tra gli obiettivi del decreto c’è anche quello di dare una nuova spinta al mercato immobiliare. Infatti gli immobili con difformità edilizie non possono essere venduti o concessi in locazione. Con il decreto Salva Casa, invece, possono essere di nuovo oggetto di compravendita e locazione.

 

Decreto Salva Casa 2025: novità e obiettivi

condoni edilizi 2024

 

Tipologia di Edificio Abusi Ammessi Note
Abitazioni residenziali Estensioni accessorie, modifiche interne Solo per opere non strutturali di rilevanza limitata
Immobili a destinazione commerciale Piccoli ampliamenti e modifiche di uso Operazioni che non alterano l’aspetto strutturale
Edifici industriali/minori Adeguamenti e recuperi funzionali Regolarizzazione per rispettare normative anti-rischio

Quello che comunemente viene chiamato Decreto Salva Casa è propriamente il Decreto-legge 69 del 29 maggio 2024, convertito, con modificazioni, dalla legge 105 del 24 luglio 2024. Il decreto introduce diverse novità nel panorama normativo italiano, concentrandosi su diversi ambiti.

Innanzitutto il decreto istituisce una procedura semplificata con la quale regolarizzare specifici abusi edilizi evitando l’abbattimento, altrimenti previsto dalla legge, delle opere esistenti. In questo modo si risolvono situazioni che, altrimenti, comporterebbero costi elevati (per la demolizione e la relativa ricostruzione).

A beneficiare del condono sono i proprietari degli immobili che hanno realizzato opere edilizie non conformi senza il relativo permesso, così come gli investitori interessati a mettere in regola strutture esistenti. L’agevolazione del condono è estesa anche a coloro che ereditano proprietà con difformità edilizie. Nella tabella seguente è possibile scoprire quali sono gli abusi regolarizzabili con il recente condono.

Come anticipato l’obiettivo principale della legge è quello di dare una soluzione definitiva a problematiche che, se lasciate irrisolte, potrebbero generare costi amministrativi e legali elevati. Parallelamente il decreto mira a incrementare il patrimonio immobiliare “regolare”, migliorando la qualità del mercato e prevenendo in futuro controversie legali legate alle irregolarità costruttive.

 

Quali abusi edilizi si possono condonare nel 2025?

Il campo di applicazione del decreto Salva Casa è particolarmente ampio e c’è una vasta casistica di interventi condonabili. Possiamo riassumere i lavori condonabili in: opere di ampliamento non autorizzate, modifiche interne non documentate e ristrutturazioni che non rispettano il progetto originale. A titolo di esempio ecco quali abusi edilizi si possono condonare:

  • modifiche interne senza alterazioni strutturali
  • verande e pergolati non autorizzati
  • sottotetti e mansarde non regolarmente autorizzati
  • aggiunta di balconi e terrazzi senza permesso
  • modifiche della destinazione d'uso senza variazione strutturale
  • manufatti non permanenti (es. casette da giardino)
  • recinzioni e muri di contenimento non autorizzati
  • costruzioni che non modificano l'assetto urbano

Non tutte le tipologie di abuso sono condonabili con il decreto Salva Casa. Tutte le situazioni e le irregolarità che costituiscono un problema in termini di sicurezza e impatto ambientale sono escluse in maniera esplicita. Tra le opere escluse dal condono ci sono:

  • abusi che compromettano la stabilità strutturale dell’edificio
  • interventi che abbiano comportato modifiche significative e non recuperabili alla struttura originaria
  • opere realizzate in zone soggette a vincoli paesaggistici o in aree protette

A questo punto è interessante scoprire quali sono le tipologie di abusi edilizi maggiormente presenti nel nostro Paese. Da diverse ricerche e dati emerge che le più diffuse irregolarità riguardano:

  • Sottotetti e cantine trasformati in locali abitabili: Vani non destinati all'abitazione convertiti in spazi abitativi senza le necessarie autorizzazioni.
  • Installazione di piscine in aree soggette a vincolo paesaggistico: Costruzione di piscine in zone protette senza rispettare le normative vigenti.
  • Realizzazione di opere in difformità rispetto ai permessi concessi: Esecuzione di lavori non conformi a quanto autorizzato, come ampliamenti non previsti o modifiche strutturali non autorizzate.
  • Costruzione su terreni non edificabili o in aree vincolate: Edificazione in zone dove la costruzione è vietata, come terreni agricoli o aree protette.
  • Abbassamento dell'altezza utile interna tramite controsoffittature non autorizzate: Installazione di controsoffitti che riducono l'altezza interna senza le necessarie autorizzazioni, creando difformità con le altezze autorizzate e possibili violazioni delle normative igienico-sanitarie.
abusi edilizi in italia

L’aspetto importante su cui porre l’attenzione è che la discriminante per l’applicabilità del decreto è la valutazione del singolo caso. La legge fornisce le linee guida, ma è poi la valutazione del geometra e degli esperti tecnici coinvolti a stabilire quali irregolarità possono essere sanate e quali no.

 

L'Importanza di un geometra nel processo di condono edilizio

Alla luce di quanto appena detto risulta evidente l’importanza della figura del geometra nella gestione di questo condono edilizio. È infatti il professionista di riferimento grazie al quale non solo (e non tanto) ottenere il condono, ma ottenerlo nel rispetto della legge e senza operazioni illecite o altre irregolarità. Il geometra, infatti, si occupa di valutare la situazione esistente, predisporre la relativa documentazione, interagire con gli enti competenti e offrire una consulenza personalizzata.

Per questo motivo è indispensabile affidarsi a un professionista esperto della materia. Un geometra, infatti, effettua sopralluoghi accurati per verificare le reali irregolarità presenti nell’edificio, documentando ogni dettaglio utile a supportare la richiesta di condono. La regolarizzazione degli abusi edilizi, infatti, richiede una serie di rilievi, disegni tecnici e relazioni che attestino la conformità (o la ridotta entità delle irregolarità) degli interventi effettuati.

Il processo di condono edilizio può richiedere iter burocratici complessi. Affidarsi a un geometra esperto significa poter contare su una guida che sa come presentare correttamente la documentazione e negoziare eventuali pareri critici da parte degli uffici tecnici.

Come già anticipato il condono edilizio si valuta sul singolo caso e il supporto di un esperto permette di personalizzare la strategia di regolarizzazione. Per questo la collaborazione con un geometra è assolutamente indispensabile.

 

Come ottenere il condono edilizio 2025

L’ottenimento del condono edilizio richiede il rispetto di un iter la cui procedura è stata semplificata dal DL Salva Casa. In modo particolare, come riportato nelle Linee di indirizzo e criteri interpretativi sull’attuazione del DL Salva Casa del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il decreto si occupa di rendere più semplice la dimostrazione dello stato legittimo degli immobili, introduce nuove norme sul mutamento della destinazione d'uso e snellisce le procedure per sanare o regolarizzare difformità edilizie, come le tolleranze costruttive ed esecutive.

La procedura si articola su cinque passaggi chiave:

  • analisi preliminare
  • raccolta della documentazione
  • presentazione della domanda
  • attesa e monitoraggio della pratica
  • conferma e regolarizzazione

L’analisi preliminare

La regolarizzazione di abusi edilizi è un’opportunità che può risolvere una serie di problematiche, evitando costose e complesse azioni legali.

Il percorso per ottenere il condono edilizio è ben definito e si articola in vari passaggi che richiedono attenzione e competenza tecnica.

Ecco un’analisi delle fasi principali che dovrai affrontare.

La raccolta della documentazione

Il processo inizia con un'analisi accurata dell’immobile, condotta da un geometra esperto.

Questo primo sopralluogo è fondamentale per identificare quali abusi edilizi possano essere sanati attraverso il condono e per verificare la fattibilità dell’intervento.

È consigliabile richiedere una consulenza iniziale, che spesso viene offerta gratuitamente, per ottenere un quadro completo della situazione e capire le opzioni disponibili.

La presentazione della domanda

Una volta fatta chiarezza sulla possibilità di regolarizzare l’immobile, il passo successivo consiste nella raccolta di tutta la documentazione necessaria.

Planimetrie, fotografie, relazioni tecniche e ogni altro documento utile saranno fondamentali per avviare il processo.

Una documentazione completa e ben strutturata non solo faciliterà il lavoro del professionista, ma snellirà anche l’iter burocratico, riducendo i tempi di approvazione.

Il monitoraggio della pratica

Con la documentazione in mano, il geometra provvederà a predisporre la domanda di condono, seguendo scrupolosamente le linee guida stabilite dalla legge.

Questa richiesta dovrà essere presentata all’ente competente – generalmente il Comune – rispettando le scadenze stabilite dal decreto Salva Casa.

È un passaggio cruciale, poiché una domanda corretta e completa è la base per una pratica che non subirà intoppi.

La conferma finale

Una volta inviata la domanda, l’ente competente avrà il tempo per esaminare la documentazione. Durante questa fase, il geometra svolge un ruolo chiave: monitorando costantemente lo stato della pratica, si assicurerà che vengano fornite eventuali integrazioni richieste dagli uffici tecnici.

Questo monitoraggio è essenziale per non rallentare il processo e per affrontare tempestivamente eventuali difficoltà.

Se la domanda di condono viene approvata, l’immobile ottiene lo status di "regolarizzato", un traguardo che porta a significativi benefici.

In primo luogo, viene evitata l’imposizione di sanzioni future. Inoltre, in molti casi, la regolarizzazione può incrementare il valore di mercato dell’immobile, permettendo così di venderlo o affittarlo senza preoccupazioni legali. La regolarizzazione, insomma, non solo risolve un problema ma può anche rivelarsi un investimento per il futuro.

Un ultimo elemento importante da chiarire riguarda le scadenze. Il decreto Salva Casa di per sé non prevede una data di fine della sanatoria. È però necessario sottolineare che il condono si applica esclusivamente agli abusi edilizi e alle difformità realizzate prima dell’entrata in vigore del decreto, ovvero il 24 maggio 2024. Per quanto riguarda la presentazione delle domande di sanatoria, invece, la legge introduce termini specifici per il silenzio-assenso delle pratiche:

  • 30 giorni per la SCIA in sanatoria
  • 45 giorni per il Permesso di Costruire in sanatoria

Questo significa che le domande possono essere presentate in qualsiasi momento, ma è necessario rispettare le procedure e i requisiti previsti dal decreto per ottenere la regolarizzazione.

 

Costi e benefici del condono edilizio 2025

Il condono è un’opportunità, ma una delle condizioni essenziali per poterlo ottenere è il pagamento di una sanzione amministrativa che, seppur ridotta, è comunque un costo da sostenere. A questo si aggiunge quello della parcella del geometra il cui importo varia sia a professionista a professionista che dal tipo di intervento.

Tipo di Intervento Costo Amministrativo
Permesso di Costruire in Sanatoria Doppio del contributo di costruzione o contributo aumentato del 20% in caso di parziale difformità
SCIA in Sanatoria Doppio dell'aumento del valore venale dell'immobile, tra 1.032 e 10.328 euro. Se conforme, tra 516 e 5.164 euro
Assenza o Difformità dalla SCIA Triplo dell'aumento del valore venale, minimo 1.032 euro
Parziale Difformità dal PdC Triplo del costo di produzione per uso residenziale, triplo del valore venale per uso non residenziale

Per quel che riguarda la parcella del geometra il costo varia a seconda della complessità del caso e della città in cui si trova l’immobile. Molto dipende anche dal tipo di pratica edilizia che si deve presentare, così come dai progetti e dalla documentazione da produrre. Indicativamente si può considerare una fascia di prezzo che va da un minimo di 500€ e anche oltre i 2000€.

Ricorrere a un geometra qualificato e in grado di guidare fino al completamento la regolarizzazione dell’abuso edilizio è comunque una scelta sempre conveniente. L’investimento sostenuto, infatti, si ripaga ampiamente nel medio-lungo periodo.

Ricorrere al condono edilizio, infatti, consente di eliminare il rischio di sanzioni future, di aumentare il valore dell’immobile (da vendere o affittare) così come, in caso di controlli, previene i costi (significativi) di una demolizione e relativa ricostruzione.

 

Normative e regolamenti per il condono edilizio 2025

Il condono edilizio si basa, come detto, sul cosiddetto decreto Salva Casa, il DL 69/2024 convertito in legge il 24 luglio 2024. Questa legge introduce in materia alcune importanti novità normative, in modo particolare:

  • ambito di applicazionesono sanabili solo gli abusi non situati in aree soggette a vincoli paesaggistici, idrogeologici o archeologici, salvo autorizzazioni specifiche
  • sanzionida 2.000 a 50.000 euro, in base alla gravità dell'abuso
  • semplificazione procedureè prevista la digitalizzazione delle richieste e tempi ridotti per le risposte degli enti locali

La normativa si inserisce nel quadro del Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001), che rimane il riferimento legislativo principale in materia. Le regioni italiane possono adottare regolamentazioni più restrittive rispetto alla normativa nazionale, soprattutto per quanto riguarda parametri come altezze minime interne o superfici abitative.

Il decreto Salva Casa, infatti, stabilisce le linee guida generali a livello nazionale, ma è compito delle regioni recepirle adottando norme specifiche. A questo proposito le regioni dovranno entro il 9 maggio 2025 aggiornare la propria modulistica (SCIA, Permesso di Costruire, SCIA alternativa al permesso di costruire e CILA), mentre entro il 23 maggio 2025 i Comuni dovranno adeguare la loro modulistica.

Le Regioni hanno la possibilità di recepire la norma integrandola con disposizioni più favorevoli o restrittive a seconda delle specificità territoriali.

 

Come trovare il geometra adatto a te

Abbiamo avuto modo di presentare le principali novità introdotte dal decreto Salva Casa, delle situazioni che è possibile sanare e del perché conviene farlo. Per cogliere questa opportunità è indispensabile e imprescindibile rivolgersi a un geometra esperto per una consulenza gratuita e per avviare subito la pratica di condono.

Trova subito il miglior professionista al quale rivolgerti per valutare come procedere non solo per regolarizzare una situazione illecita, ma anche e soprattutto per investire sul futuro delle tue proprietà.

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